STORIA E SIMBOLI DEL MITO DI ADONE




Adone nacque dall'amplesso incestuoso di Cìnira, re di cipro e sua figlia Mirra, maledetta da Venere poichè sua madre Cancreide un giorno ebbe l'ardire di affermare che Mirra fosse più bella della dea dell'amore.

Fu un bambino bellissimo e divenne un giovane uomo sfolgorante di bellezza, tanto che di lui si innamorò la stessa Venere.

Adone è una divinità di origine semitica. È assimilato all'egizio Osiride, al semitico Tammuz e Baal Hadad, all'etrusco Atunnis, e al frigio Attis, tutte divinità legate alla rinascita e alla vegetazione. Soprattutto nell'attuale Siria, era identificato come Adon, termine che significa "signore", dalla stessa radice dell'ebraico "Adonai" che ha il medesimo significato ed il titolo onorifico usato per rivolgersi a Dio, il cui vero nome era sacro.

In ebraico "Adonai" è il modo in cui viene letto il tetragramma divino, altrimenti impronunciabile.



Nella letteratura religiosa babilonese Tammuz appare come il giovane sposo o amante di Ištar, la grande dea madre, incarnazione delle energie riproduttive della natura»

Adone simboleggia la giovanile bellezza maschile ma anche la morte ed il rinnovamento della natura.

L'anemone ha di solito una fioritura della durata molto breve ed è così fragile che il vento stesso che gli dà il suo nome, lo strappa e lo fa morire. Ecco perché esso è stato associato alla figura di Adone, che per così breve tempo ha rallegrato il mondo con la sua bellezza e con il fiore della sua gioventù.

Così come presto morì Adone, sfiorisce l'anemone, che però ogni anno rifiorisce, fresco, colorato e splendente, effimero ma imperituro.


STORIA E SIMBOLI DEL MITO DI ADONE STORIA E SIMBOLI DEL MITO DI ADONE Reviewed by Polisemantica on mercoledì, ottobre 02, 2019 Rating: 5

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