ACTA DIURNA E PIAZZA PULITA



Sempre con metodo scientifico e non partigiano, "Acta Diurna" continua la sua indagine alla ricerca degli elementi e meccanismi inconsci di persuasione o di influenza della percezione del Pubblico, presenti nelle più note trasmissioni di approfondimento giornalistico e talk show.

Oggi l'occhio di Acta Diurna si posa sulla trasmissione di Corrado Formigli, Piazzapulita, in onda su La7, che affronta temi di stretta attualità.

La puntata presa in esame è quella del 6/12/2018



SCENOGRAFIA 

Simboli, categorie eidetiche, cromatiche e codici prossemici

Circondato da grandi schermi di varie dimensioni e altri cartelli  verticali, che con la variazione di posizione creano una sensazione di dinamismo,  il conduttore occupa il centro dello spazio dello studio.

La sigla appare come una mappa le cui strade sono percorse da parole in nero quali "pubblico, drone, truffa, clima, merkel, naufragi, bilancio, riforma, svolta, trafficanti, libia, crisi" e via discorrendo, che sono simboli dei problemi che si muovono nella nostra vita, tra le nostre strade, nelle nostre città, e da caratteri, vocali, consonanti, numeri, in rosso, che fungono quasi da corde, da funi cui è attaccato il logo della trasmissione, Piazza Pulita, a caratteri cubitali, in maiuscolo, sempre in rosso, e che appare al termine della sigla, con lo sfondo della carta topografica.

Il colore iniziale predominante è il rosso, colore di passione, rabbia, eccitazione, e anche simbolo della sinistra.

Finita anteprima e sigla il colore in studio diviene il viola, scelta ardita in ambito televisivo, per la nomea di "porta sfortuna" che tale tonalità ha assunto nel mondo dello spettacolo.

Il colore cambia ancora e assume una tonalità che va dal viola al blu, nel procedere della trasmissione. Questo escamotage cromatico contribuisce ad aumentare la percezione di dinamismo della trasmissione.

Il blu evoca una sensazione di calma, riflessione, affidabilità.

Il tavolo al centro è componibile e dinamico,in quanto se-movibile, di forma irregolare, con linee spezzate che rimandano a una idea inconscia di tensione, aggressione quasi, secondo la teoria delle categorie eidetiche.

Il pubblico in sala si trova ai lati di questo studio a forma ellittica, circondato da un murale che è la reinterpretazione dell'opera di Pelizza da Volpedo, "Il quarto Stato", simbolo del fatto che la trasmissione vuole apparire come schierata dalla parte dei lavoratori, degli strati meno abbienti della popolazione.

Alla fine della trasmissione il colore in studio diviene giallo, etichettando cromaticamente la cronologia, nella serata, della trasmissione.



DINAMICHE PRESENTI IN STUDIO

Soggetti, aiutanti, opponenti


Tra gli ospiti  il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia; il sindaco di Napoli Luigi De Magistris; i giornalisti Lucia Annunziata, Ernesto Galli della Loggia e Federica Angeli; Lucia Borgonzoni (Lega), il magistrato Nicola Gratteri e Stefano Massini.


Al minuto 4,29 parte il primo servizio filmato che presenta le dichiarazioni degli imprenditori e dei rappresentanti delle principali associazioni degli industriali, dei commercianti e del mondo dell'imprenditoria in genere, assolutamente contrari al governo e alle sue scelte, specialmente riferibili alla manovra economica, ritenuta profondamente sbagliata dato che non in grado di promuovere gl investimenti economici che farebbero risollevare l'economia italiana. Tra gli intervistati c'è chi arriva a definire l'attuale classe politica "formata da incapaci"

Ecco quindi il primo opponente, che emerge nel servizio, ovvero gli imprenditori italiani, che poi si materializza in studio nella persona del Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, sineddoche di tutta la categoria.

Il conduttore e il suo ospite si accomodano al tavolo, uno di fronte all'altro.

I codici prossemici evocano l'idea di un antagonismo tra due visioni contrapposte, in cui il giornalista incalza con domande e mette in difficoltà l'ospite, chiunque esso sia.

Effettivamente Formigli svolge bene la sua parte di "opponente" con Boccia, ricordandogli sue prese di posizione differenti nello scorrere del tempo, in riferimento all'operato del governo, ma alla fine dello scambio verbale emerge che in realtà ospite e conduttore sono dalla stessa parte, sono uno aiutante dell'altro e insieme opponenti del "convitato di pietra" non presente in studio, ovvero le icone della diade Salvini/Di Maio, e che le domande scomode di Formigli non fanno che evidenziare ancora di più l'indifendibilità delle posizioni e decisioni governative.

Il pubblico in sala, con i suoi applausi, sottolineando la bontà di certe prese di posizione da parte degli ospiti che intervengono, svolge il ruolo di aiutante e ispira tale condivisione di vedute anche al pubblico a casa.

Quando arrivano  gli altri due ospiti, al min. 27,00 circa, il tavolo si dispone in forma più circolare, evocando una situazione di condivisione, di parità, di non opposizione, anche formale, e i tre parlano pacatamente di idee da loro condivise, e quindi sono aiutanti, ma in opposizione a quelle del solito duo Di Maio/Salvini.

Il secondo servizio filmato dedicato alla condizione degli immigrati, tra cui famiglie e giovanissimi, che sono stati espulsi dal CARA in seguito al decreto Sicurezza di Salvini, mostrando il fatto che alla fine tutti gli espulsi finiscono per strada, nelle tendopoli, senza un futuro né una speranza, diviene implicito atto d'accusa contro le politiche del governo sui migranti, che risultano essere solo di propaganda ma non risolvono il problema, in quanto queste persone non vengono rimpatriate, non sono messe in condizione di lavorare, (in quanto spesso il lavoro è un miraggio anche per gli italiani), non vengono assistite e quindi sono condannate o a morire in strada o a mendicare o a rubare per sopravvivere. Il servizio è quindi un elemento opponente al Governo.

Al min. 50,17 abbiamo il primo effettivo caso di antagonismo tra ospiti in studio, con contraddittorio, tra la Borgonzoni, esponente della Lega e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, assistito però dalla presenza in studio dell'Annunziata, del Prof. Galli della Loggia e dello stesso conduttore.

L'esponente della Lega, attualmente Sottosegretario ai Beni Culturali, si trova quindi in forte minoranza numerica.

Per bilanciare, forse, ma con estremo disprezzo delle regole imposte o almeno invocate, dal conduttore, si sovrappone alle dichiarazioni di De Magistris, impedendogli di esporre il suo pensiero e ignorando le continue preghiere di Formigli di permettere anche agli altri di esprimere un concetto, il tutto intorno al minuto 55,35.

A 1h,03, la giornalista in studio presenta una serie di dati, presi dagli articoli del cosiddetto "contratto di governo" Lega/5s, in cui vengono evidenziate alcune promesse elettorali come per esempio il taglio del cuneo fiscale, di cui poi non è rimasta traccia in manovra, volendo con questo rimarcare che il governo del cambiamento non ha cambiato granché.

Anche questo intervento in studio, con la presentazione dei numeri, si pone come opponente all'azione di governo.



CODICI PARALINGUISTICI

Tono e volume di voce, velocità di dizione, sovrapposizioni, codici mimetici, gestuali e prossemici.

Al min. 53,12 si vede inquadrata la Bergonzoni della Lega che con la testa fa cenni per esprimere il suo dissenso rispetto a quanto espresso da De Magistris.

A parte questo episodio, i codici paralinguistici non hanno grande spazio in trasmissione, fatta eccezione per gli applausi del pubblico in studio.



CONTAMINAZIONE DI GENERI

Presenza o meno di contaminazione, quindi di infotainment


L'unico momento di contaminazione lo abbiamo a 1h43 quando Stefano Massini si esibisce con un suo racconto a sfondo moraleggiante ed educativo sulla necessità di rischiare nella vita, per essere felici e abbandonare l'idea di controllo, pur mantenendo sempre "i piedi per terra".

E' comunque un momento ben distaccato dal resto della discussione, che ha lo scopo di alleggerire l'atmosfera, quindi si tratta di un felice intermezzo che non contamina la connotazione giornalistica della trasmissione.



USO FIGURE RETORICHE

Metafore, similitudini, allegorie per rendere più efficace la veicolazione del proprio messaggio

Al minuto 58,12 Formigli esclama "tu stai dicendo che questa è una politica della polvere sotto al tappeto", rispondendo con questa metafora alla Annunziata, per raccontare le decisioni del governo, riguardo agli sgomberi e al problema degli immigrati, che sposta le persone da dove non devono stare per poi mandarle allo sbaraglio e dimenticare il problema, come se non ci fosse più, proprio come si fa quando si finge di spazzare il pavimento, ma senza effettivamente rimuovere il problema della polvere.

L'immagine è forte ma all'interno, forse non voluto, vi rimane l'implicito molto poco "politically correct" che i migranti allontanati dai CARA, sono paragonabili alla polvere.

De Magistris a 1,09 usa l'allegoria del presepe napoletano per rappresentare il concetto di inclusione.

Al che Della Loggia ribatte con la similitudine dei villaggi Potemkin, fatti costruire dai ministri della Zarina Caterina  che voleva visitare il suo paese per comprenderne i problemi, ma portata sempre a visitare dei finti villaggi ricostruiti artificialmente per farle vedere che il popolo russo era felice e tutto andava bene in Russia. Formigli, per meglio spiegare l'accostamento ribadisce con l'analogia "insomma, il presepe dell'integrazione", ovvero, una ricostruzione fantastica e buonista che però non ha riscontro nella realtà.




USO DI MESSAGGI SUBLIMINALI

Inferenze, impliciti, presupposizioni

E' interessante, a 1h.07 l'intervento di Galli della Loggia che dice a De Magistris che difendeva il diritto dei popoli a emigrare e a essere inseriti a pari diritti nel territorio europeo: "Lei sta esprimendo esattamente il punto di vista che da anni sta facendo perdere centinaia di migliaia di voti alla sinistra" con l'implicazione che De Magistris è uno dei colpevoli del crollo della sinistra che ha dato spazio e campo libero ai partiti populisti.

Continua dicendo " il punto è: non quello che fanno i governi, quello che pensa la gente" affermando implicitamente che la sinistra non ha più vinto perchè non è interessata a quello che pensa la gente, il popolo che dovrebbe rappresentare.

Lucia Annunziata in 1h11 afferma che il problema dell'emigrazione è soprattutto di percezione, nel senso che " la sinistra ha una cattiva percezione di quello che pensano le persone e che è frutto del fatto di essere espressione di un ceto sociale alto" con l'implicazione che la sinistra ha tradito i suoi ideali, dimenticandosi dei problemi delle classi sociali svantaggiate, che avrebbe docuto curare e che si è ormai snaturata, appartenendo i pensatori e i politici di sinistra a un ceto sociale alto, quindi ben lontano da quello delle origini.

L'Annunziata dimostra una grande onestà intellettuale riconoscendo a voce alta quello che, dice, la sinistra non ha mai accettato di riconoscere, cioè che gli emigrati sono in gran parte giovani uomini senza arte e nè parte che non fuggono da nessuna guerra (1h,13 circa) e che non ha mai accettato che gli italiani possano sentirsi in pericolo, possano provare disagio, inferendo che gran parte della popolazione migrante può rappresentare effettivamente un pericolo.





USO DI MAXISCHERMI METATESTUALI

Interventi ospiti da esterni, sovradimensionati e quindi iperbolici. Si sottolinea la bontà o l'inanità delle opinioni degli ospiti inquadrando i maxischermi per catturare spesso le loro espressioni facciali o i gesti.

I maxischermi ci sono e vengono utilizzati ma tendenzialmente solo per mostrare i servizi filmati, quindi hanno un utilizzo più funzionale che iperbolico



CONCLUSIONE

La trasmissione è equilibrata e intende mostrare dati separati dalle opinioni.

E' offerta a tutti la possibilità di interloquire e di esprimere la propria visione.

Una mancanza in questo quadro positivo, consiste nel divario eccessivo, dal punto di vista numerico, tra esponenti del governo, che è il bersaglio di ogni critica e oppositori.

Molto interessanti anche le indagini giornalistiche sul degrado sociale.

Corrado Formigli si dimostra un ottimo giornalista, attento, capace, rispettoso sia del suo ruolo di arbitro che degli ospiti e delle loro idee.

La sua figura si connota inoltre di garbo in seguito al gesto di omaggio floreale alla Bergonzoni  per "pagare una scommessa" fatta precedentemente relativa a una promessa elettorale mantenuta effettivamente dalla Lega. (anche se tale gesto cortese implicitamente evoca il fatto che capita poco di sovente che ciò accada, tanto che in tal caso si sente il bisogno di pagare la scommessa persa avendo pensato che ciò non sarebbe, come al solito, avvenuto).


ACTA DIURNA E PIAZZA PULITA ACTA DIURNA E PIAZZA PULITA Reviewed by Polisemantica on lunedì, dicembre 31, 2018 Rating: 5

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