Crozza fa sempre parlare di sé. Alla prima serata del Festival di Sanremo 2013, ha diviso il pubblico dell'Ariston che in sala lo ha addirittura fischiato, per poi fare una standing ovation, per le sue imitazioni di Berlusconi, Ingroia, Montezemolo e Bersani.
Godibile come sempre, ha anche fatto un omaggio a Polisemantica, utilizzando l'idea dell'ossimoro politico del partito di Ingroia, Rivoluzione Civile , come avevamo osservato tempo fa in questo post.
Da Mario Luzzato Fegiz e altri noti esponenti televisivi e musicali non sono però mancate le critiche.
In effetti l'emittente Crozza, nell'esporre il suo testo, costituito dalla serie delle sue imitazioni, non si è trovato di fronte il destinatario consueto.
Infatti il suo lettore modello, è da ricercare nel suo fedele pubblico di La7, con cui condivide anche le più piccole sfumature dei suoi personaggi, e non nel ricevente più vasto di Sanremo, non sempre in sintonia con il testo proposto.
Lo stesso comico si è ritrovato dunque in difficoltà, in quanto la sua esposizione ironico/macchiettistica non era universalmente condivisa.
Fabio Fazio, da astuto e preparato comunicatore, è venuto subito in soccorso di Crozza, cercando di isolare le voci fuori dal coro.
Ma la sensazione di una serata sbagliata del comico genovese non è stata del tutto fugata.
Crediamo comunque che Crozza, nel contesto a lui più congeniale del suo show restituisca pan per focaccia ai sobillatori sanremesi. Letterio Munafò in primis!
Ecco l'intervento di Crozza e la contestazione.
L'EMITTENTE CROZZA SI SCONTRA CON IL RICEVENTE SBAGLIATO LETTERIO MUNAFÒ
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mercoledì, febbraio 13, 2013
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