IL MERCATO DEL COTONE DI EDGAR DEGAS E IL QUADRATO SEMIOTICO


È necessario, affinché un’opera, una pubblicità, una narrazione, un qualunque testo comunicativo, abbiano una forza dinamica capace di organizzare i propri equilibri endogeni e acquisire una migliore efficacia comunicativa e incisività agli occhi dello spettatore, realizzarla tenendo conto di una sorta di forza di coesione interna, propria di qualunque opera d’arte.

In altre parole, occorre in un’opera costruire una serie di relazioni non solo tra emittente e destinatario, ma anche tra gli elementi che concorrono a comporla, tra i vari personaggi dell'opera stessa.

Per fare ciò non basta solo l’utilizzo del modello attanziale, ma occorre utilizzare un ulteriore
modello costruttivo relazionale.


Per migliorare la struttura comunicativa realizzata attraverso il modello attanziale e fortificare le varie relazioni che intercorrono all'interno del testo visivo, scritto o sonoro, Greimas ideò il quadrato semiotico.

Il quadrato semiotico è in effetti la rappresentazione visiva degli equilibri che devono esistere
all'interno di un testo comunicativo affinché esso sia ancora più efficace.

Lo schema generico del quadrato semiotico
Questo intreccio di rapporti (il quadrato semiotico mette infatti in relazione coppie di concetti
presenti nell'opera, opposti e complementari) è voluto e quindi creato dall'autore del testo per
mettere in contrapposizione, in relazione complementare, contraddittoria o contraria delle forze, rendere più avvincente l’opera e di conseguenza per inviarci un messaggio che non viene immediatamente percepito a livello cognitivo ma che viene assimilato implicitamente a livello inconscio, e che quindi, per venire alla luce esplicitamente, ha bisogno di un minuzioso lavoro di analisi della comunicazione.

Cominciamo quindi a osservare in una famosa opera d’arte, Il mercato del cotone a New Orleans, di Edgar Degas, come l’autore sia riuscito a dare maggiore forza alla sua opera, organizzandone le spinte interne e creando un dinamismo maggiore nell'opera stessa.

Il mercato del cotone a New Orleans, di Edgar Degas
Siamo in un luogo di lavoro (ce lo dice sia il titolo che l’atteggiamento e l’abbigliamento dei
personaggi). Deduciamo molti altri particolari che suffragano questa nostra idea, grazie alle
categorie discorsive, ai simboli, agli indici e ai codici che compongono il quadro.

Essendo un luogo di lavoro, è evidente che la coppia di concetti da mettere in rapporto sarà relativa al lavoro e all'ozio, quindi, riferito ai personaggi del quadro, ai lavoratori e agli oziosi.

Ecco quindi un possibile quadrato semiotico del Mercato del cotone:

Alla destra dell'opera appare il lavoratore. Si tratta del dipendente dell'ufficio del cotone. È in
maniche di camicia, senza giacca, per connotare il fatto che si trova nel suo abituale luogo di lavoro, mentre gli altri sono clienti.
Quindi lui, a differenza degli altri non può far ciò che desidera, non può entrare e uscire, leggersi un giornale o appoggiarsi senza far niente, è colui che lavora più di tutti: il lavoratore.

Il lavoratore nel quadrato semiotico del dipinto di Degas
Sulla sinistra dell'opera ecco la forza in contrarietà rispetto al concetto del lavoratore: si tratta del cliente in cilindro che rimane in atteggiamento rilassato, appoggiato al muro, con le gambe incrociate. Forse ha già finito la sua scelta dei campioni di cotone, oppure è entrato nell'ufficio solo per curiosare, comunque non sta facendo niente, si riposa, perde tempo, non è attivo, è l’ozioso.

L'ozioso nel quadrato semiotico del dipinto di Degas
Passiamo alla seconda coppia di contrari. In primo piano vediamo un vecchio con il cilindro,
seduto, cliente dell'ufficio, che osserva da vicino un campione di cotone per valutarne la qualità.
Non è un ozioso come il giovane appoggiato alla parete, ma non si può dire che sia lavorando come il dipendente in gilet e maniche di camicia. Lui può entrare e uscire quando desidera, non è sottoposto a nessun datore di lavoro e a nessuna regola, nell'ufficio in cui lo vediamo. Infatti è seduto, attento ma anche non in tensione, rilassato ma all'opera. Lui è il non ozioso.

Il non ozioso nel quadrato semiotico del dipinto di Degas
Al centro della composizione vi è un uomo seduto, rilassato, che legge il giornale. Non valuta la qualità della merce da acquistare come il vecchio in primo piano, ma si fa beatamente gli affari suoi. Però non è completamente inattivo come l’ozioso, qualcosa fa, legge il giornale, magari le notizie di borsa, oppure è un giornalista che pur non lavorando in quel momento in qualche modo si dà da fare, legge un articolo di economia da lui redatto. Lui è il non lavoratore.

Il non lavoratore nel quadrato semiotico del dipinto di Degas

È contrario al concetto connotato dal vecchio perché chi non ozia fa qualcosa al contrario di chi non lavora.

Il quadrato semiotico nel capolavoro di Degas
Ora possiamo notare che il vecchio che non ozia, fa qualcosa di complementare al dipendente che lavora ed è contraddittorio rispetto al giovane ozioso in cilindro appoggiato alla parete a gambe incrociate.

Il non lavoratore che legge il giornale è complementare al giovane ozioso, è in contraddizione con il dipendente lavoratore.

Ecco come una scena che pare rubata alla realtà così come è, ripropone invece una sorta di trama nascosta, in cui ogni personaggio ha un ruolo ben preciso in relazione agli altri.

Il video illustra al meglio tali relazioni.


Così viene aumentata la forza dinamica dell'opera, che altrimenti sarebbe stata troppo statica e forse un po' meno significativa.
IL MERCATO DEL COTONE DI EDGAR DEGAS E IL QUADRATO SEMIOTICO IL MERCATO DEL COTONE DI EDGAR DEGAS E IL QUADRATO SEMIOTICO Reviewed by Polisemantica on martedì, gennaio 14, 2020 Rating: 5

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