L'Allegoria della Fortuna è un dipinto a olio su tela di Giovanni di Niccolò Luteri, detto comunemente Dosso Dossi, databile al 1535-1538 circa e conservato nel Getty Museum di Los Angeles.
Un uomo e una donna sono le prosopopee della Fortuna e del Caso.
La Fortuna indossa un unico calzare, simbolo del Fato che può portare anche disgrazie e far mancare elementi necessari alla nostra vita.
Il velo gonfiato dal vento, rimanda a idea di vela, con la quale la Fortuna è spesso rappresentata, a indicare la sua incostanza. Il drappo è giallo, colore del mutamento, dei cambiamenti repentini e continui.
La Fortuna regge la cornucopia, simbolo di prosperità, abbondanza, che essa può elargire agli uomini in modo casuale, senza guardare al merito, ma solo per accidentalità, così come per quanto riguarda le disgrazie.
Siede su una sfera, che evoca sia l'idea di mondo, sul quale la dea esercita il suo dominio, sia simboleggia la instabilità della sorte, che può cambiare da un momento all'altro.
Il Caso, stringe nel pugno i biglietti della lotteria, gioco che evoca una manifestazione della sorte che cambia da un momento all'altro l'esistenza del vincitore, regalando grande ricchezza, simboleggiata dal vaso d'oro accanto al dio, che evoca anche la memoria del vaso di Pandora (non sempre la ricchezza porta felicità agli uomini).
Il drappo che ricopre il Caso è rosso, colore della passione sanguigna, sia quella per il gioco e per la brama di ricchezza, sia quella che prova il dio per Fortuna, che egli guarda con desiderio.
I biglietti della Lotteria, inoltre, erano un simbolo di Isabella d'Este (non è certo se il quadro fosse stato dipinto per lei) a causa delle varie vicissitudini della vita della nobildonna mantovana, che aveva assunto tale segno per rappresentare i mutamenti della sorte della propria vita.
LA FORTUNA E I SUOI SEGNI
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domenica, maggio 26, 2019
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