Decidere quale inquadratura scegliere per trasmettere un messaggio visivo, è una scelta fondamentale ai fini della efficace comunicazione, specialmente nelle arti visive e cinematografiche.
Scegliere un primo piano è cosa che dà risultati molto diversi da un campo medio, un piano americano o un primissimo piano.
Infatti, scegliere una determinata inquadratura fa derivare, a livello di percezione umana, un determinato effetto.
Ci sono, per esempio, alcuni tipi di inquadrature che devono essere usate quando l’autore desidera presentare un ritratto a forte connotazione psicologica, smuovendo le emozioni interiori dei destinatari e creando un forte legame emotivo fra essi e la vicenda narrata o il protagonista di tale vicenda. Uno di questi è il primo piano.
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Diversamente, viene preferito l'uso della figura intera quando lo scopo è essenzialmente mostrare, far vedere nell'insieme le caratteristiche generali di un personaggio.
Come amava ripetere Stanley Kubrick, e come ci ricorda anche una delle più grandi costumiste al mondo, Milena Canonero: "Cinema è close up".
Infatti il primo piano genera una forte relazione tra oggetto o personaggio rappresentato e spettatore, fa soffermare lo sguardo del destinatario sul particolare, che genera attenzione e sollecita la partecipazione emotiva da parte del pubblico.
Di seguito alcuni celebri close up tratti dai film di Kubrick.
Shining |
Lolita |
Arancia meccanica |
2001 Odissea nello spazio |
Eyes wide shut |
IL PRIMO PIANO: L'INQUADRATURA PREDILETTA DA STANLEY KUBRICK
Reviewed by Polisemantica
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giovedì, novembre 08, 2018
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