Nell'analisi dell'iconografia delle Virtù scopriamo i simboli contenuti nella Giustizia, dipinto a olio su tavola di Piero del Pollaiolo, databile al 1470 e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Una austera giovane donna, prosopopea della Giustizia tiene in una mano il globo, simbolo del mondo sul quale estende il suo dominio, mentre nell'altra regge una spada con la quale applica in modo imparziale le sentenza. Al posto del globo spesso si trova la bilancia, simbolo di equità.
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La Giustizia del Pollaiolo |
Si tratta in genere di una lama a doppio taglio, una figura simmetrica, che simboleggia l'idea di armonia e ordine che si allarga dal piano giuridico a quello cosmico e metafisico, i concetti di equilibrio ed equità e il fatto che la giustizia si traduce in un dovere e in un diritto.
Per le categorie eidetiche la spada crea una linea diagonale ascendente che rimanda inconsciamente a un'idea di progresso, crescita spirituale. Inoltre, secondo i codici prossemici, tale posa indica che la giustizia è sempre pronta, all'erta, per difendere il diritto di ciascuno e l'equità.
La spada, allude anche alle scene del Giudizio finale, in cui figura nelle mani dell'arcangelo o esce dalla bocca del Cristo giudice.
Così scrive Paolo nella Lettera ai Romani [13,1-4]: "ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio [...] Vuoi non aver da temere l'autorità? Fà il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada".
Questi elementi fanno della giustizia una rappresentazione dell'archetipo del Guerriero.
Il trono su cui posa è simbolo di dominio di tale virtù nell'animo dei "figli della Luce".
"Iustitia" era una divinità della mitologia romana che derivava da 'Themis' [Temi è una parola greca che significa irremovibile], figura mitologica che era la personificazione dell’ordine, della giustizia e del diritto. I giudici greci erano conosciuti come 'Themistopoloi', servitori di Themis.
Il termine greco per giustizia è 'dikaiosyne' mentre il giusto è 'dikaios'. Derivano dal sostantivo 'dike' che significava in origine colei che indica, che indirizza e quindi, in senso lato, direttiva, indicazione, ordine.
Per le categorie eidetiche la spada crea una linea diagonale ascendente che rimanda inconsciamente a un'idea di progresso, crescita spirituale. Inoltre, secondo i codici prossemici, tale posa indica che la giustizia è sempre pronta, all'erta, per difendere il diritto di ciascuno e l'equità.
La spada, allude anche alle scene del Giudizio finale, in cui figura nelle mani dell'arcangelo o esce dalla bocca del Cristo giudice.
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Tableau de justice dell' |
Questi elementi fanno della giustizia una rappresentazione dell'archetipo del Guerriero.
Il trono su cui posa è simbolo di dominio di tale virtù nell'animo dei "figli della Luce".
"Iustitia" era una divinità della mitologia romana che derivava da 'Themis' [Temi è una parola greca che significa irremovibile], figura mitologica che era la personificazione dell’ordine, della giustizia e del diritto. I giudici greci erano conosciuti come 'Themistopoloi', servitori di Themis.
Il termine greco per giustizia è 'dikaiosyne' mentre il giusto è 'dikaios'. Derivano dal sostantivo 'dike' che significava in origine colei che indica, che indirizza e quindi, in senso lato, direttiva, indicazione, ordine.
Di seguito il video di Ars Europa che racconta il dipinto.
NEL SEGNO DELLA GIUSTIZIA - I SIMBOLI DEL DIPINTO DI POLLAIOLO
Reviewed by Polisemantica
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lunedì, ottobre 22, 2018
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