I SEGNI DEI DECANI AL PALAZZO SCHIFANOIA


Il salone dei Mesi, sito nel Museo Schifanoia a Ferrara, fu decorato con affreschi per volere di Borso d'Este dai migliori pittori dell'officina ferrarese attivi intorno al 1470.

Il ciclo di affreschi si svolge lungo le quattro pareti del salone. Su ciascuna di esse sono dipinti dai due ai quattro mesi.



Ogni mese è a sua volta diviso in tre fasce orizzontali, comprendenti in alto il trionfo, a metà il segno zodiacale e i tre decani e  in basso le scene di vita quotidiana della famiglia Estense.


I decani sono corrispondenti alle decadi, tre periodi di dieci giorni in cui è diviso il mese governato da ciascun segno zodiacale. Secondo la concezione astrologica, infatti, i nati in ciascuna decade, oltre a subire gli influssi dei pianeti e delle stelle relativi al proprio segno zodiacale, sono influenzati da esse nelle loro attitudini e comportamenti.



Per i dodici segni zodiacali rappresentati, sono quindi da aggiungere le rappresentazioni di trentasei decani, tre per ciascun segno.

La divisione dello zodiaco in trentasei decani è di antica origine egizia.

Lo zodiaco inizia sulla parete est, con il segno dell'Ariete, nel mese di Marzo.


L'icona dell'ariete il cui vello d'oro fu l'obiettivo del viaggio di Giasone e degli Argonauti, è simbolo della costellazione dell'Ariete, che secondo l'astrologia determina una serie di caratteristiche comportamentali di coloro che nascono nel periodo compreso tra  21 marzo, equinozio di primavera, e il 20 aprile. L'icona del sole è simbolo della posizione di tale stella nel cielo rispetto al segno.

È accompagnato da tre personaggi, i tre decani.

Abbiamo nel primo l'icona di un uomo scuro che indossa un abito bianco stracciato e ha una corda intorno alla vita, la seconda, icona di una donna accovacciata vestita di rosso e terzo, icona un giovane aitante che tiene in mano una freccia, un cerchio e ha lacci pendenti dai polsi, prosopopee ciascuno della decade corrispondente, prima, seconda o terza e icone di Perseo, Cassiopea e dell'auriga Enioco.

Ciascun decano è a sua volta simbolo della relativa costellazione che dovrebbe conferire particolari caratteristiche ai nati nel periodo di loro pertinenza.

È interessante notare la similitudine tra il primo decano e le prosopopee dell'accidia, rappresentata come una vecchia deforme, priva di braccia, per la sua incapacità di agire che è condotta, tramite una corda dall'inerzia, con la camicia lacera, presenti nel trionfo della Virtù di Andrea Mantegna, conservato al Louvre.

Il secondo mese è Aprile, con il segno del Toro.


L'icona del toro in cui si tramutò Zeus per sedurre Europa, una principessa fenicia, è simbolo della corrispondente costellazione.

Le prosopopee delle tre decadi che lo accompagnano sono icone di Maia ed Hermes suo figlio, simbolo delle Pleiadi; di Sirio, simbolo della costellazione del Cane Maggiore e del cavallo Pegaso, simbolo dell'ammasso galattico delle Iadi.

A Maggio troviamo l'icona dei Gemelli Castore e Polluce, accompagnati dalle prosopopee delle tre relative decadi.


Il primo decano è icona di un uomo, in piedi, di nobile lignaggio, riccamente abbigliato, che tiene un lungo bastone con la mano destra, simbolo della costellazione dell'Auriga; il secondo decano è formato dall'icona della coppia di Ercole e Apollo che suona il flauto e infine, il terzo decano è icona di Apollo arciere, simboli di parti della costellazione dei Gemelli.

Si continua nella parete nord con il mese di Giugno e il relativo segno zodiacale del Cancro.


Vi è raffigurata l'icona del granchio che emerse dalla melma e morse il piede di Eracle che lottava contro il mostro dalle molte teste di nome Idra nella palude vicino a Lerna. Il semidio lo calpestò furiosamente riducendolo in poltiglia e la dea Era, nemica di Eracle, gli riservò per questo un posto fra le stelle dello zodiaco.

Lo circondano le icone di Orione, di Iside e infine di Argo, simboli dei rispetti corpi o ammassi celesti.

Nel mese di Luglio troviamo il segno del Leone.


È simboleggiato dall'icona del leone nemeo, sconfitto da Ercole nella prima delle sue dodici fatiche.

Accanto a esso troviamo l'icona di un uomo con copricapo e abito talare, seduto sopra un albero dalle grandi fronde e ampie radici. Sui rami dell'albero compaiono anche un cane e un uccello. Tale decano è simbolo della costellazione dell'Idra. Il secondo decano è icona di Regolus, il piccolo re, simbolo della stella Regolo. Il terzo decano è icona di Boote, guardiano o custode della costellazione dell'Orsa e simbolo della relativa costellazione.

In Agosto abbiamo il segno della Vergine.


È simboleggiato dall'icona di Astrea, la vergine figlia del dio Zeus e della dea Temi.

Accanto troviamo il primo decano, l'icona di Proserpina, con in mano la melograna, simbolo del regno dei morti e della vita immortale; il secondo decano è icona di Boote, simbolo della costellazione dell'Orsa. Il terzo decano è icona di una donna anziana, che indossa un abito monacale, inginocchiata, raccolta in preghiera, simbolo di un ammasso stellare che gli astrologi arabi chiamavano “la coperta” in quanto la luminosità ne risultava offuscata.

In Settembre abbiamo la Bilancia.


L'icona è quella della bilancia tenuta in mano da Astrea o da Diche, della della giustizia.

I tre decani sono icone di un uomo, in piedi, che suona uno strumento a fiato, che sorregge con la mano destra e che con la sinistra tiene un uccello capovolto, appeso a un bastone, simbolo della costellazione fantasma, Hades. Vi è poi l'icona  del padre di Callisto che piange la figlia, trasformata nella figura dell'Orsa, il quale è simbolo della costellazione fantasma di Engonasin. Infine abbiamo l'icona una metamorfosi di Arianna addormentata, vittima dell'abbandono di Teseo che è cacciata da un arciere, simboli della costellazione del Centauro.

Nelle pareti ovest e nord abbiamo la parte più rovinata, talvolta illeggibile, degli affreschi.

Nel mese di Ottobre appariva il segno dello Scorpione, non più visibile.

Possibile ricostruzione del segno mancante nel mese di Ottobre.
L'icona era quella dello scorpione che punse a morte Orione il cacciatore.

Intorno ad esso i tre decani: l'icona di "una donna formosa e ottimamente vestita, per la quale due giovani adirati tra di loro si percuotono con dei bastoni. E' una traditrice bella, lusinghiera e nefasta" come ci informa Galileo Galilei.

Vi è poi l'icona di "una coppia di un uomo e di una donna del tutto denudati e un uomo seduto a terra, il quale ha davanti a sé due cani che si mordono reciprocamente" come ci informa Enrico Cornelio Agrippa. Tale icona è simbolo di impudenza, imbroglio, delazione, calamità e rissa".

Il terzo decano è icona di "un uomo incurvato sulle ginocchia, bastonato da una donna" simboli di "di ubriachezza, fornicazione, ire, violenze e contese processuali" sempre secondo Cornelio Agrippa.

La ricostruzione mostra diversi soggetti rispetto a quelli elencati, che rimandano piuttosto a scene di caccia e lotta.

Questo è l'effettivo stato del mese di ottobre e di quelli seguenti
A Novembre il segno del Sagittario.

Il segno zodiacale era simboleggiato dall'icona di Crotus, figlio di Pan e di Eufeme, la nutrice delle Muse.

Il primo decano, secondo Agrippa, era icona di un uomo con corazza, e spada snudata. Simbolo di attività belliche, arditezza e libertà.

Il secondo decano era icona di una donna in lacrime, coperta di panni, simbolo di afflizione e timore per il proprio corpo.

Il terzo decano era icona di un uomo dedito all'ozio che giocherella con un bastone, simbolo di cocciutaggine, la disposizione al male e contese.

A Dicembre il segno del Capricorno, simboleggiato dall'icona una improbabile creatura, con la testa e le zampe anteriori di capra o di unicorno e la coda di pesce.

Agrippa ci parla dell'icona di una donna e di un uomo scuro provvisto di borse piene di denaro, simboli della tendenza alla dissipazione delle ricchezze e ai piaceri, i guadagni e fiacchezza e abiettezza nell'assoggettarsi alle sconfitte, nel primo decano.

Ci descrive il secondo decano come icona di due donne e un uomo nell'atto di contemplare il volo di un uccello, simbolo di curiosità insane che non è permesso esprimere e ricerche interdette.

Ci racconta infine il terzo decano come icona di una donna pura nel corpo e avveduta nelle azioni e di un cambiavalute che accumula denaro su di una tavola. Simboleggiano un"accorta amministrazione, bramosia di ricchezze e taccagneria.


A Gennaio il segno dell'Acquario, è di solito simboleggiato dall'icona di  Ganimede, che era ritenuto il più bel ragazzo esistente sulla faccia della terra e che fu rapito dall'aquila di Zeus e portato a vivere sull'Olimpo, dove divenne il coppiere degli dei.
Sempre Agrippa ci tramanda una descrizione dei tre decani.

Il primo era icona di un uomo prudente e di una donna che fila, simboli di impegno e attività allo scopo di conseguire guadagni e di miseria e bassezza.

Il secondo era icona di un uomo dalla lunga barba, simbolo di di discernimento, benignità, riserbo, libertà.

Il terzo decano era icona di un uomo bruno incollerito, simbolo di arroganza e sfacciataggine.

Infine a Febbraio era stato affrescato il segno dei Pesci, simboleggiato dall'icona dei due pesci che vennero fuori dall'acqua del fiume Eufrate e trasportarono Afrodite ed Eros sui loro dorsi, venendo in loro soccorso mentre la dea e il figlio fuggivano dal mostro Tifeo, figlio di Gea.

Per l'Agrippa vi erano le seguenti raffigurazioni:

L'icona di un uomo ben vestito carico di fardelli sulla schiena era prosopopea della prima decade e simbolo di viaggi, trasferimenti, crucci di guadagni e di mantenimento.

L'icona di una donna bella ed elegante, prosopopea della seconda decade era simbolo di istanze e intromissioni per cose magnifiche.

Le icone di un giovane nudo e di una splendida fanciulla con una ghirlanda floreale, prosopopee della terza decade, simboleggiano il riposo, il dolce ozio, la voluttà, la fornicazione e le lusinghe femminili


I SEGNI DEI DECANI AL PALAZZO SCHIFANOIA I SEGNI DEI DECANI AL PALAZZO SCHIFANOIA Reviewed by Polisemantica on lunedì, settembre 30, 2019 Rating: 5

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