In un pomeriggio di un'assolata domenica, coppie e gruppi di persone passeggiano lungo le rive della Senna, sull'isolotto della Grande-Jatte, nelle vicinanze di Parigi.
In quest'opera, nota per essere il capolavoro dell'esponente di spicco del Puntinismo, troviamo interessanti elementi segnici e percettivi.
Per quanto riguarda le categorie eidetiche, che si occupano dell'analisi delle forme, vi è un grande uso di semicerchi: nei parasole, nella vela sulla Senna, nelle gonne, nella schiena arcuata della scimmietta, che evocano nell'inconscio del fruitore un'idea di libertà, di uscita dagli schemi, di ariosità.
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La profusione di semicerchi nel capolavoro di Seurat |
Questo aspetto è sottolineato dall'ampio utilizzo del giallo mischiato al verde, colore che evoca nella mente del ricevente un'idea di cambiamento, movimento, progresso, ma anche di solarità e gioia.
Sempre riferendosi alle categorie eidetiche, che rimandano al significato inconscio delle forme, notiamo che vi sono innumerevoli linee diritte, che evocano energia, forza e diagonali ascendenti che rimandano a un'idea di dinamismo e crescita.
I codici dell'abbigliamento ci permettono di capire che la scena è ambientata a fine ottocento e le uniformi ci fanno ravvisare un'infermiera, riconoscibile per il suo cappello bianco a fasce rosse e due soldati.
I codici gestuali ci fanno capire che vi è un gruppo di canottieri all'opera e che una coppia di innamorati passeggia sotto gli alberi, oltre alla sensazione di piacevole rilassatezza, sia pure vitale, che anima bambini che giocano e adulti che, sdraiati, ammirano il fiume.
Interessante l'icona della donna che pesca, dilettandosi in un passatempo tipicamente maschile, che vuole essere il simbolo del nuovo ideale femminile, indipendente e determinato, che si affacciava sulla scena dopo la Terza Repubblica, in un'epoca piena di vitalità, positivismo e voglia di cambiamento, specialmente in una metropoli vivace come Parigi.
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La donna che pesca diventa simbolo del nuovo ideale femminile. |
La scimmietta la guinzaglio è simbolo di eccentricità, capriccio ed evoca lo spirito irridente con il quale il pennello dell'artista ritraeva questa umanità frivola e spensierata, ancora lontana dai pesi e dall'oppressione che il secolo seguente avrebbe portato con sé.
L'analisi completa del capolavoro di Seurat su Ars Europa Channel.
GEORGES SEURAT E UNA DOMENICA POMERIGGIO RICCA DI SEGNI
Reviewed by Polisemantica
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domenica, febbraio 10, 2019
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