La semiotica è una disciplina viva e in evoluzione continua.
Brevemente si può parlare, sino al momento attuale, di tre stadi evolutivi, che continuano a coesistere: l'approccio strutturalista, quello testualista e quello pragmatico.
L'approccio strutturalista si interroga su come scomporre un determinato sistema di segni nei suoi elementi primari e costitutivi.
Lo psicoanalista Jacques Lacan e il semiologo Roman Jakobson, a destra, esponente dello strutturalismo |
L'approccio testualista supera tale visione e si interroga anche sul ricevente e il suo lavoro di decodifica e interpretazione del testo, sulla sua cooperazione alla costruzione del messaggio che il destinatario vuole inviargli.
Gianfranco Bettettini, esponente del testualismo |
L'approccio pragmatico intende comprendere come il testo interagisce con il contesto e con il lettore reale.
Stuart Hall esponente dell'approccio pragmatico |
In pratica è come se all'inizio la semiotica strutturalista intendesse comprendere da quali simboli, icone e indici fosse formato il testo " pittura egizia".
Il testo "pittura egizia" da interpretare |
Infine, la semiotica pragmatica, più concretamente si chiede come interagiva al tempo dei faraoni il nobile, lo scriba, il funzionario o il sacerdote con il testo in questione e come al giorno d'oggi lo interpreta uno studioso, uno studente o un semplice cultore.
Lettore modello o lettore reale? |
L'evoluzione è evidente come lo sforzo degli studiosi di far interagire la disciplina con la "realtà reale" e non con una sua rappresentazione, con veri individui e non solo con immaginari lettori modello, che sono categorie, astrazioni del pensiero e non individui.
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Il pericolo sta nell'implicito che alla fine, a forza di voler adeguare alla contingenza una disciplina comunque per sua natura speculativa, si ricada nel concetto di semiosi illimitata, ovvero un tentativo infinito di interpretazione che però non sarà mai definitivo, in quanto, ovviamente, il significato che il testo di pittura egizia aveva per il notabile del tempo di Amenophi IV non sarà mai quello che avrà per una persona dei giorni nostri.
Quindi l'implicazione è che la intenzionalità del creatore del messaggio è ininfluente e che è virtualmente impossibile comunicare.
Gorgia da Lentini |
" Nulla è; se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri."
Ma Gorgia era un sofista, non un semiotico.
STORIA DELLA SEMIOTICA, GORGIA E LA SEMIOSI ILLIMITATA
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lunedì, febbraio 04, 2019
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