I COLLI LUNGHI DI MODIGLIANI FRA IPERBOLE E ALLEGORIA


Amedeo Modigliani voleva ricercare la cultura esotica in oggetti di fattura molto semplice, di scarso valore economico e alla portata di chiunque nei mercati di Parigi, città in cui si era trasferito e dove sarebbe morto giovanissimo.

Le maschere di legno africane, dai volti caratterizzati da grandi occhi vuoti, nasi stilizzati e schiacciati ed elegantissimi colli lunghi divennero fonte di ispirazione per lui.

Da questi elementi sarebbero nati i ritratti di Modì o le Demoiselles d'Avignon di Picasso.



Ma non dimentichiamo che l'ideale femminile con il collo lungo era stato vagheggiato e dipinto da altri grandi pittori del passato, uno fra tutti, il Parmigianino, con la sua splendida Madonna.

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Quindi, inconsciamente, il pittore voleva, con una iperbole, sottolineare la flessuosità e diversità del genere femminile, che può, attraverso la bellezza, assurgere a mete più elevate, quasi spirituali, e distaccandosi dalla banale realtà di tutti i giorni, raggiungere dimensioni ulteriori, escatologiche.


Perciò, il collo lungo, tanto amato da Modì, altro non è che una allegoria della perfezione, stilistica, morale e iperumana, tratto connotativo del sublime.
I COLLI LUNGHI DI MODIGLIANI FRA IPERBOLE E ALLEGORIA I COLLI LUNGHI DI MODIGLIANI FRA IPERBOLE E ALLEGORIA Reviewed by Polisemantica on giovedì, marzo 26, 2020 Rating: 5

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