Ricordate Harry Potter, il giovane mago creato dalla fantasia della Rowling ? Cosa ha reso questo racconto fantastico così affascinante per i più piccoli?
In effetti, al di là della trama accattivante e della poderosa promozione commerciale che ne hanno fatto un evento, la narrazione è costruita su ottime basi comunicative e fa incetta, a piene mani, di stratagemmi efficaci e sempre funzionali, quale ad esempio l'utilizzo dei mitemi e degli archetipi.
Ricordiamo che i mitemi, teorizzati dall'antropologo francese Lévy-Strauss, sono le unità primarie della struttura mitica.
Levy-Strauss e la teoria dei mitemi |
Sono i più piccoli elementi del mito, brevi relazioni della successione degli eventi nella narrazione.
Le varianti dei miti possono essere ridotte a una struttura base, uno schema immutabile qualunque ne sia la declinazione.
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Un esempio di mitema può essere quello dei "fratelli nemici", che è molto comune.
Alcuni celebri episodi sono il mito della fondazione di Roma (Romolo e Remo), il mito biblico di Caino e Abele, oppure Giuseppe e i suoi fratelli, Rocco e i suoi fratelli (Rocco e Simone). Eteocle e Polinice fratelli di Antigone, Medea e il fratello Apsirto, Cenerentola e le sorellastre e via dicendo.
In Harry tale mitema è utilizzato per raccontare il rapporto fra le sorelle Lily e Petunia, rispettivamente madre e zia di Harry Potter, o il rapporto fra Harry e Voldemort, che essendo entrambi orfani, hanno trovato in Silente un padre putativo e quindi sono, in senso lato, fratellastri.
Caino e Abele di Filippo Vitale, raccontano il mitema dei "fratelli nemici" |
Gli archetipi, invece, secondo Jung, sono modelli profondi, connaturati nella psiche umana, che hanno un potere immutabile per tutto il periodo dell’esistenza. Nelle teorie junghiane gli archetipi rivestono un ruolo fondamentale.
Jung e la teoria dell'archetipo |
Immagini reali o virtuali acquistano significati nuovi e condivisi. Gli archetipi lasciano le loro tracce nei miti e nelle favole, si trasmettono ereditariamente e rappresentano una sorta di memoria dell' umanità, sedimentata in un inconscio collettivo , presente in tutti i popoli, senza alcuna distinzione di luogo e di tempo.
Albus Silente è l'archetipo del Mago e del Martire |
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Silente è un mago. Ricerca in sé e negli altri la completezza, l’accostamento degli opposti, la pienezza della conoscenza e della condivisione. Vuole ottenere per sé la gioia e per gli altri la fede. Teme e odia la superficialità. E’ la figura archetipica più complessa e realizzata.
E' però, inoltre, in questo libro, un martire. E’ alla continua ricerca della bontà, di un mondo giusto, caritatevole. Per ottenerlo è disposto anche al sacrificio personale, ha notevole capacità di rinuncia. Deve combattere il male e per riuscirvi e aiutare Harry Potter a sconfiggere Voldemort decide di sacrificare la propria vita.
Voldemort, simbolo del male, è in senso lato fratellastro di Harry |
Neo è archetipo del Martire e riprende il mitema dell'eroe che si sacrifica per il bene degli altri |
Anche quando fa arricciare il naso al critico di turno.
HARRY POTTER, I MITEMI E GLI ARCHETIPI
Reviewed by Polisemantica
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mercoledì, dicembre 11, 2019
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