IL MEDIUM E IL MESSAGGIO - SACHA DALCOL


"Il medium e il messaggio", inchiesta sul rapporto tra cultura e televisione, ispirata alla rivisitazione del celebre motto di McLuhan, tratto dal suo saggio, "il medium è il messaggio", continua la sua indagine. coadiuvata da esponenti della Tv, della cultura e del Web.

Oggi  esprime il suo punto di vista sull'argomento Sacha Dalcol, vice direttore di TeleTicino e Radio3i, emittenti svizzere, e conduttore del programma televisivo TgTalk



1) E' ancora possibile oggi usare la TV per diffondere la cultura, intendendo con questo termine  la divulgazione di sapere relativo all'Arte, alla Storia, alla Letteratura come avveniva negli anni '60 e '70?

Certo che è possibile!

Anzi, le barriere tecniche sono state abbattute, lo spazio per i canali televisivi si è moltiplicato e anche le barriere geografiche sono precipitate grazie alla rete, permettendo alla conoscenza di scorrere con più libertà.

Abbiamo l’ottimo canale televisivo Arte, ora presente sul web con una finestra italofona, c’è Rai Cultura (con Rai5), Sky Arte, Netflix, Amazon Prime…

Ovviamente non è possibile farlo come negli anni ’60 e ’70, dove prevaleva una dimensione pedagogica.

Quell’epoca è finita.



2) Perché da oltre vent'anni i volti italiani in Tv che si occupano di cultura sono sempre gli stessi? Non c'è spazio per nuovi esperti divulgatori culturali o proprio non ce ne sono più in Italia?

Ci vuole tempo e costanza per acquisire una certa credibilità.

Ma sono sicuro che, dopo Alberto e Piero Angela e pochi altri, i divulgatori culturali non si estingueranno.

C’è sete di sapere!



3) Per "fare cultura" la televisione è un mezzo valido o è preferibile usare le nuove tecnologie, il Web in primis?

Tutti i mezzi sono validi per “fare cultura”. Non ci devono essere argini, bisogna solo individuare il linguaggio giusto per raggiungere un vasto pubblico.

La cultura non deve rivolgersi a pochi eletti, non deve essere paludata, noiosa e stantia.

La cultura deve sbarcare in prima serata seguendo le normali logiche televisive, ossia quelle degli ascolti. E chi dice che con la cultura non si vince la gara dell’auditel, sbaglia. Piero e Alberto Angela lo dimostrano.

E se mancano spunti, basta guardare altri paesi europei, dove esistono esempi straordinari.




4) Secondo lei, l'utilizzo degli smartphone, con la visualizzazione in uno schermo piccolo e verticale, rischia di alterare la fruizione dei contenuti? Se sì, i contenuti culturali risultano avvantaggiati o sfavoriti da questo tipo di device?

Il problema non è il supporto su cui far confluire le informazioni.

Il nodo da sciogliere è quello di riuscire a emergere in questo oceano.

Se si riesce a risvegliare l’interesse, a far sbocciare una passione, sarà l’utente stesso a dirottare i contenuti sulla piattaforma più adatta.



5) Le emittenti tv, in genere, cercano nuove idee di format culturali o preferiscono adagiarsi su dinamiche consolidate?

Le emittenti tv cercano nuove idee. Punto.

Che poi siano format culturali o meno è secondario.

E se le televisioni sono sorde, basta sfruttare la rete. Se son rose…
IL MEDIUM E IL MESSAGGIO - SACHA DALCOL IL MEDIUM E IL MESSAGGIO - SACHA DALCOL Reviewed by Polisemantica on giovedì, febbraio 07, 2019 Rating: 5

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