IL GLOSSARIO DI POLISEMANTICA
L'accumulazione è una figura retorica che consiste nel mettere insieme una serie di membri o di termini linguistici accostati in modo più o meno ordinato o anche in modo caotico e senza un percorso strutturale o logico predefinito.
ACRONIMO
L'acronimo - dal greco ἄκρον, akron, "estremità" + ὄνομα, onοma, "nome" - o inizialismo, è un nome formato con le lettere o le sillabe iniziali o finali, o più genericamente con sequenze di più lettere della singola parola abbreviata, di determinate parole di una frase o di una definizione, leggibili come se fossero un'unica parola.
ADYNATON
L'adynaton è una figura retorica il cui nome deriva dal greco ἀδύνατον, "cosa impossibile". Si tratta di un metalogismo, che consiste nel citare una situazione assolutamente irrealizzabile attraverso il confronto con un'altra, descritta con una perifrasi iperbolica e paradossale.
L'adynaton è una figura retorica il cui nome deriva dal greco ἀδύνατον, "cosa impossibile". Si tratta di un metalogismo, che consiste nel citare una situazione assolutamente irrealizzabile attraverso il confronto con un'altra, descritta con una perifrasi iperbolica e paradossale.
AFORISMA
Si tratta di una proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il risultato di precedenti osservazioni tendenti a esprimere una verità, una regola o una massima di vita. Vis sono degli autori che hanno espresso tali aforismi. Ad esempio, uno dei più celebri aforismi di Goethe è il seguente: “È certo che al mondo nulla è necessario agli uomini quanto l’amore”.
ALLEGORIA
L'allegoria è la figura retorica per cui un concetto viene espresso attraverso un'immagine: in essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. È un simbolo trasformato in figura retorica.
ALLITTERAZIONE
L'allitterazione è una figura retorica, ricorrente soprattutto in poesia, che consiste nella ripetizione, spontanea o ricercata - per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico - di un suono o di una serie di suoni [più raramente all'interno] di due o più vocaboli successivi, producendo omofonia - al pari della rima; è un fenomeno che non interessa soltanto l'arte retorica, ma appartiene anche alla lingua comune. L'allitterazione ha dato origine a varie locuzioni di uso corrente - bello e buono, tosto o tardi, senza capo né coda.
ALLUSIONE
L'allusione è una figura retorica e consiste nell'uso di un sostantivo, spesso derivato da un fatto storico o comunemente noto, che abbia un rapporto di somiglianza con l'oggetto in questione. Un esempio di allusione mitologica: "un labirinto" per indicare un intrico di strade.
Si tratta di una proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il risultato di precedenti osservazioni tendenti a esprimere una verità, una regola o una massima di vita. Vis sono degli autori che hanno espresso tali aforismi. Ad esempio, uno dei più celebri aforismi di Goethe è il seguente: “È certo che al mondo nulla è necessario agli uomini quanto l’amore”.
ALLEGORIA
L'allegoria è la figura retorica per cui un concetto viene espresso attraverso un'immagine: in essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. È un simbolo trasformato in figura retorica.
ALLITTERAZIONE
L'allitterazione è una figura retorica, ricorrente soprattutto in poesia, che consiste nella ripetizione, spontanea o ricercata - per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico - di un suono o di una serie di suoni [più raramente all'interno] di due o più vocaboli successivi, producendo omofonia - al pari della rima; è un fenomeno che non interessa soltanto l'arte retorica, ma appartiene anche alla lingua comune. L'allitterazione ha dato origine a varie locuzioni di uso corrente - bello e buono, tosto o tardi, senza capo né coda.
ALLUSIONE
L'allusione è una figura retorica e consiste nell'uso di un sostantivo, spesso derivato da un fatto storico o comunemente noto, che abbia un rapporto di somiglianza con l'oggetto in questione. Un esempio di allusione mitologica: "un labirinto" per indicare un intrico di strade.
ALTERAZIONE LINGUISTICA
L’alterazione linguistica è la formazione di parole a partire da altre che non vengono cambiate nei loro tratti fondamentali; cambia invece il modo in cui il concetto viene considerato.
ANAFORA
L'anafora - dal greco ἀναφορά, anaphorá, "ripresa" - è una figura retorica che consiste nel riprendere, ripetendola, una parola o un'espressione all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto. L'effetto è tanto maggiore quanto più numerose sono le ripetizioni.
L’alterazione linguistica è la formazione di parole a partire da altre che non vengono cambiate nei loro tratti fondamentali; cambia invece il modo in cui il concetto viene considerato.
ANAFORA
L'anafora - dal greco ἀναφορά, anaphorá, "ripresa" - è una figura retorica che consiste nel riprendere, ripetendola, una parola o un'espressione all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto. L'effetto è tanto maggiore quanto più numerose sono le ripetizioni.
ANAGRAMMA
Sostituzione di una parola, o di una frase, con un’altra parola, o frase, nella quale le lettere che compongono la prima sono le stesse ma in posizione scambiata. In Polisemantica l’anagramma dimostra che ogni parola è a sua volta composta di altre potenziali parole: come si evince dallo schema saussuriano, ogni unità linguistica può quindi rimandare ad altre unità linguistiche attuali o virtuali.
ANALOGIA
L'analogia è l'accostamento e la comparazione, all'interno di un libro sia scritto sia orale, tra due o più parole seguendo la loro somiglianza semantica - cioè parole simili per significato.
Sostituzione di una parola, o di una frase, con un’altra parola, o frase, nella quale le lettere che compongono la prima sono le stesse ma in posizione scambiata. In Polisemantica l’anagramma dimostra che ogni parola è a sua volta composta di altre potenziali parole: come si evince dallo schema saussuriano, ogni unità linguistica può quindi rimandare ad altre unità linguistiche attuali o virtuali.
ANALOGIA
L'analogia è l'accostamento e la comparazione, all'interno di un libro sia scritto sia orale, tra due o più parole seguendo la loro somiglianza semantica - cioè parole simili per significato.
ANALOGICO-DIGITALE
In Polisemantica, digitale e analogico sono due modi di vedere ed esprimere la realtà, in pratica sono due tipi di linguaggio. Mentre il digitale, per il suo fine di comprensibilità, è un linguaggio tendenzialmente rigido, tendente a essere più univoco possibile e codificato secondo convenzioni comuni, l'analogico è fondamentalmente un linguaggio flessibile e aperto che, a scapito della comprensibilità, offre spazio all'atto creativo. Attraverso il linguaggio analogico dalla più piccola cosa o espressione può aprirsi un mondo intero.
In Polisemantica, digitale e analogico sono due modi di vedere ed esprimere la realtà, in pratica sono due tipi di linguaggio. Mentre il digitale, per il suo fine di comprensibilità, è un linguaggio tendenzialmente rigido, tendente a essere più univoco possibile e codificato secondo convenzioni comuni, l'analogico è fondamentalmente un linguaggio flessibile e aperto che, a scapito della comprensibilità, offre spazio all'atto creativo. Attraverso il linguaggio analogico dalla più piccola cosa o espressione può aprirsi un mondo intero.
ANEDDOTO
In Polisemantica l’aneddoto è un racconto breve curioso o arguto, relativo a personaggi o fatti reali. Può essere tipico e significativo di un determinato ambiente o contesto.
ANTITESI
L'antitesi è una figura retorica di accostamento di due parole o frasi di significato opposto.
In Polisemantica l’aneddoto è un racconto breve curioso o arguto, relativo a personaggi o fatti reali. Può essere tipico e significativo di un determinato ambiente o contesto.
ANTITESI
L'antitesi è una figura retorica di accostamento di due parole o frasi di significato opposto.
ANTONOMASIA
L’antonomasia è una declinazione del traslato, la figura retorica con cui si introduce la definizione del significato metaforico [figurato] di una parola. L’antonomasia consiste nell’indicare una persona o una cosa, anziché col suo proprio nome, con uno più generico e comune, con una locuzione che ne indichi una qualità caratteristica, o con l’appellativo derivato dal luogo di nascita. Esempi: il Poeta [Dante], l’Apostolo [san Paolo], il Poverello d’Assisi [san Francesco].
L’antonomasia è una declinazione del traslato, la figura retorica con cui si introduce la definizione del significato metaforico [figurato] di una parola. L’antonomasia consiste nell’indicare una persona o una cosa, anziché col suo proprio nome, con uno più generico e comune, con una locuzione che ne indichi una qualità caratteristica, o con l’appellativo derivato dal luogo di nascita. Esempi: il Poeta [Dante], l’Apostolo [san Paolo], il Poverello d’Assisi [san Francesco].
APOTROPAICO
Apotropaico è un aggettivo, derivato del greco ἀποτρόπαιος “che allontana”. Nel mondo dei segni viene studiata la formula apotropaica: rappresentazioni figurate di animali o parti di essi, di mostri, di maschere gorgoniche, di membra umane fra cui specialmente l’occhio, la mano, il fallo, atte non solo ad allontanare o annullare un’influenza maligna ma anche a ingraziarsi l’antitetica influenza benefica.
Apotropaico è un aggettivo, derivato del greco ἀποτρόπαιος “che allontana”. Nel mondo dei segni viene studiata la formula apotropaica: rappresentazioni figurate di animali o parti di essi, di mostri, di maschere gorgoniche, di membra umane fra cui specialmente l’occhio, la mano, il fallo, atte non solo ad allontanare o annullare un’influenza maligna ma anche a ingraziarsi l’antitetica influenza benefica.
APPELLATIVO
In linguista il termine appellativo ricopre vari ruoli: da sinonimo di nome comune a sinonimo di soprannome; da designazione di verbi di significato comune [battezzare, chiamare, nominare, soprannominare] a designazione delle parole, espressioni o titoli usati per chiamare le persone o per richiamare la loro attenzione in situazioni di interlocuzione diretta [caro Lei!, dottore, maestà, santità, signore, sire, ecc]. In quest’ultimo caso si parla di appellativi locutivi.
APP STORE OPTIMIZATION [ASO]
L'ASO è una declinazione della SEO [Search Engine Optimization], dedicata alle App, con una serie di utili strategie per ottimizzare i testi per permettere agli utenti di trovare velocemente la App dai noi progettata e resa disponibile sugli App Store.
ARCHETIPO
La parola archetipo - dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di immagine: arché [originale], típos [modello, marchio, esemplare] - è utilizzata per la prima volta da Filone di Alessandria e, successivamente, da Dionigi di Alicarnasso e Luciano di Samosata. Oltre che nella scala archetipo-prototipo-stereotipo, il termine viene utilizzato per definire le organizzazioni archetipiche, derivate da Jung, utilizzabili nella comunicazione,
In linguista il termine appellativo ricopre vari ruoli: da sinonimo di nome comune a sinonimo di soprannome; da designazione di verbi di significato comune [battezzare, chiamare, nominare, soprannominare] a designazione delle parole, espressioni o titoli usati per chiamare le persone o per richiamare la loro attenzione in situazioni di interlocuzione diretta [caro Lei!, dottore, maestà, santità, signore, sire, ecc]. In quest’ultimo caso si parla di appellativi locutivi.
APP STORE OPTIMIZATION [ASO]
L'ASO è una declinazione della SEO [Search Engine Optimization], dedicata alle App, con una serie di utili strategie per ottimizzare i testi per permettere agli utenti di trovare velocemente la App dai noi progettata e resa disponibile sugli App Store.
ARCHETIPO
La parola archetipo - dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di immagine: arché [originale], típos [modello, marchio, esemplare] - è utilizzata per la prima volta da Filone di Alessandria e, successivamente, da Dionigi di Alicarnasso e Luciano di Samosata. Oltre che nella scala archetipo-prototipo-stereotipo, il termine viene utilizzato per definire le organizzazioni archetipiche, derivate da Jung, utilizzabili nella comunicazione,
ASSONANZA
Dalla forma di rima imperfetta, per estensione, nel linguaggio letterario diviene una corrispondenza armonica di suoni, di colori e di forme.
ATTI LINGUISTICI
La teoria degli atti linguistici si basa sul presupposto che un enunciato non possa essere solo descrittivo del contenuto o della sua veridicità. In riferimento allo scopo della comunicazione, l’enunciato anche indurre a compiere delle vere e proprie azioni in ambito comunicativo, per esercitare un particolare influsso sul mondo circostante, divenendo un atto linguistico. Possono essere suddivisi in cinque gruppi: rappresentativi; direttivi; commissivi; espressivi e dichiarativi.
Dalla forma di rima imperfetta, per estensione, nel linguaggio letterario diviene una corrispondenza armonica di suoni, di colori e di forme.
ATTI LINGUISTICI
La teoria degli atti linguistici si basa sul presupposto che un enunciato non possa essere solo descrittivo del contenuto o della sua veridicità. In riferimento allo scopo della comunicazione, l’enunciato anche indurre a compiere delle vere e proprie azioni in ambito comunicativo, per esercitare un particolare influsso sul mondo circostante, divenendo un atto linguistico. Possono essere suddivisi in cinque gruppi: rappresentativi; direttivi; commissivi; espressivi e dichiarativi.
BRAND AMBASSADOR
Il brand ambassador - noto anche come il portavoce della marca - è un professionista interno o esterno all’impresa che il compito di promuovere - con suo ruolo iconico e simbolico e con l’utilizzo di varie strategie comunicative -, la marca e stimolarne le vendite. Nel linguaggio corrente il termine brand ambassador viene esteso oltre il suo significato originario e molto spesso associato a un ambito più ampio di figure professionali, quali testimonial e influencer, e ad altri soggetti non professionisti, o comunque non retribuiti per la propria attività di sostegno alla marca, come i brand advocate.
Il brand ambassador - noto anche come il portavoce della marca - è un professionista interno o esterno all’impresa che il compito di promuovere - con suo ruolo iconico e simbolico e con l’utilizzo di varie strategie comunicative -, la marca e stimolarne le vendite. Nel linguaggio corrente il termine brand ambassador viene esteso oltre il suo significato originario e molto spesso associato a un ambito più ampio di figure professionali, quali testimonial e influencer, e ad altri soggetti non professionisti, o comunque non retribuiti per la propria attività di sostegno alla marca, come i brand advocate.
BRANDING
Nel marketing e nella comunicazione pubblicitaria, il termine branding indica l’insieme delle attività di promozione del marchio di un’azienda o di un prodotto, finalizzate a curare alcuni aspetti fondamentali: la brand image, ovvero l’immagine del prodotto così come viene realmente percepita dal target; la brand awareness, vale a dire la consapevolezza che riflette la presenza della marca nella mente del destinatario e la relativa capacità di riconoscerla e associarla correttamente a un prodotto; la brand loyalty, finalizzata a suscitare nei consumatori la fedeltà a specifiche marche di prodotti; la brand personality, che pone il brand come mediatore di identità tra l’emittente e il destinatario.
CALEMBOUR
Il calembour è un termine originario della lingua francese che indica un particolare gioco di parole, basato sull'omofonia di parole che si scrivono in maniera identica o simile ma hanno significato diverso.
Nel marketing e nella comunicazione pubblicitaria, il termine branding indica l’insieme delle attività di promozione del marchio di un’azienda o di un prodotto, finalizzate a curare alcuni aspetti fondamentali: la brand image, ovvero l’immagine del prodotto così come viene realmente percepita dal target; la brand awareness, vale a dire la consapevolezza che riflette la presenza della marca nella mente del destinatario e la relativa capacità di riconoscerla e associarla correttamente a un prodotto; la brand loyalty, finalizzata a suscitare nei consumatori la fedeltà a specifiche marche di prodotti; la brand personality, che pone il brand come mediatore di identità tra l’emittente e il destinatario.
CALEMBOUR
Il calembour è un termine originario della lingua francese che indica un particolare gioco di parole, basato sull'omofonia di parole che si scrivono in maniera identica o simile ma hanno significato diverso.
CALENDARIO DI LAVER
Il calendario di Laver sottolinea - attraverso la costituzione di fasi temporali - come oggetti, manufatti, mode e avvenimenti vengano percepiti molto diversamente, ovvero, comunicano idee differenti, a seconda del periodo in cui si collocano rispetto al "loro tempo", momento dell'hic e nunc in cui "sono di moda", trendy, simpatici e apprezzati.
Il calendario di Laver sottolinea - attraverso la costituzione di fasi temporali - come oggetti, manufatti, mode e avvenimenti vengano percepiti molto diversamente, ovvero, comunicano idee differenti, a seconda del periodo in cui si collocano rispetto al "loro tempo", momento dell'hic e nunc in cui "sono di moda", trendy, simpatici e apprezzati.
CARICATURA
La caricatura è una rappresentazione iconica che, senza abolire la rassomiglianza con la persona, ne accentua in modo ridicolo o satirico i tratti caratteristici. Per analogia la caricatura è la rappresentazione con parole, di persone o di aspetti della vita. In genere consiste nell’iperbole [o esagerazione] di alcune caratteristiche o proporzioni rispetto alla realtà o alla normalità, tali da suscitare ilarità.
CATEGORIE CROMATICHE
Relative alla percezione e significato dei colori. Le categorie cromatiche sono molto importanti in qualsiasi comunicazione, anche quella orientata alla vendita di prodotti e servizi: i colori e la loro forte componente psicologica riesce a 'impressionare' immediatamente l’immaginario del destinatario o del consumatore, al fine di trasmettere sensazioni ed emozioni, colte in quest’ultimo caso alla desiderabilità e all'acquisto.
La caricatura è una rappresentazione iconica che, senza abolire la rassomiglianza con la persona, ne accentua in modo ridicolo o satirico i tratti caratteristici. Per analogia la caricatura è la rappresentazione con parole, di persone o di aspetti della vita. In genere consiste nell’iperbole [o esagerazione] di alcune caratteristiche o proporzioni rispetto alla realtà o alla normalità, tali da suscitare ilarità.
CATEGORIE CROMATICHE
Relative alla percezione e significato dei colori. Le categorie cromatiche sono molto importanti in qualsiasi comunicazione, anche quella orientata alla vendita di prodotti e servizi: i colori e la loro forte componente psicologica riesce a 'impressionare' immediatamente l’immaginario del destinatario o del consumatore, al fine di trasmettere sensazioni ed emozioni, colte in quest’ultimo caso alla desiderabilità e all'acquisto.
CATEGORIE DISCORSIVE
Le categorie discorsive ci indicano la spazializzazione [dove], attorizzazione [chi] e la temporizzazione di un testo, ovvero quando esso avviene.
CATEGORIE EIDETICHE
Relative alla percezione e significato delle forme
CATEGORIE TOPOLOGICHE
Relative ai percorsi visivi nel testo. Possono essere assiali o sequenziali.
CHIASMO
Il chiasmo o chiasma - dal greco "struttura a croce di chi greco" - è la figura retorica in cui si crea un incrocio immaginario tra due coppie di parole, in versi o in prosa, con uno schema sintattico di AB-BA.
CLIMAX
EMITTENTE
Responsabile del senso trasmesso. Chi produce e invia un messaggio.
Le categorie discorsive ci indicano la spazializzazione [dove], attorizzazione [chi] e la temporizzazione di un testo, ovvero quando esso avviene.
CATEGORIE EIDETICHE
Relative alla percezione e significato delle forme
CATEGORIE TOPOLOGICHE
Relative ai percorsi visivi nel testo. Possono essere assiali o sequenziali.
CHIASMO
Il chiasmo o chiasma - dal greco "struttura a croce di chi greco" - è la figura retorica in cui si crea un incrocio immaginario tra due coppie di parole, in versi o in prosa, con uno schema sintattico di AB-BA.
CITAZIONE
Da riferimento di passi d’autore - un testo carico di citazioni; avere il gusto delle citazioni - per estensione, nel linguaggio della critica più recente è il riecheggiamento di luoghi, passi, temi, situazioni, motivi di altre opere precedenti, in un testo non solo letterario ma anche musicale, scenico, cinematografico e artistico in generale.
Da riferimento di passi d’autore - un testo carico di citazioni; avere il gusto delle citazioni - per estensione, nel linguaggio della critica più recente è il riecheggiamento di luoghi, passi, temi, situazioni, motivi di altre opere precedenti, in un testo non solo letterario ma anche musicale, scenico, cinematografico e artistico in generale.
Il climax è una figura retorica - conosciuta talvolta come gradazione o gradazione ascendente. Consistente nel passare gradatamente da un concetto all’altro, o nel ribadire un concetto unico con vocaboli sinonimi via via più efficaci e intensi, I vari termini di una frase possono anche essere collocati in ordine crescente di valore e di forza. In Polisemantica i vari termini possono essere collocati anche in ordine decrescente: si ha così un climax discendente.
CODICE
Il codice è l’insieme dei segni e delle norme relative al loro uso che regolano la comunicazione.
CODICI ABBIGLIAMENTO
Studiano il significato del tipo di abbigliamento usato per capire stile, gusti, periodo storico, luogo in cui si svolge una vicenda, relazioni con gli altri, etc.
CODICI ACCONCIATURA
Studiano il significato dell'acconciatura dei capelli.
CODICI ARCHITETTURA
Studiano il significato del tipo dell'architettura per capire stile, gusti, periodo storico, luogo in cui si svolge una vicenda.
CODICI ARREDAMENTO
Studiano il significato del tipo di mobilio per capire stile, gusti, periodo storico, ambiente in cui si svolge una vicenda.
CODICI CINETICI
Studiano il significato del movimento degli oggetti e delle persone nello spazio.
CODICI GESTUALI
Studiano il significato del gesti.
CODICE
Il codice è l’insieme dei segni e delle norme relative al loro uso che regolano la comunicazione.
CODICI ABBIGLIAMENTO
Studiano il significato del tipo di abbigliamento usato per capire stile, gusti, periodo storico, luogo in cui si svolge una vicenda, relazioni con gli altri, etc.
CODICI ACCONCIATURA
Studiano il significato dell'acconciatura dei capelli.
CODICI ARCHITETTURA
Studiano il significato del tipo dell'architettura per capire stile, gusti, periodo storico, luogo in cui si svolge una vicenda.
CODICI ARREDAMENTO
Studiano il significato del tipo di mobilio per capire stile, gusti, periodo storico, ambiente in cui si svolge una vicenda.
CODICI CINETICI
Studiano il significato del movimento degli oggetti e delle persone nello spazio.
CODICI GESTUALI
Studiano il significato del gesti.
CODICI LINGUISTICI
Il codice linguistico è per alcuni aspetti uguale agli altri codici. Per altri, invece, è un codice del tutto particolare. Risulta uguale agli altri codici in quanto: trasmette informazioni mediante specifici segni; usa il segno secondo specifiche regole operative, costituenti la “grammatica” del codice. Si distingue dagli altri codici: per la ricchezza e complessità della grammatica; la lingua ha una caratteristica che le è esclusiva, essa può parlare di se stessa [in tal caso si parla di metalinguaggio, con il discorso grammaticale che diviene un discorso metalinguistico].
CODICI MIMETICI
Studiano il significato del movimento dei muscoli facciali e delle espressioni del viso.
Il codice linguistico è per alcuni aspetti uguale agli altri codici. Per altri, invece, è un codice del tutto particolare. Risulta uguale agli altri codici in quanto: trasmette informazioni mediante specifici segni; usa il segno secondo specifiche regole operative, costituenti la “grammatica” del codice. Si distingue dagli altri codici: per la ricchezza e complessità della grammatica; la lingua ha una caratteristica che le è esclusiva, essa può parlare di se stessa [in tal caso si parla di metalinguaggio, con il discorso grammaticale che diviene un discorso metalinguistico].
CODICI MIMETICI
Studiano il significato del movimento dei muscoli facciali e delle espressioni del viso.
CODICI MIMETICI
Studiano il significato del movimento dei muscoli facciali e delle espressioni del viso.
CODICI PARALINGUISTICI
I codici paralinguistici sono concomitanti o simultanei alla comunicazione verbale, veicolando informazioni aggiuntive, a volte sostenendo e rafforzando, a volte contraddicendo le informazioni da essa trasmesse.
Studiano il significato del movimento dei muscoli facciali e delle espressioni del viso.
CODICI PARALINGUISTICI
I codici paralinguistici sono concomitanti o simultanei alla comunicazione verbale, veicolando informazioni aggiuntive, a volte sostenendo e rafforzando, a volte contraddicendo le informazioni da essa trasmesse.
COMPARAZIONE
In retorica, la comparazione è la figura con la quale si definisce più efficacemente un oggetto paragonandolo a un altro di cui si riveli superiore o inferiore, distinguendosi perciò dalla similitudine, che mira allo stesso effetto stabilendo un rapporto di uguaglianza [un esempio di comparazione sarebbe quindi: è più testardo di un mulo; di similitudine: è testardo come un asino].
In retorica, la comparazione è la figura con la quale si definisce più efficacemente un oggetto paragonandolo a un altro di cui si riveli superiore o inferiore, distinguendosi perciò dalla similitudine, che mira allo stesso effetto stabilendo un rapporto di uguaglianza [un esempio di comparazione sarebbe quindi: è più testardo di un mulo; di similitudine: è testardo come un asino].
La comunicazione non verbale è quel tipo di comunicazione che viene fatta tramite segnali non verbali, come sguardi, espressioni del viso e gesti, è quel processo di scambio di informazioni e messaggi che va oltre al linguaggio semantico.
La comunicazione verbale può essere brevemente definita come l'uso delle parole per poter condividere un messaggio con altre persone.
CONCEPT
Nella sua accezione più comune, è una descrizione sintetica dell’idea di un nuovo prodotto, un progetto di comunicazione, una campagna pubblicitaria. Esso deve saper descrivere le caratteristiche fondamentali, includendo benefit [la promessa espressa dal nuovo prodotto nei confronti del consumatore], insight [esigenza non soddisfatta del consumatore che è alla base della soluzione promessa], reason why [l’argomentazione o la prova dei fatti che giustifica la promessa], oltre ad altri elementi che possono influenzarne la percezione.
CONNOTAZIONE
La parola connotazione indica i significati che vengono attribuiti ad una parola insieme al suo significato basilare. Si tratta dunque di un insieme di attributi stilistici ed affettivi - sfumature peggiorative, migliorative o anche eufemistiche.
Nella sua accezione più comune, è una descrizione sintetica dell’idea di un nuovo prodotto, un progetto di comunicazione, una campagna pubblicitaria. Esso deve saper descrivere le caratteristiche fondamentali, includendo benefit [la promessa espressa dal nuovo prodotto nei confronti del consumatore], insight [esigenza non soddisfatta del consumatore che è alla base della soluzione promessa], reason why [l’argomentazione o la prova dei fatti che giustifica la promessa], oltre ad altri elementi che possono influenzarne la percezione.
CONNOTAZIONE
La parola connotazione indica i significati che vengono attribuiti ad una parola insieme al suo significato basilare. Si tratta dunque di un insieme di attributi stilistici ed affettivi - sfumature peggiorative, migliorative o anche eufemistiche.
COOPERAZIONE LINGUISTICA
Il principio di cooperazione linguistica è una convenzione sociale che aiuta i parlanti a capire il significato del contesto di ciò che si dice. Viene così formulato dal filosofo inglese Paul Grice in Logica e conversazione: “Conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall'intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato”.
Il principio di cooperazione linguistica è una convenzione sociale che aiuta i parlanti a capire il significato del contesto di ciò che si dice. Viene così formulato dal filosofo inglese Paul Grice in Logica e conversazione: “Conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall'intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato”.
CRASI
La crasi (dal greco κρᾶσις, "mescolanza") è un fenomeno linguistico fonetico che avviene quando la vocale finale di una parola e quella iniziale della successiva si fondono. Nella lingua italiana, la parola "crasi" ha esteso il proprio significato a "mescolanza" in senso generico.
DAMNATIO MEMORIAE
Damnatio memoriae è una locuzione in lingua latina che significa letteralmente 'condanna della memoria'. Nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione della memoria di una persona e nella distruzione di qualsiasi traccia potesse tramandarla ai posteri. Ora, con i mezzi di comunicazione odierni è oltremodo complicato operare una effettiva "damnatio memoriae" in senso stretto contro i "nemici" politici. Risulterebbe più agevole operare con la "cancel culture" di inizio XXI secolo, già giudicata da vari commentatori molto affine al concetto di damnatio memoriae.
Damnatio memoriae è una locuzione in lingua latina che significa letteralmente 'condanna della memoria'. Nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione della memoria di una persona e nella distruzione di qualsiasi traccia potesse tramandarla ai posteri. Ora, con i mezzi di comunicazione odierni è oltremodo complicato operare una effettiva "damnatio memoriae" in senso stretto contro i "nemici" politici. Risulterebbe più agevole operare con la "cancel culture" di inizio XXI secolo, già giudicata da vari commentatori molto affine al concetto di damnatio memoriae.
DENOTAZIONE
Per denotazione si intende un termine della linguistica che distingue il significato principale di una parola - o di un enunciato - rispetto alla connotazione, ossia alla carica psicologica associata al termine.
Per denotazione si intende un termine della linguistica che distingue il significato principale di una parola - o di un enunciato - rispetto alla connotazione, ossia alla carica psicologica associata al termine.
DESTINATARIO
Nella comunicazione risulta il soggetto al quale è diretto il messaggio. a cui fa riferimento l'emittente nel medesimo.
Nella comunicazione risulta il soggetto al quale è diretto il messaggio. a cui fa riferimento l'emittente nel medesimo.
DIAGRAMMA
DIMINUTIVOIn Polisemantica, l'icona è un segno che somiglia a ciò a cui si riferisce. Quando l'icona risulta stilizzata, diviene un diagramma.
I diminutivi sono un tipo di alterazione linguistica il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi ed è basata sulla nostra conoscenza del mondo, oltre che da informazioni contestuali. Nell’esempio del diminutivo tavolino l’interpretazione più comune è di tipo quantitativo-dimensionale [un tavolo di ridotte dimensioni]. Per il diminutivo maestrina si intende invece genere una maestra di giovane età. Per un pretino, oltre che essere di giovane età, potrebbe anche risultare meno simpatico di un prete.
DOGMA
Il dogma, è una verità soprannaturale contenuta, in modo implicito e esplicito, nella Rivelazione, e proposta dalla Chiesa come verità di fede, oggettiva e immutabile: dogma della Trinità; dogma dell’Immacolata Concezione. Per estensione il dogma è cosa a cui si crede ciecamente e che non si pone in discussione. In Umberto Eco, la teoria del Lettore e dell’Autore Modello e la teoria delle intentiones, hanno entrambe a che vedere con la strutturazione delle soggettività in relazione a un dato testo. Lo scopo del noto semiologo è stato quello di allontanarsi da ciò che gli pareva un “dogma strutturalista”, secondo il quale “un testo andasse studiato nella propria struttura oggettiva, quale appariva nella propria superficie significante”, poiché in tale approccio “l’intervento interpretativo del destinatario era messo in ombra, quando non era decisamente espunto come impurità metodologica”.
Il dogma, è una verità soprannaturale contenuta, in modo implicito e esplicito, nella Rivelazione, e proposta dalla Chiesa come verità di fede, oggettiva e immutabile: dogma della Trinità; dogma dell’Immacolata Concezione. Per estensione il dogma è cosa a cui si crede ciecamente e che non si pone in discussione. In Umberto Eco, la teoria del Lettore e dell’Autore Modello e la teoria delle intentiones, hanno entrambe a che vedere con la strutturazione delle soggettività in relazione a un dato testo. Lo scopo del noto semiologo è stato quello di allontanarsi da ciò che gli pareva un “dogma strutturalista”, secondo il quale “un testo andasse studiato nella propria struttura oggettiva, quale appariva nella propria superficie significante”, poiché in tale approccio “l’intervento interpretativo del destinatario era messo in ombra, quando non era decisamente espunto come impurità metodologica”.
EMBLEMATICO
Il termine emblematico - derivato da emblema, sinonimo di simbolo - è particolarmente rappresentativo o significativo di un personaggio o una situazione emblematica che possono divenire simbolici.
Il termine emblematico - derivato da emblema, sinonimo di simbolo - è particolarmente rappresentativo o significativo di un personaggio o una situazione emblematica che possono divenire simbolici.
EMITTENTE
Responsabile del senso trasmesso. Chi produce e invia un messaggio.
ENFASI
Consiste nell'evidenziare e accentuare un termine, una frase o un concetto espresso visivamente in modo da renderne il significato pregnante e intenso.
Consiste nell'evidenziare e accentuare un termine, una frase o un concetto espresso visivamente in modo da renderne il significato pregnante e intenso.
ENFATIZZAZIONE GERGALE
Consiste nel fatto di enfatizzare, cioè di pronunciare con particolare o eccessivo rilievo un gergo, già sistematica sostituzione di numerosi vocaboli della lingua comune con altri di origine indigena o straniera, comunque resi con un significato mutato oppure deformati. Così al posto del vocabolo comune può evidenziarsi una locuzione metaforica o allusiva.
FIGURE RETORICHE
Trucchi e accorgimenti linguistici, accorgimenti espressivi che rendono più varia ed efficace la modalità espressiva.
FUNZIONI COMUNICATIVE
Ogni flusso comunicativo implica determinate funzioni - ovvero valenze che indicano lo scopo per cui si compie quella particolare comunicazione.
Consiste nel fatto di enfatizzare, cioè di pronunciare con particolare o eccessivo rilievo un gergo, già sistematica sostituzione di numerosi vocaboli della lingua comune con altri di origine indigena o straniera, comunque resi con un significato mutato oppure deformati. Così al posto del vocabolo comune può evidenziarsi una locuzione metaforica o allusiva.
Il termine enumerazione - dal latino enumeratio "enumerazione" - fa riferimento a un procedimento comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga scomposto nelle sue parti, presentate sotto forma di elenco di parole o di frasi.
L’etimologia è la scienza che studia la storia delle parole, indagandone l’origine e la successiva evoluzione da tre punti di vista: fonetico, morfologico e semantico.
L’eufemismo è una figura retorica che consiste nel sostituire, per scrupolo morale, per riguardi sociali o altri scopi, l’espressione propria e usuale con un’altra di significato attenuato. Ad esempio: andarsene per morire.
In campo storico e sociologico, l’evoluzione è intesa lo svolgimento graduale della società verso forme più progredite di vita e di cultura: popoli, paesi in via di rapida evoluzione. La Polisemantica prende in considerazione l’evoluzione nei seguenti ambiti. In linguistica, l’evoluzione è la serie delle modificazioni fonetiche, morfologiche, strutturali, semantiche, attraverso le quali passa una lingua nel suo sviluppo storico. In particolare in semantica l’evoluzione è il risultato dei successivi cambiamenti di significato che subisce un vocabolo.
FIGURATO
Si intende come figurato ciò che viene espresso mediante una o più figure retoriche, come: linguaggio figurato; espressione figurata. Esempi di espressioni figurate: partire con il piede giusto; latte alle ginocchia; avere un cuore di pietra.
Si intende come figurato ciò che viene espresso mediante una o più figure retoriche, come: linguaggio figurato; espressione figurata. Esempi di espressioni figurate: partire con il piede giusto; latte alle ginocchia; avere un cuore di pietra.
FIGURE RETORICHE
Trucchi e accorgimenti linguistici, accorgimenti espressivi che rendono più varia ed efficace la modalità espressiva.
In linguistica il fonema è ogni elemento sonoro, unità elementare del linguaggio articolato, considerato sotto l’aspetto fisiologico - cioè della sua formazione per mezzo degli organi vocali - e acustico. Nella linguistica strutturale [che identifica elementi portanti contrapposti ad altri decorativi] il fonema è l’unità fonologica minima di un sistema linguistico, ossia un segmento fonico-acustico non suscettibile di ulteriore segmentazione, dotato di capacità distintiva e oppositiva rispetto alle altre unità, con tratti distintivi o pertinenti [per esempio, in italiano, un tratto pertinente è la sonorità in quanto differenzia p e t, “sordi”, da b e d “sonori”].
Fonosemiotica è, come suggerisce il nome (fonè = voce e semeion = segno, lo studio delle tecniche per ottenere una efficace comunicazione sonora e vocale, su vari mass media, attraverso l’uso accorto ed
esperto dei segni/suoni.
La frase, similmente al testo, è un'unità di discorso dotata di autonomia sintattica. L'espressione frase fatta che ne deriva, diviene un modo di dire consolidato nell'uso linguistico, spesso banale: le solite frasi.
La frase idiomatica è un’espressione complessa di una lingua, non interpretabile letteralmente da altre lingue. Per la lingua italiana esempi notevoli sono: Abbassare la cresta, il cui senso è non essere arrogante; Mandare a quel paese, il cui senso è mostrare dissenso verso una persona; Prendere un granchio, il cui senso è commettere un errore; Farsi in quattro, il cui senso è impegnarsi molto.
Ogni flusso comunicativo implica determinate funzioni - ovvero valenze che indicano lo scopo per cui si compie quella particolare comunicazione.
GRAMMELOT
Il grammelot è un linguaggio scenico che, non basandosi sull’articolazione di parole di senso compiuto, si poggia su continue combinazioni onomatopeiche. Il discorso che ne deriva, articolato arbitrariamente, è comunque in grado di trasmettere, con l’apporto di altri codici [gesti, ritmi e sonorità] un messaggio di senso compiuto, a volte con valenza interlinguistica.
Il grammelot è un linguaggio scenico che, non basandosi sull’articolazione di parole di senso compiuto, si poggia su continue combinazioni onomatopeiche. Il discorso che ne deriva, articolato arbitrariamente, è comunque in grado di trasmettere, con l’apporto di altri codici [gesti, ritmi e sonorità] un messaggio di senso compiuto, a volte con valenza interlinguistica.
HEADLINE
Titolo o intestazione di un annuncio o di un manifesto pubblicitario, in relazione più o meno stretta con il visual, ha il ruolo di riassumere in forma molto sintetica il tema della campagna, evidenziato in modo da attirare efficacemente - anche con le dimensioni e il disegno dei caratteri - l’attenzione e l’interesse del destinatario.
ICONA
L'icona è un segno il cui significante assomiglia alla realtà.
Titolo o intestazione di un annuncio o di un manifesto pubblicitario, in relazione più o meno stretta con il visual, ha il ruolo di riassumere in forma molto sintetica il tema della campagna, evidenziato in modo da attirare efficacemente - anche con le dimensioni e il disegno dei caratteri - l’attenzione e l’interesse del destinatario.
ICONA
L'icona è un segno il cui significante assomiglia alla realtà.
IDENTITÀ
Estendendo quanto espresso da Ferdinand De Saussure l'identità di un oggetto o di un attante della comunicazione non è data dalla materialità dell’elemento stesso o dall’anagrafe o ruolo professionale del soggetto. Ma dalle relazioni che intrattengono con altri elementi del sistema, dalle posizioni che ricoprono, dalle differenze che li caratterizzano. “Non è l'oggetto a determinare il punto di vista ma è il punto di vista a creare l'oggetto”.
Estendendo quanto espresso da Ferdinand De Saussure l'identità di un oggetto o di un attante della comunicazione non è data dalla materialità dell’elemento stesso o dall’anagrafe o ruolo professionale del soggetto. Ma dalle relazioni che intrattengono con altri elementi del sistema, dalle posizioni che ricoprono, dalle differenze che li caratterizzano. “Non è l'oggetto a determinare il punto di vista ma è il punto di vista a creare l'oggetto”.
IDIOMATICO
Derivato da idioma, è il linguaggio proprio e particolare della lingua di una nazione, o del dialetto di una regione, o del linguaggio gergale di in gruppo o di un singolo.
IMPLICAZIONE
Conseguenza logica o necessaria; intimo rapporto consequenziale.
IMPLICITO
Che non è espresso a chiare lettere, ma è sottinteso e facilmente deducibile.
INDICE
Segno naturale, senza emittente.
INFERENZA
Nella logica l'inferenza - dal latino in ferre: portare dentro - è il processo attraverso il quale da una proposizione assunta come vera si passa a una seconda proposizione la cui verità è derivata dal contenuto della prima secondo opportune regole di inferenza.
INTRECCIO
Nella narrazione di un testo, a differenza della fabula - che segue linearmente lo svolgersi della trama - l’intreccio segue i tempi proposti dall’emittente [l’autore], con possibilità di salti temporali, mediante l’utilizzo di stratagemmi quali il flashback.
Derivato da idioma, è il linguaggio proprio e particolare della lingua di una nazione, o del dialetto di una regione, o del linguaggio gergale di in gruppo o di un singolo.
IMPLICAZIONE
Conseguenza logica o necessaria; intimo rapporto consequenziale.
IMPLICITO
Che non è espresso a chiare lettere, ma è sottinteso e facilmente deducibile.
INDICE
Segno naturale, senza emittente.
INFERENZA
Nella logica l'inferenza - dal latino in ferre: portare dentro - è il processo attraverso il quale da una proposizione assunta come vera si passa a una seconda proposizione la cui verità è derivata dal contenuto della prima secondo opportune regole di inferenza.
INTRECCIO
Nella narrazione di un testo, a differenza della fabula - che segue linearmente lo svolgersi della trama - l’intreccio segue i tempi proposti dall’emittente [l’autore], con possibilità di salti temporali, mediante l’utilizzo di stratagemmi quali il flashback.
INQUADRATURA
Nella tecnica fotografica e cinematografica, la funzionale limitazione del campo di posa.
Nella tecnica fotografica e cinematografica, la funzionale limitazione del campo di posa.
IPÀLLAGE
Dal latino hypallăge, a sua volta dal greco ὑπαλλαγή, con il significato di scambio, è una figura retorica. Consiste nel mutare il normale rapporto semantico e sintattico fra due parole, attribuendo per esempio un aggettivo a un sostantivo diverso da quello cui, nella stessa frase, dovrebbe unirsi. Emblematico a tal proposito è il verso del Carducci [Il bove, 14]: Il divino del pian silenzio verde - dove la determinazione cromatica, spettante nella realtà al piano, è poeticamente riferita al silenzio. Questo caso può anche essere considerato come una sinestesia.
IPERBOLE
L'iperbole - dal greco ὑπερβολή, hyperbolé, "eccesso" - è una figura retorica che consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino, per eccesso o per difetto.
Dal latino hypallăge, a sua volta dal greco ὑπαλλαγή, con il significato di scambio, è una figura retorica. Consiste nel mutare il normale rapporto semantico e sintattico fra due parole, attribuendo per esempio un aggettivo a un sostantivo diverso da quello cui, nella stessa frase, dovrebbe unirsi. Emblematico a tal proposito è il verso del Carducci [Il bove, 14]: Il divino del pian silenzio verde - dove la determinazione cromatica, spettante nella realtà al piano, è poeticamente riferita al silenzio. Questo caso può anche essere considerato come una sinestesia.
IPERBOLE
L'iperbole - dal greco ὑπερβολή, hyperbolé, "eccesso" - è una figura retorica che consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino, per eccesso o per difetto.
IPERICONA
In Polisemantica l’ipericona è l’icona di un’icona. Esempio la fotografia di un dipinto, avente come soggetto un ritratto. In Net Semiology è la capacità di interazione di un’immagine, dal semplice link all’espressione di diversi e molteplici flussi di comunicazione.
In Polisemantica l’ipericona è l’icona di un’icona. Esempio la fotografia di un dipinto, avente come soggetto un ritratto. In Net Semiology è la capacità di interazione di un’immagine, dal semplice link all’espressione di diversi e molteplici flussi di comunicazione.
IPERIDONDANZA
Quando le due forme comuni di ridondanza - quella spaziale [ripetizione del medesimo messaggio nello spazio] e quella temporale [ripetizione del medesimo messaggio nel tempo] si uniscono - abbiamo un caso di iperidondanza, ovvero il messaggio di ripropone sempre identico a se stesso non solo nello spazio ma anche nel tempo.
Quando le due forme comuni di ridondanza - quella spaziale [ripetizione del medesimo messaggio nello spazio] e quella temporale [ripetizione del medesimo messaggio nel tempo] si uniscono - abbiamo un caso di iperidondanza, ovvero il messaggio di ripropone sempre identico a se stesso non solo nello spazio ma anche nel tempo.
ITERAZIONE
L'iterazione è una figura retorica che consiste nella ripetizione di parole, espressioni o frasi con il fine di rafforzare un concetto.
L'iterazione è una figura retorica che consiste nella ripetizione di parole, espressioni o frasi con il fine di rafforzare un concetto.
LESSICO
Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa. In Polisemantica il lessico è anche la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi soggetto emittente.
Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa. In Polisemantica il lessico è anche la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi soggetto emittente.
LETTORE MODELLO
Nella comunicazione esiste una notevole differenza tra i concetti di target e lettore modello. Il primo - derivato dal marketing - ben profilato, è quello che ha tutte le caratteristiche per acquistare un determinato prodotto/servizio. Il secondo, il vero e proprio destinatario del messaggio, è quello che viene "catturato" dalla comunicazione proposta e potrebbe tradursi agevolmente in "target".
Nella comunicazione esiste una notevole differenza tra i concetti di target e lettore modello. Il primo - derivato dal marketing - ben profilato, è quello che ha tutte le caratteristiche per acquistare un determinato prodotto/servizio. Il secondo, il vero e proprio destinatario del messaggio, è quello che viene "catturato" dalla comunicazione proposta e potrebbe tradursi agevolmente in "target".
LINGUAGGIO
Forma di comunicazione atta a trasmettere informazioni, stabilendo un’interazione che utilizza simboli aventi identico valore per i soggetti appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della lingua rispetto a ogni altro codice semiologico derivano le peculiarità del linguaggio verbale rispetto a ogni altro tipo di semiosi.
LITOTE
La litòte - dal greco antico litótēs, "semplicità" e "attenuazione", da litós "semplice" - è una figura retorica che consiste nel dare un giudizio o fare un'affermazione adoperando la negazione di una espressione di senso contrario. Può avere intento di attenuazione o enfasi, ma anche di eufemismo o ironia.
Forma di comunicazione atta a trasmettere informazioni, stabilendo un’interazione che utilizza simboli aventi identico valore per i soggetti appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della lingua rispetto a ogni altro codice semiologico derivano le peculiarità del linguaggio verbale rispetto a ogni altro tipo di semiosi.
LITOTE
La litòte - dal greco antico litótēs, "semplicità" e "attenuazione", da litós "semplice" - è una figura retorica che consiste nel dare un giudizio o fare un'affermazione adoperando la negazione di una espressione di senso contrario. Può avere intento di attenuazione o enfasi, ma anche di eufemismo o ironia.
LOCUTORE
Nel senso comune il locutore è il soggetto che produce un enunciato: l’emittente. In Polisemantica il locutore diviene anche un attante aggiunto al flusso di comunicazione. In pratica aiuta, dà il suo contributo affinché il messaggio che l'emittente intende inviare al destinatario sia più incisivo ed efficace.
Nel senso comune il locutore è il soggetto che produce un enunciato: l’emittente. In Polisemantica il locutore diviene anche un attante aggiunto al flusso di comunicazione. In pratica aiuta, dà il suo contributo affinché il messaggio che l'emittente intende inviare al destinatario sia più incisivo ed efficace.
LOCUZIONE
La locuzione, pur avendo la forma di una frase [con diversi elementi significanti che la compongono], è usata come univoca [recante un unico significato], ridotta ai suoi elementi più pregnanti. Le locuzioni trovano un particolare e diffuso impiego quando appartengono ad altre lingue, come nel caso diffuso delle locuzioni latine: ex aequo per indicare a pari merito; ad honorem per a titolo d’onore; sui generis per evidenziare l’originalità e la particolarità di un elemento del discorso; alter ego per indicare una doppia personalità; Post scriptum, per aggiungere un enunciato dopo la chiusura di un discorso scritto.
METAFORA
La metafora - dal greco μεταφορά, da metaphérō, "io trasporto" - è una figura retorica che implica un trasferimento di significato. Si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui "essenza" o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva. Una icona trasformata in figura retorica.
La locuzione, pur avendo la forma di una frase [con diversi elementi significanti che la compongono], è usata come univoca [recante un unico significato], ridotta ai suoi elementi più pregnanti. Le locuzioni trovano un particolare e diffuso impiego quando appartengono ad altre lingue, come nel caso diffuso delle locuzioni latine: ex aequo per indicare a pari merito; ad honorem per a titolo d’onore; sui generis per evidenziare l’originalità e la particolarità di un elemento del discorso; alter ego per indicare una doppia personalità; Post scriptum, per aggiungere un enunciato dopo la chiusura di un discorso scritto.
Il nome è composto da due termini derivati dal greco, ovvero logos e semeion. Logos significa verbo, parola, e semeion significa segno. Quindi la logosemiotica studia come ottenere una efficace comunicazione scritta, su vari mass media, attraverso l’uso accorto ed esperto dei segni/parole.
MESSAGGIO
Nel senso più generale la semiosi può essere considerata come la trasmissione di una qualsiasi influenza da una determinata parte di un sistema vivente a un'altra, tale da produrre una modificazione. L’oggetto di tale processo. Vale a dire ciò che viene trasmesso è un messaggio o un insieme di messaggi. La formazione dei messaggi costituisce così l'oggetto della semiotica, che studia i processi attraverso i quali essi vengono codificati, trasmessi, decodificati e interpretati.
Nel senso più generale la semiosi può essere considerata come la trasmissione di una qualsiasi influenza da una determinata parte di un sistema vivente a un'altra, tale da produrre una modificazione. L’oggetto di tale processo. Vale a dire ciò che viene trasmesso è un messaggio o un insieme di messaggi. La formazione dei messaggi costituisce così l'oggetto della semiotica, che studia i processi attraverso i quali essi vengono codificati, trasmessi, decodificati e interpretati.
METAFORA
La metafora - dal greco μεταφορά, da metaphérō, "io trasporto" - è una figura retorica che implica un trasferimento di significato. Si ha quando, al termine che normalmente occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce un altro la cui "essenza" o funzione va a sovrapporsi a quella del termine originario creando, così, immagini di forte carica espressiva. Una icona trasformata in figura retorica.
METALOGISMO
Figura retorica che si verifica quando una frase esprime un significato ben diverso da quello letterale, senza però che il destinatario debba fare alcuno sforzo a interpretarlo. Forme specifiche di metalogismo sono l'iperbole, il paradosso, l'ironia, la reticenza, l'eufemismo.
MODELLO ATTANZIALE
Secondo il semiologo Greimas quasi ogni testo è organizzato in forma narrativa e lo schema interpretativo applicabile a tutte le forme di narrazione è il modello attanziale. Il modello attanziale è un modello paradigmatico fondato sulle relazioni di opposizione esistenti fra sei fondamentali attanti o ruoli narrativi.
Figura retorica che si verifica quando una frase esprime un significato ben diverso da quello letterale, senza però che il destinatario debba fare alcuno sforzo a interpretarlo. Forme specifiche di metalogismo sono l'iperbole, il paradosso, l'ironia, la reticenza, l'eufemismo.
MODELLO ATTANZIALE
Secondo il semiologo Greimas quasi ogni testo è organizzato in forma narrativa e lo schema interpretativo applicabile a tutte le forme di narrazione è il modello attanziale. Il modello attanziale è un modello paradigmatico fondato sulle relazioni di opposizione esistenti fra sei fondamentali attanti o ruoli narrativi.
La creazione di neologismi - parole o locuzioni nuove, non appartenenti cioè al corpo lessicale di una lingua - risponde alla necessità di esprimere concetti nuovi, di denominare o qualificare nuove cose e istituzioni. Si può definire neologismo anche l’aggiunta di un significato nuovo a una parola già esistente: in quest’ultimo caso si parla di neologismo semantico. Gli altri sono detti neologismi lessicali. Talvolta, quando l’innovazione consiste in sintagmi più o meno complessi anziché in parole singole, i neologismi si definiscono sintattici.
NET SEMIOLOGY
La Net Semiology individua le modalità comunicative più consone ad Internet, per realizzare pagine Web efficaci e provvedere al restyling di siti con problemi di comunicazione.
ONOMATOPEA
Le onomatopee - ricordate anche fonosimboli - sono parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un oggetto o da un’azione. Tra le onomatopee più comuni ci sono quelle relative ad animali, molto diffuse nella lingua dei e per i bambini, come bau, miao, grrr, chicchirichì. Tra le onomatopee più comuni di oggetti e azioni ci sono: tic tac, crac, plin, din don, eccì. Spesso si usano in serie ripetute: bau bau, plin plin, crac crac.
La Net Semiology individua le modalità comunicative più consone ad Internet, per realizzare pagine Web efficaci e provvedere al restyling di siti con problemi di comunicazione.
ONOMATOPEA
Le onomatopee - ricordate anche fonosimboli - sono parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un oggetto o da un’azione. Tra le onomatopee più comuni ci sono quelle relative ad animali, molto diffuse nella lingua dei e per i bambini, come bau, miao, grrr, chicchirichì. Tra le onomatopee più comuni di oggetti e azioni ci sono: tic tac, crac, plin, din don, eccì. Spesso si usano in serie ripetute: bau bau, plin plin, crac crac.
OSSIMORO
L'ossimoro - dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς "acuto" e μωρός "ottuso2 - è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro.
PARODIA
In Polisemantica, le parodia è una comparazione deliberata con un attante della comunicazione, con uno scopo più o meno caricaturale. Può interessare lo stile caratteristico di uno scrittore, di un musicista; oppure più comunemente l’imitazione caricaturale di noti personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e dello sport - del loro modo di parlare, di gesticolare - fatta per suscitare ilarità, molto frequente nel teatro comico e negli spettacoli di varietà.
L'ossimoro - dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς "acuto" e μωρός "ottuso2 - è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro.
PARODIA
In Polisemantica, le parodia è una comparazione deliberata con un attante della comunicazione, con uno scopo più o meno caricaturale. Può interessare lo stile caratteristico di uno scrittore, di un musicista; oppure più comunemente l’imitazione caricaturale di noti personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e dello sport - del loro modo di parlare, di gesticolare - fatta per suscitare ilarità, molto frequente nel teatro comico e negli spettacoli di varietà.
PARADOSSO
Un paradosso - dal greco παρά contro e δόξα opinione - è un ragionamento che appare contraddittorio, ma che deve essere accettato, oppure un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione.
Un paradosso - dal greco παρά contro e δόξα opinione - è un ragionamento che appare contraddittorio, ma che deve essere accettato, oppure un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione.
PARAFRASI
Esposizione mediante un codice linguistico più semplificato rispetto al testo originale di riferimento. Per estensione, è il testo che espone con parole diverse concetti già espressi da altri.
Esposizione mediante un codice linguistico più semplificato rispetto al testo originale di riferimento. Per estensione, è il testo che espone con parole diverse concetti già espressi da altri.
PARAGONE
Il paragone si trova spesso alla base del procedimento di costituzione di una metafora, in quanto si identifica un'entità con quella con cui essa viene confrontata. Da qui deriva la definizione di metafora, intesa come similitudo brevior, ovvero un paragone abbreviato. Esempio: dal confronto “le miniature sembrano fiori; la bibbia è ornata di miniature come di fiori” ne può derivare l’espressione [metafora] “una bibbia fiorita di miniature gotiche”.
Il paragone si trova spesso alla base del procedimento di costituzione di una metafora, in quanto si identifica un'entità con quella con cui essa viene confrontata. Da qui deriva la definizione di metafora, intesa come similitudo brevior, ovvero un paragone abbreviato. Esempio: dal confronto “le miniature sembrano fiori; la bibbia è ornata di miniature come di fiori” ne può derivare l’espressione [metafora] “una bibbia fiorita di miniature gotiche”.
PAYOFF
Il payoff è la frase che accompagna un brand. Ne comunica il posizionamento nel mercato. Nella comunicazione pubblicitaria o propagandistica il suo obiettivo è quello di definire con forza l’identità dell’emittente.
Il payoff è la frase che accompagna un brand. Ne comunica il posizionamento nel mercato. Nella comunicazione pubblicitaria o propagandistica il suo obiettivo è quello di definire con forza l’identità dell’emittente.
PERIFRASI
La perifrasi, il cui termine deriva dal greco antico pèri e phrazein, ovvero "dire intorno", è una figura retorica che consiste nel sostituire una o più parole in una frase con altre che ne richiamino il senso o lo veicolino in modo più suggestivo o efficace. Celebre è la perifrasi “Colui che tutto move”, per indicare Dio, espressa da dante Alighieri nel Canto I del Paradiso.
La perifrasi, il cui termine deriva dal greco antico pèri e phrazein, ovvero "dire intorno", è una figura retorica che consiste nel sostituire una o più parole in una frase con altre che ne richiamino il senso o lo veicolino in modo più suggestivo o efficace. Celebre è la perifrasi “Colui che tutto move”, per indicare Dio, espressa da dante Alighieri nel Canto I del Paradiso.
POLISEMANTICA
Polisemantica deriva dalle parole greche polus [molto] e semeion [segno] ed è traducibile con "dai molti significati": l’uso a volte simultaneo di simboli, icone, indici, figure retoriche e altri artifici della comunicazione, possono così coinvolgere, influenzare, e persuadere il proprio pubblico.
Polisemantica deriva dalle parole greche polus [molto] e semeion [segno] ed è traducibile con "dai molti significati": l’uso a volte simultaneo di simboli, icone, indici, figure retoriche e altri artifici della comunicazione, possono così coinvolgere, influenzare, e persuadere il proprio pubblico.
POLISEMIA
In linguistica, la polisemia è la coesistenza di significati diversi in una parola, che viene detta polisemica. L’esistenza di un’alta percentuale di casi di polisemia in una lingua viene definita polisemantismo.
POLISINDETO
Il polisìndeto è una figura retorica - dal greco πολυσύνδετον, composto di πολυ "poli" e συνδέω "legare insieme" - consistente nel collegare varie proposizioni di un periodo con ripetute congiunzioni.
In linguistica, la polisemia è la coesistenza di significati diversi in una parola, che viene detta polisemica. L’esistenza di un’alta percentuale di casi di polisemia in una lingua viene definita polisemantismo.
POLISINDETO
Il polisìndeto è una figura retorica - dal greco πολυσύνδετον, composto di πολυ "poli" e συνδέω "legare insieme" - consistente nel collegare varie proposizioni di un periodo con ripetute congiunzioni.
POWER PERCEPTION
In ambito pubblicitario la Power Perception permette di evidenziare alcuni aspetti della comunicazione, in grado di accrescere le sensazioni, sia in positivo sia in negativo, nei confronti dell'oggetto di tale comunicazione. Nel Semiomarketing si tratta della capacità di ottimizzare la percezione di un prodotto e di un servizio di lusso e quindi di aumentare il livello di Target Satisfaction, elemento indispensabile affinché il pubblico stesso si trasformi in cliente.
PRESUPPOSIZIONE
Conoscenza data per scontata da parte del lettore.
In ambito pubblicitario la Power Perception permette di evidenziare alcuni aspetti della comunicazione, in grado di accrescere le sensazioni, sia in positivo sia in negativo, nei confronti dell'oggetto di tale comunicazione. Nel Semiomarketing si tratta della capacità di ottimizzare la percezione di un prodotto e di un servizio di lusso e quindi di aumentare il livello di Target Satisfaction, elemento indispensabile affinché il pubblico stesso si trasformi in cliente.
PRESUPPOSIZIONE
Conoscenza data per scontata da parte del lettore.
PRETERIZIONE
La preterizione - conosciuta anche come paralessi - è una figura retorica con la quale si finge di non voler dir nulla di ciò di cui si sta parlando, e quindi lo si dice a chiare lettere, con l'intenzione di dare risalto all'informazione che si finge voler tralasciare.
PROSOPOPEA
La prosopopea - dal greco antico prósopon, faccia, persona, e poiéin, fare, agire - è una figura retorica che si ha quando si fanno parlare o agire oggetti inanimati o animali, come se fossero persone.
La preterizione - conosciuta anche come paralessi - è una figura retorica con la quale si finge di non voler dir nulla di ciò di cui si sta parlando, e quindi lo si dice a chiare lettere, con l'intenzione di dare risalto all'informazione che si finge voler tralasciare.
PROSOPOPEA
La prosopopea - dal greco antico prósopon, faccia, persona, e poiéin, fare, agire - è una figura retorica che si ha quando si fanno parlare o agire oggetti inanimati o animali, come se fossero persone.
PROTOTIPO
Ispirato all’archetipo, il prototipo indica l’esempio a cui si può ricondurre una tradizione, un filone narrativo o figurativo. Con uso iperbolico definisce un soggetto rappresentativo di una determinata categoria: “ti presento il prototipo dei mariti fedeli” [Pirandello].
QUADRATO SEMIOTICO
Il quadrato semiotico mette in relazione coppie di concetti presenti nel testo visivo, opposti e complementari e serve a dare al testo maggior dinamismo, facendolo percepire come più accattivante dallo spettatore.
Ispirato all’archetipo, il prototipo indica l’esempio a cui si può ricondurre una tradizione, un filone narrativo o figurativo. Con uso iperbolico definisce un soggetto rappresentativo di una determinata categoria: “ti presento il prototipo dei mariti fedeli” [Pirandello].
QUADRATO SEMIOTICO
Il quadrato semiotico mette in relazione coppie di concetti presenti nel testo visivo, opposti e complementari e serve a dare al testo maggior dinamismo, facendolo percepire come più accattivante dallo spettatore.
REFERENZIALE
Ciò che riguarda il referente, ovvero l’oggetto o ente concreto, con valore denotativo: ne rappresenta la realtà oggettiva.
RIDONDANZA
La ridondanza è l'essere sovrabbondante, eccessivo o non necessario.
SEGNO
Entità bifacciale composta da significato e da significante.
Ciò che riguarda il referente, ovvero l’oggetto o ente concreto, con valore denotativo: ne rappresenta la realtà oggettiva.
RIDONDANZA
La ridondanza è l'essere sovrabbondante, eccessivo o non necessario.
Ad esempio in un dibattito politico televisivo lo scopo è quello di generare una polemica, il sovrascopo - ovvero lo scopo finale, rispetto al quale lo scopo iniziale non è altro che un mezzo - è decretare il successo di audience del dibattito medesimo.
SEGNALE
Dal punto di vista polisemantico il segnale appartiene alla categoria dei segni, con la particolarità di non possedere connotazione, ma solo denotazione. Il suo significato denotato è in genere molto preciso, senza ambiguità, in quanto equivale spesso all’ordine di osservare una regola o eseguire un’azione.
Dal punto di vista polisemantico il segnale appartiene alla categoria dei segni, con la particolarità di non possedere connotazione, ma solo denotazione. Il suo significato denotato è in genere molto preciso, senza ambiguità, in quanto equivale spesso all’ordine di osservare una regola o eseguire un’azione.
SEGNO
Entità bifacciale composta da significato e da significante.
SEMIOMARKETING
Il Semiomarketing è una metodologia basata sull'analisi, scomposizione e ricomposizione polisemantica dei testi verbali, visivi e morfologici, tenendo conto delle esigenze del Marketing e del profilo e delle aspettative del Consumer. Il suo scopo è ottimizzare il processo comunicazione-vendita, indicando COME e DOVE modificare la comunicazione per potenziare il processo di conversione target/cliente.
Il Semiomarketing è una metodologia basata sull'analisi, scomposizione e ricomposizione polisemantica dei testi verbali, visivi e morfologici, tenendo conto delle esigenze del Marketing e del profilo e delle aspettative del Consumer. Il suo scopo è ottimizzare il processo comunicazione-vendita, indicando COME e DOVE modificare la comunicazione per potenziare il processo di conversione target/cliente.
SEMIOTICA
La Semiotica è la scienza che ruota intorno al mondo dei segni: dalla loro ideazione e produzione fino alla loro trasmissione e interpretazione. Riguarda anche i modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
SIGNIFICANTE
La parte percepibile del segno.
SIGNIFICATO
Il concetto che il segno intende inviare attraverso il significante.
La Semiotica è la scienza che ruota intorno al mondo dei segni: dalla loro ideazione e produzione fino alla loro trasmissione e interpretazione. Riguarda anche i modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
SIGNIFICANTE
La parte percepibile del segno.
SIGNIFICATO
Il concetto che il segno intende inviare attraverso il significante.
SIGNIFICAZIONE
In semiotica il termine significazione è un concetto che indica la relazione intercorrente tra un significante e un significato.
SIMBOLO
Il simbolo è un segno il cui significante non assomiglia alla realtà.
SIMILITUDINE
La similitudine - dal latino similitudo, grreco parabolé "paragone, confronto", da cui il termine parabola - è una figura retorica che consiste nel confrontare due identità, in una delle quali si individuano proprietà somiglianti e paragonabili a quelle dell'altra, facendo uso di avverbi quali: come, simile a, sembra, assomiglia, così come, etc., a differenza della metafora che non usa questi avverbi.
SINEDDOCHE
La sineddoche - dal greco συνεκδοχή, attraverso il latino synecdŏche, in italiano "ricevere insieme2 - è una figura retorica che consiste nell'uso, in senso figurato, di una parola al posto di un'altra mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. Una parte per il tutto.
SINESTESIA
La sinestesia è una figura retorica che prevede l'accostamento di due termini appartenenti a due piani sensoriali diversi
Lo stereotipo è la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità.
In semiotica il termine significazione è un concetto che indica la relazione intercorrente tra un significante e un significato.
SIMBOLO
Il simbolo è un segno il cui significante non assomiglia alla realtà.
SIMILITUDINE
La similitudine - dal latino similitudo, grreco parabolé "paragone, confronto", da cui il termine parabola - è una figura retorica che consiste nel confrontare due identità, in una delle quali si individuano proprietà somiglianti e paragonabili a quelle dell'altra, facendo uso di avverbi quali: come, simile a, sembra, assomiglia, così come, etc., a differenza della metafora che non usa questi avverbi.
SINEDDOCHE
La sineddoche - dal greco συνεκδοχή, attraverso il latino synecdŏche, in italiano "ricevere insieme2 - è una figura retorica che consiste nell'uso, in senso figurato, di una parola al posto di un'altra mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. Una parte per il tutto.
SINESTESIA
La sinestesia è una figura retorica che prevede l'accostamento di due termini appartenenti a due piani sensoriali diversi
In semantica, la sinonimìa - dal greco synōnymía, "comunanza di nome" - indica la relazione che intercorre fra due lessemi con lo stesso significato.
La sintassi è una delle quattro parti tradizionali della descrizione linguistica, che ha per oggetto lo studio della connessione di unità minori per formare unità maggiori. Si differenzia dalle altre tre parti - fonologia, morfologia, lessicologia - in quanto si occupa dei fonemi, morfemi e vocaboli non presi per sé stessi ma calati nel contesto della frase: i procedimenti mediante i quali l’emittente pone in mutuo rapporto gli elementi lessicali per la formazione di un’espressione compiuta, una frase, un periodo, un messaggio.
Le tecniche di Sintext, scrittura sintetica ad alto contenuto evocativo, pur tenendo conto delle esigenze della SEO [Search Engine Optimization] aiutano ad esprimere il concetto condensandolo in modo esponenziale senza per questo però perdere il feeling comunicativo e utilizzando il lessico più adeguato per creare una corrente emotiva e non solo una serie di fredde definizioni e rappresentano una delle ultime tecniche di Semiomarketing, la metodologia che potenzia le tradizionali strategie di marketing mix.
Breve testo, incisivo e sintetico, per lo più coniato dall’emittente a fini pubblicitari o di propaganda. Per ottenere un effetto immediato ed essere facilmente memorizzabile, si avvale spesso di accorgimenti ritmici, della rima, di assonanze o allitterazioni, oppure è esemplato su citazioni letterarie, filmiche, canore, etc.
SOSPENSIONE
Figura retorica consistente nel lasciare volutamente interrotto un discorso: "...oh, certo che è strano, prima le stelle e poi..."
Figura retorica consistente nel lasciare volutamente interrotto un discorso: "...oh, certo che è strano, prima le stelle e poi..."
STATUS SYMBOL
La locuzione inglese Status Symbol indica qualunque segno esteriore - prevalentemente un oggetto o un comportamento - riconosciuto dalla maggior parte delle persone come indice di appartenenza a una classe socio-economica elevata, o come dimostrazione di prestigio sociale.
La locuzione inglese Status Symbol indica qualunque segno esteriore - prevalentemente un oggetto o un comportamento - riconosciuto dalla maggior parte delle persone come indice di appartenenza a una classe socio-economica elevata, o come dimostrazione di prestigio sociale.
Nella progressiva emersione del senso del testo dai livelli più profondi e astratti a quelli più superficiali, Greimas individua le strutture semionarrative, distinguendole in profonde [dove possiamo avere ad esempio il quadrato semiotico] e superficiali, le quali cominciano ad assomigliare di più a una vera narrazione.
TARGET
Nel marketing è la fascia dei potenziali acquirenti di un prodotto o di un servizio a cui un testo pubblicitario è indirizzato. Da non confondersi con il lettore modello.
Nel marketing è la fascia dei potenziali acquirenti di un prodotto o di un servizio a cui un testo pubblicitario è indirizzato. Da non confondersi con il lettore modello.
TARGET SATISFACTION
Nel Semiomarketing la Target Satisfaction [TS] è un concetto derivato dalla Customer Satisfaction [CS]. CS: misura la percezione della qualità dei servizi o dei prodotti dopo che sono stati acquistati dal consumatore. TS: misura la percezione della qualità dei servizi o dei prodotti da parte dei consumatori quando stanno per diventare clienti, ma non lo sono ancora, e quindi possono anche decidere all'ultimo momento di non dare luogo alla conversione.
TESTO
Un testo è una successione ordinata e coerente di concetti fra due interruzioni della comunicazione, quello iniziale e quello finale.
TRIANGOLO ATTANZIALE
Se si considera il modello attanziale non più nel suo insieme di sei caselle, ma considerando un certo numero dei suoi rapporti, si ottengono relazioni di mutua opposizione tra un numero più ridotto di attanti o ruoli narrativi.
Nel Semiomarketing la Target Satisfaction [TS] è un concetto derivato dalla Customer Satisfaction [CS]. CS: misura la percezione della qualità dei servizi o dei prodotti dopo che sono stati acquistati dal consumatore. TS: misura la percezione della qualità dei servizi o dei prodotti da parte dei consumatori quando stanno per diventare clienti, ma non lo sono ancora, e quindi possono anche decidere all'ultimo momento di non dare luogo alla conversione.
TESTO
Un testo è una successione ordinata e coerente di concetti fra due interruzioni della comunicazione, quello iniziale e quello finale.
TRIANGOLO ATTANZIALE
Se si considera il modello attanziale non più nel suo insieme di sei caselle, ma considerando un certo numero dei suoi rapporti, si ottengono relazioni di mutua opposizione tra un numero più ridotto di attanti o ruoli narrativi.
TRIANGOLO SEMIOTICO
Secondo Saussure il segno può essere inteso come il significante, il pensiero è il significato e il referente è la cosa.
Secondo Saussure il segno può essere inteso come il significante, il pensiero è il significato e il referente è la cosa.
VISUAL
L’immagine principale di un messaggio pubblicitario, sovente connotata dal prodotto reclamizzato.
L’immagine principale di un messaggio pubblicitario, sovente connotata dal prodotto reclamizzato.
WARPFRAME
Il termine warpframe è formato dalle parole warp [ordito] e frame [struttura o anche fotogramma] e si riferisce a tutte quelle tecniche comunicative visive e concettuali che agiscono a livello profondo nella stesura di una narrazione video e che ne sostengono la vicenda.
Il termine warpframe è formato dalle parole warp [ordito] e frame [struttura o anche fotogramma] e si riferisce a tutte quelle tecniche comunicative visive e concettuali che agiscono a livello profondo nella stesura di una narrazione video e che ne sostengono la vicenda.
IL GLOSSARIO DI POLISEMANTICA
Reviewed by Polisemantica
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mercoledì, novembre 13, 2019
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