I SIMBOLI DEL CAPODANNO


La festa di Capodanno trae origine dai festeggiamenti in onore del dio romano Giano che diede il suo nome al primo mese dell'anno, gennaio.

Nell'antica Roma il Capodanno al 1° gennaio risale alla riforma del Calendario di Numa Pompilio. Prima di tale riforma, infatti, l'inizio dell'anno era celebrato il 1 marzo.


Il nome di Ianus deriva da ianua, ovvero "porta", intendendo simbolicamente il passaggio da uno stato a un altro, da una condizione vecchia a una nuova.

Giano, Ianus, una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana, latina e italica, era il dio degli inizi delle attività.



Presiedeva infatti a tutti gli inizi e ai passaggi, come le soglie delle case, le porte, i passaggi coperti, ma anche all'inizio di una nuova impresa, della vita, del tempo.

Pare che già nel 31 a.C., sotto l’impero di Ottaviano Augusto, uomini e donne romani utilizzassero indumenti rossi durante il Capodanno romano come simbolo di potere, amore, salute e fertilità.



Già da allora la melograna era un frutto di buon auspicio durante le festività di passaggio, in relazione al mito di Proserpina, che venne legata indissolubilmente a sé dal dio dellAde Plutone, dopo aver ingerito, bevendone il succo, alcuni chicchi di una melagrana. Da allora, il frutto simboleggia la fedeltà coniugale e la fecondità.

Anche l’usanza di mangiar lenticchie in forma bene-augurale risale all'Antica Roma, quando si regalava, a inizio anno, una scarsella di lenticchie con l’augurio che si trasformassero in denaro.


Per quanto riguarda l'usanza di darsi un bacio sotto un ramo di vischio, essa deriva dal valore simbolico che aveva presso alcuni popoli antichi. I Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione,  e ritenevano che nascesse dove era scesa una folgore e che fosse un potente elisir contro la sterilità.

L'uso di mangiare uva a Capodanno nasce dal fatto che gli acini sono icone delle monete e quindi simbolo di abbondanza e prosperità. Inoltre, nella religione cristiana, il frutto è legato al vino da esso prodotto per l’Ultima Cena, per cui diviene simbolo di salvezza e grazia del cielo.

Presso numerose culture antiche i rumori improvvisi, gli scoppi, gli strepitii, i botti insomma, avevano il preciso intento di spaventare e scacciare gli spiriti maligni che si scatenavano nel momento di transizione tra il vecchio e il nuovo anno.

Felice e prospero 2020 a tutti gli amici di Polisemantica - il mondo in un segno.
I SIMBOLI DEL CAPODANNO I SIMBOLI DEL CAPODANNO Reviewed by Polisemantica on mercoledì, gennaio 01, 2020 Rating: 5

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