L'ingresso di Gesù a Gerusalemme è un evento descritto dai vangeli. "In occasione della sua ultima pasqua Gesù si recò nella città santa di Gerusalemme ove fu accolto come Messia dalla folla festante che lo acclamò gridando Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore e agitando rami d'ulivo e di palma".
Nell'affresco databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova, Giotto decise di evidenziare la figura di Cristo che avanza verso la Porta d'Oro.
La figura del Cristo dipinta da Giotto sovrasta tutte le altre |
La comparazione tra il profilo di Gesù e un aureo del periodo di Diocleziano |
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Dalla parte opposta gli si fa incontro una folla in cui sono resi al meglio gli atteggiamenti dei singoli personaggi: c'è chi si prostra, chi accorre a vedere, chi è sorpreso.
La contrapposizione tra i movimenti opposti di Gesù con gli Apostoli e della folla genera una notevole vividezza |
A tal proposito il noto storico d'arte Pietro Selvatico fa curiosamente notare: “capricciosa sconcezza colui che asconde il capo sotto il mantello d’uno prostrato dinanzi al Verbo umanato”.
La figura che si copre la testa col mantello |
Uno dei due fanciulli arrampicatosi su un ulivo |
I filmati della Cappella degli Scrovegni e dei dipinti più belli della Domenica delle Palme su Ars Europa Channel. Buona visione!
GIOTTO E L'INGRESSO SIMBOLICO DI GESÙ A GERUSALEMME
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domenica, aprile 05, 2020
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