IL GIUBILEO, IL PELLEGRINAGGIO E LO STORY TELLING


Il Giubileo ha origine dalla tradizione ebraica che fissava ogni 49 anni un anno di riposo della terra con lo scopo pratico di rendere più forti le successive coltivazioni. Si fissava anche la restituzione delle terre confiscate e la liberazione degli schiavi, questo affinché non ci fossero comunque il troppo ricco o il troppo povero (Levitico, 25, 8 e sgg.)

Nel capitolo XXV del Levitico le tribù d'Israele vengono invitate a far risuonare il corno (Jobel) ogni 49 anni per richiamare (Jobil) la gente di tutto il paese.
Papa Bonifacio VIII, istituì il primo Giubileo cristiano con la Bolla Antiquorum habet fida relatio emanata il 22 febbraio 1300. Con questa bolla si concedeva l'indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero fatto visita trenta volte, se erano romani, e quindici se erano stranieri, alle Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, per tutta la durata dell'anno 1300; questo Anno Santo si sarebbe dovuto ripetere in futuro ogni cento anni.

Bonifacio VIII indice il Giubileo del 1300. Affresco di Giotto.
Durante il Giubileo fu molto intenso il fenomeno dei pellegrini devozionali, per visitare le tombe e le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo e ottenere l'indulgenza attraversando la Porta Santa.

L'antica basilica di San Pietro
Se dovessimo analizzare tale fenomeno usando gli strumenti della semiotica, scopriremmo che il pellegrinaggio è regolato dal modello attanziale:

  • Soggetto - il pellegrino
  • Oggetto - andare a Roma e ottenere l'indulgenza
  • Aiutante - gli ospizi lungo la strada, il suo bordone, la sua fede
  • Opponente - i briganti, la strada lunga e difficile, lo scoraggiamento
  • Destinante - il Papa 
  • Destinatario - il pellegrino stesso che ottiene ciò che brama, la sua salvezza.

Non dimentichiamo che il pellegrino ricalca l'archetipo del viandante.
Desidera per sé l’autonomia più di ogni altra cosa, la libertà è per lui l’aria che respira. Il compito che si pone nella vita è relativo alla formazione della sua identità e quindi all'affermazione delle sue idee.

Pellegrini rappresentati sul bassorilievo di Camaiore
Inoltre il pellegrinaggio in sé è metafora del cammino interiore di purificazione dell'anima.

Nella vicenda di ogni pellegrino vi era poi sempre un quadrato semiotico incentrato sul termine movimento:

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  • Mobile - il pellegrino
  • Immobile - Roma, la tomba di Pietro
  • Non mobile - il Papa (che sta a Roma ma può viaggiare, muoversi)
  • Non immobile - il petaso e il bordone, simbolo del pellegrinaggio, che il pellegrino aveva con sé.
La copertina di un'opera di ARS EUROPA sul tema del pellegrinaggio
Le caratteristiche ideali per costruire una storia che tratta dei pellegrini antichi erano già in nuce nel fenomeno stesso. Ovvio che le vicende narrate con la tecnica dello story telling relative ai pellegrini siano sempre molto avvincenti.
IL GIUBILEO, IL PELLEGRINAGGIO E LO STORY TELLING IL GIUBILEO, IL PELLEGRINAGGIO E LO STORY TELLING Reviewed by Polisemantica on mercoledì, agosto 23, 2017 Rating: 5

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