Misha Gordin è un artista che usa la fotografia in modo magistrale per esprimere emozioni e visioni filosofiche.
Le sue opere si basano sull'accumulazione di icone umane che dall'accostamento sistematico assumono connotazioni sinistre e si trasformano in simboli di alienazione e disumanizzazione.
Le "folle" di Gordin quindi, per accumulazione compongono allegorie di spaesamento e metafore di entità sociali postumane, in cui l'individualità e la creatività personale è annichilita dalla standardizzazione.
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In altri casi queste sconvolgenti accumulazioni rappresentano le innumerevoli tragedie umane, tipiche dei nostri tempi. dalla schiavitù all'esodo di intere popolazioni.
Il pensiero unico imperante tiranneggia e umilia la soggettività creando entità senza volto e senza anima. Ecco la metafora di Gordin.
Una metafora che sfocia nell'ossimoro dell'individuo multiplo o della monade frammentata.
L'ossimoro (dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς «acuto» e μωρός «ottuso»), pronunciabile tanto ossimòro quanto ossìmoro (alla greca), è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro che creano un concetto nuovo.
Il tutto per esprimere una disarmonia e un'angoscia esistenziale profonda in un mondo che rischia di perdere la propria anima in quanto l'essere umano ha rinunciato alla propria libertà e al proprio spirito creativo .
Ecco la retrospettiva dell'autore sul nostro canale YouTube.
MISHA GORDIN E L'ALLEGORIA DELL'ACCUMULAZIONE
Reviewed by Polisemantica
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domenica, febbraio 17, 2019
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