Il grande pittore Marc Chagall si erge nel periodo bellico (siamo nel pieno della II Guerra Mondiale) a vero e proprio cantore di storia e raggiunge l'apice espressivo proprio nel racconto della tragedia del suo popolo durante gli anni del regime nazista.
In questa intensissima composizione, come in altre di questo periodo (si pensi ad esempio a La caduta dell'Angelo) il suo stile partecipa totalmente a questa tensione drammatica con una pittura ampia, che si traduce maggiormente in energia e contrasti cromatici che dominano rispetto alla pur intensa descrizione formale.
Le categorie cromatiche sono quindi alla base della comprensione dell'opera e i contrasti cromatici sono ben visibili nei freddi blu del tallit indossato dal Christus Triumphans e nel verde della grande Torah, a cui fanno da contrappunto i caldi gialli e rossi della tragedia sullo sfondo.
Il contrasto cromatico caldo/freddo nel capolavoro di Chagall |
La prima e più evidente è quella che segue la direzione della scala e che mostra, partendo dall'angolo in basso a destra, gli apocalittici neri e grigi di morte e distruzione. Questa progressione ascendente passa attraverso i gialli, mai come in questo caso colori di transizione, fino al verde, simbolo di un'altra condizione e rappresentato magistralmente dall'angelo e dalla Torah.
La prima diagonale "cromatica" si conclude nel verde della Torah |
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Per concludere il video della Crocifissione in Giallo su Ars Europa Channel. Buona visione!
LA CROCIFISSIONE IN GIALLO DI MARC CHAGALL E LE CATEGORIE CROMATICHE
Reviewed by Polisemantica
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mercoledì, febbraio 06, 2019
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