I messaggi inviati sono che la scarpa è comoda, è realizzata in materiale naturale, è un oggetto di pregio adatta solo per chi può permetterselo, è elegante, è tradizionale e fatta in Italia, è costruita da chi ha esperienza, per produrla non vengono sfruttati bambini del terzo mondo, è usata da grandi campioni sportivi, è alla moda e infine è ergonomica e scientificamente testata.
Ora, come possiamo costruire attraverso un processo di generazione di comunicazione integrata, la versione su immagine statica (stampa, cartellonistica o web)?
Occorrerà usare alcuni stratagemmi: il quadrato semiotico, il modello attanziale, i simboli e le icone.
Quindi l'immagine su una pubblicità cartacea potrebbe essere questa:
Carolina, elegantissima, con tacchi vertiginosi tiene in mano la scarpa xzy appena preparata dal calzolaio che gliela porge. Ai piedi della ragazza ci sono i pattini. Sul desco del calzolaio altre scarpe, belle e comode ma non come il suo capolavoro.
In lontananza il paesino toscano nella omonima campagna, una mucca al pascolo. Colori caldi di giornata al tramonto.
HEAD: Solo per intenditori
COPY - XYZ: la scarpa tradizionale al passo con la moda
La quinta e ultima puntata dei post degli spot spiegherà i concetti di modello attanziale e quadrato semiotico applicati a questa pubblicità. Alla prossima...
CAROLINA KOSTNER. IL POST SULLO SPOT - PARTE 4
Reviewed by Polisemantica
on
lunedì, ottobre 16, 2006
Rating:
Nessun commento:
Posta un commento