Il redditometro è illegale, lo ha stabilito un giudice con una sentenza del 2013.
È un decreto del ministero dell'Economia che «è non solo illegittimo, ma radicalmente nullo» perché «fuori dalla legalità costituzionale e comunitaria». Quindi in antitesi con la Legge.
Il simbolo del potere assoluto del Fisco, che basava le sue condanne solo su indici - che come gli indizi, sono probabili e non possono essere certi - viene quindi arginato dalla Giustizia.
Il giudice Antonio Lepre ha stabilito che il redditometro definirebbe:
«La soppressione definitiva del diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata, a poter gestire autonomamente il proprio denaro, a essere quindi libero nelle proprie determinazioni senza dover essere sottoposto all'invadenza del potere esecutivo, senza dover dare spiegazioni e subire intrusioni su aspetti anche delicatissimi della propria vita privata, quali la spesa farmaceutica, l'educazione e mantenimento della prole, la propria vita sessuale».
La sentenza dichiara che il redditometro:
«Viola il diritto di difesa in quanto rende impossibile fornire la prova di aver speso meno di quanto risultante dalla media Istat», giacché «non si vede come si possa provare ciò che non si è comprato o non si è fatto».
Infine:
«Il diritto del contribuente al contraddittorio» è «in gran parte svuotato di effettività» perché, in un procedimento «eminentemente inquisitorio e sanzionatorio, il contribuente e l'Agenzia delle Entrate si trovano in posizione di fortissima asimmetria»: un po' perché «l'Agenzia è anche socia della società di riscossione forzata», e un po' perché «è in conflitto di interessi, essendo normalmente vincolata al raggiungimento di obiettivi di evasione da recuperare e dunque avendo filologicamente interesse alla conferma della propria ipotesi».
Un segno da parte di parte delle Istituzioni di non essere sempre e comunque contro il cittadino.
Per scoprire le funzioni comunicative del Redditometro ecco l'articolo correlato:
IL REDDITOMETRO: SIMBOLO ILLEGALE
Reviewed by Polisemantica
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venerdì, febbraio 22, 2013
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2 commenti:
BRAVO QUESTO SIG. GIUDICE!
Finalmente il PRIMO giudice che conosce la costituzione e la mette in pratica.Ne servono molti di giudici cosi.COMPLIMENTI
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