ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO E LA PROSOPOPEA DEL TEMPO


In un vorticare di iperboli e accumulazioni di esseri stravaganti si dipana la vicenda di "Alice attraverso lo specchio", film del 2016 diretto da James Bobin, sequel di Alice in Wonderland del 2010, liberamente ispirato al romanzo "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll.

L'iperbole è una figura retorica che esagera le caratteristiche di un concetto o di un personaggio per renderle più evidenti.

Così abbiamo l'esagerato rimpicciolimento di Alice appena attraversato lo specchio, rispetto a un camino e una stanza sovradimensionati, nella dimensione in cui approda; il Bianconiglio, eternamente in ritardo, i gemelli Pincopanco e Pancopinco che hanno due corpi ma pare abbiamo una connessione mentale tale che permette loro di parlare sempre in coro e di finire l'uno il pensiero che l'altro aveva cominciato ad enunciare, in un dualismo esasperato.

L'iperbole del Bianconiglio sempre in ritardo
Non mancano evidenti simbologie come per lo Stregatto, simbolo della neutralità e dello stare al di sopra delle parti, in quanto non aiuta né i protagonisti né i cattivi.

Lo Stregatto, simbolo della neutralità e dello stare sopra le parti
Vi sono alcune prosopopee, come quella della follia con la figura del Cappellaio Matto che ha origine da un gioco di parole in uso nell'Inghilterra vittoriana ("matto come un cappellaio"), a causa dell'uso del mercurio nella lavorazione dei tessuti, che aveva effetti deleteri sul sistema nervoso degli artigiani che li maneggiavano.

La prosopopea della follia ben rappresentata dalla figura del Cappellaio Matto
La vicenda si svolge e si avvolge in un fantastico viaggio nel Tempo, anche qui personificato con una prosopopea dal padrone del castello, il Tempo in carne e ossa, o se si preferisce, in sogno e irrealtà.

Tempo dice ad Alice che deve impedire ad ogni costo alla Regina Rossa di incontrare se stessa nel passato, altrimenti distruggerà l'universo, cosa che puntualmente avviene. Il tempo diventa irrilevante e l'universo inizia a pietrificarsi, mentre Il Grande Orologio comincia ad arrugginire e il Tempo si deteriora tra atroci sofferenze.

Ecco quindi l'allegoria della esistenza dell'umanità, condannata in questo mondo a subire il dominio del tempo e dello scorrere del flusso degli avvenimenti e delle conseguenze delle proprie irrevocabili azioni.

L'allegorico Grande Orologio
Sempre a proposito di Alice, ma stavolta in Wonderland, l'allegoria al mondo attuale è evidente: la regina di cuori vuole uniformare tutti al modo di essere "mainstream", a una standardizzazione verso il basso, in cui chiunque, per essere ammesso a corte ed essere considerato rispettabile, deve esibire un difetto fisico vistoso al punto da essere iperbolico, come la testa enorme della regina.

In pratica il difetto, la mostruosità diventa un elemento paradossalmente necessario per far parte di coloro che contano, che impongono tale atteggiamento a tutto il popolo di creature fantastiche, che continuerebbe ad essere normale.

Il senso comune cessa di essere buon senso.


ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO E LA PROSOPOPEA DEL TEMPO ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO E LA PROSOPOPEA DEL TEMPO Reviewed by Polisemantica on martedì, aprile 04, 2017 Rating: 5

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