Bonanni, la Cisl, il nuovo governo, l'Italia e la Repubblica di Weimar

Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha parlato ieri a Radio Capital, alla vigilia dell'incontro con Bersani e ha affermato: "Ci vuole un governo, altrimenti l'Italia farà la fine della Repubblica di Weimar. Il populismo ha raggiunto vette altissime, si trasformerebbe in autoritarismo. E' allarme rosso, la prima cosa da fare è abbassare le tasse. Poi tagli e legge elettorale". 

Cosa intende Bonanni con questa similitudine?

Si tratta del periodo della Storia della Germania che va dal 1919 al 1933. Prese il nome dalla città di Weimar, dove si tenne un'assemblea nazionale per redigere una nuova costituzione dopo la sconfitta tedesca nella prima guerra mondiale.

Fu un periodo di grande tensione e di conflitto interno, che si
concluse con l'ascesa al potere di Adolf Hitler e del Partito Nazionalsocialista nel 1933.

Non è difficile cogliere l'allusione di Bonanni alla nuova forza apolitica che si è imposta nelle ultime elezioni quando parla di populismo che rischia di trasformarsi in autoritarismo e non è il primo a usare una similitudine di tale movimento con il nazismo.

Forse è il caso di iniziare a preoccuparsi.

Alessandro Diletto
Bonanni, la Cisl, il nuovo governo, l'Italia e la Repubblica di Weimar Bonanni, la Cisl, il nuovo governo, l'Italia e la Repubblica di Weimar Reviewed by Polisemantica on lunedì, marzo 25, 2013 Rating: 5

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok...Corro subito ad arruolarmi nella Wehrmacht.

Anonimo ha detto...

MA VA..... QUESTO E' RIDICOLO, VREDO CHE BONANNI NON SA DI COSA PARLA.

SEMBRA UNA BARZELLETTA. SPERO NON SIA SERIO QUANDO AFFERMA DETERMINATE COSE.

Unknown ha detto...

Sono più preoccupato degli eletti in casa pdl e di bonanni e la cisl che del m5s!

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