Il ritratto di 'Pietro il Grande', Zar di Russia (1672-1725) presenta molti aspetti caratteristici della pittura araldica, che più di altri generi ha saputo utilizzare al meglio i vari stratagemmi comunicativi, al fine di rendere evidente e tramandare un determinato significato al fruitore del testo visivo.
La chiarezza compositiva tipica di Jacopo Amigoni, poneva l’artista come uno dei maggiori interpreti della pittura araldica nella prima metà del XVIII secolo.
Jacopo Amigoni, Pietro I con Minerva, 1732-1734, Hermitage, San Pietroburgo. |
Con questo stratagemma il personaggio rappresentato può essere connotato “dalla testa ai piedi”: i raffinati codici dell'abbigliamento ce lo descrivono come un principe (mantello) e gli accessori come un uomo di azione (cannocchiale e spada).
Lo spazio intorno allo zar può ora contribuire a definire al meglio la figura rappresentata.
Accanto a Pietro il Grande notiamo immediatamente la prosopopea dea Minerva, allegoria della vittoria, connotata dalla caratteristica lancia che impugna con la mano destra. La figura, leggermente arretrata rispetto a quella del principe, con un sapiente uso dei codici prossemici, tende ad evidenziarne ancora di più l’importanza.
Il volto della dea, in adorazione per lo zar fa da contrappunto alla fermezza dello sguardo del principe nei confronti dello spettatore. Una triangolazione dei codici mimetici usata per definire anch'essa l’importanza del personaggio.
I codici dell'arredamento e dell'architettura, utilizzati come simboli, definiscono al meglio il ruolo “terreno” del principe, come uomo di lettere (libri) e uomo di azione (tamburi, fusto del cannone e navi nell'atto di partire all'orizzonte).
A questo “registro” terreno succede quello celeste, dove gli angeli portano sulla testa dello zar i simboli più elevati e ambiti da qualsiasi principe: una corona imperiale e un’aureola.
L’intera rappresentazione diventa quindi allegoria dello “Spirito di Russia” del tempo, come evidenziato argutamente nella descrizione di una copia dell'opera, eseguita per l’ambasciatore di Russia a Londra.
JACOPO AMIGONI E I SIGNIFICATI DELLA PITTURA ARALDICA
Reviewed by Polisemantica
on
martedì, settembre 24, 2019
Rating:
Nessun commento:
Posta un commento