L’inquadratura è una limitazione del campo visivo ripreso da un obiettivo o il modo in cui un’immagine o un soggetto sono stati ripresi e l’effetto che ne deriva.
Decidere quale tipo di inquadratura scegliere per trasmettere un messaggio visivo, è una scelta fondamentale ai fini della efficace comunicazione, dalla settima arte fino alla pubblicità.
Scegliere un primo piano dà risultati molto diversi da un campo medio, un piano americano o un primissimo piano.
Infatti una determinata inquadratura fa derivare, a livello di percezione umana, un determinato effetto.
Ci sono, per esempio, alcuni tipi di inquadrature che devono essere usate quando l’autore desidera presentare un ritratto a forte connotazione psicologica, smuovendo le emozioni interiori dei destinatari e creando un forte legame emotivo fra essi e la vicenda narrata o il protagonista di tale vicenda. Uno di questi è proprio il primo piano.
Diversamente, viene preferito l'uso della figura intera quando lo scopo è essenzialmente mostrare, far vedere nell'insieme le caratteristiche generali di un personaggio o la sua interazione con un determinato prodotto o servizio.
Possiamo raccontare una vicenda o un prodotto con differenti inquadrature... |
...ma solo il close up sollecita la partecipazione emotiva da parte del pubblico. |
Infatti il primo piano genera una forte relazione tra oggetto o personaggio rappresentato e spettatore, fa soffermare lo sguardo del destinatario sul particolare, che genera attenzione e sollecita la partecipazione emotiva da parte del pubblico.
In pratica, in un video pubblicitario, il "close up" aiuta a creare emozioni e rappresenta stati d'animo, genera simboli di ricchezza, eleganza, bellezza, seduttività, desiderio. L'inquadratura a figura intera si limita a mostrare le funzionalità, il design, il colore e la forma del prodotto, ma non agevola la generazione delle sensazioni di piacere e desiderio (che spingono all'acquisto) da parte dell'osservatore.
Come amava ripetere Stanley Kubrik, e come ci ricorda anche la più grande costumista al mondo, Milena Canonero: "Cinema è close up".
La pubblicità e la comunicazione visiva in generale non possono che trarre giovamento da questa autorevole definizione.
IL VIDEO È CLOSE-UP
Reviewed by Polisemantica
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sabato, febbraio 23, 2019
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