Semioticamente parlando il motivo è semplice. Incarna in sé tutta una serie di archetipi.
È innocente (è felice di quello che ha, ama la sua vita e la sua professione, non intende cambiarla, al punto che preferisce rifiutare le promozioni).
È guerriero (combatte per la giustizia e contro la malavita).
È mago (con la sua intelligenza legge i segni lasciati dai delinquenti, e in base a tali indizi riesce a trovare sempre la soluzione ai casi, facendo trionfare la giustizia con la magia delle sue deduzioni).
È orfano (privo di una famiglia sua, oltre ad aver perso la madre in giovane età e il padre in età adulta, è alla ricerca di un equilibrio sentimentale che non riesce a trovare, vivendo una storia complicata e a distanza con l'eterna fidanzata Livia).
È martire (si prodiga con tutto se stesso per la sua missione, aiutare i deboli contro le prepotenze degli ingiusti e dei delinquenti).
È soprattutto viandante (obbedisce sì alle legge, ma talvolta la sua coscienza operando a favore di giustizia, preferisce seguire le sue proprie regole ed essere più obbediente alla morale che alla legge).
Salvo Montalbano è dunque un archetipo completo, quindi rispecchia in sé tanti ruoli narrativi e psichici da conferirgli giustamente, un'aura di grande fascino e attrattiva, chiaramente percepita dal pubblico televisivo (e naturalmente dai lettori dei romanzi di Camilleri).
L'ARCHETIPO COMPLETO: IL COMMISSARIO MONTALBANO
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mercoledì, aprile 24, 2019
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