Cosa hanno in comune, dal punto di vista semiotico, Tex Willer, Dylan Dog, Martin Mystere e Zagor?
Innanzitutto lo schema delle loro avventure è sempre costruito sul modello attanziale di Greimas: c'è un soggetto (Tex, Dylan, Martin, o Zagor),
un aiutante (Carson, Groucho, Java o Cico),
un oggetto (scovare il bandito, eliminare il demone, ritrovare un antico manoscritto o proteggere una tribù indiana),
Java, al centro, svolge il ruolo dell'aiutante del modello attanziale |
un opponente (i fuorilegge, Xarabas, Gli uomini in nero, il cattivo della situazione),
un mandante (il capitano dell'esercito amico di Tex, la giovane cliente che chiede a Dylan di aiutarla, il buon vecchio Trevis, un capo indiano che chiede aiuto a Zagor)
e un destinatario (innanzitutto i lettori del fumetto, poi di volta in volta coloro che nella vicenda ricevono benefici dall'azione del protagonista).
Dylan Dog è archetipo dell'Orfano e del Mago |
Non dimentichiamo inoltre che ognuno di questi eroi del fumetto incarna un particolare archetipo (o più di uno). Tex è guerriero e viandante; Dylan Dog è orfano e mago; Martin Myster è mago e viandante; Zagor è guerriero e viandante.
Dago incontra sul suo cammino solo opponenti |
Vi è poi un personaggio dei fumetti un po' anomalo: Dago.
Non ha mandanti, né aiutanti, ma quasi sempre opponenti.
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Gli archetipi che lo riguardano sono quello del guerriero, del viandante e dell'orfano.
L'avreste mai detto che anche un fumetto nascondesse così tanti piccoli trucchi semiotici?
TEX, DYLAN DOG, MARTIN MYSTERE E GLI ALTRI
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sabato, dicembre 22, 2018
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