ARCANGELI E SUPEREROI


Le pareti delle chiese, anticamente, con le loro rappresentazioni sacre, erano per il popolo uno dei pochi esempi di testo visivo, una sorta di storyboard senza dialoghi, che narrava storie meravigliose e "paranormali" di santi e angeli con superpoteri, come quello di essere nello stesso momento in luoghi diversi, di far risorgere i morti, di volare o di combattere, vincendo, contro esseri malvagi e immortali.

Oltre un catechismo o un testo visivo agiografico o di devozione, quelle sacre erano a indubbiamente storie affascinanti e a colori.

Un esempio è dato dall'opera, del 1720, che rappresenta "La caduta degli angeli ribelli" ed è di Sebastiano Ricci.

Sebastiano Ricci, La caduta degli angeli ribelli, 1720 circa, Dulwich Picture Gallery, Londra.
L'angelo con l'armatura, lo scudo e la spada, simboli di battaglia,  è Michele. Il suo nome deriva dall'espressione Mi-ka-El che significa "chi è come Dio?".

L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. È il comandante dell'esercito celeste contro gli angeli ribelli del diavolo, che vengono precipitati a terra. A volte ha in mano una bilancia con cui pesa le anime, simbolo di giustizia.

È il patrono delle forze dell'Ordine, Paramedici, Marinai, Paracadutisti, Vigili del Fuoco. In italia, è patrono della Polizia di Stato.

Riteniamo interessante notare le numerose similitudini di tali personaggi sacri con i personaggi di un moderno testo visivo popolare, cioè i fumetti dei supereroi, come Capitan America, Superman e Antico, maestro dai poteri taumaturgici del dott. Strange.

L'artista contemporaneo Marco Battaglini individua il ruolo di "Superman" in questa rivisitazione del san Michele di Luca Giordano, dipinto nel 1666.
Se osserviamo gli attributi, vediamo una similitudine tra lo scudo di Capitan America e quello dell'arcangelo Michele.

Pronto a combattere contro il Male, dopo che gli venne iniettato un siero speciale, l'organismo di Capitan America si trasformò in quello dell'uomo perfetto. Precedentemente già dotato di bontà, coraggio e carisma incredibili, acquisì forza, resistenza, velocità, agilità, sensi, riflessi e processi mentali estremamente superiori a quelli di chiunque altro,

Divenne immune a qualunque tipo di tossina e malattia e poteva guarire con una velocità incredibile.

Capitan America illustrato da Adi Granov.
Queste caratteristiche evocano le capacità soprannaturali di un altro Arcangelo, Raffaele, il cui nome significa "Dio guarisce".

È antitetico al significato del nome del demone Asmodeo: "colui che fa perire".

Raffaele è l'arcangelo dell'amore sponsale e della salute.

Francisco Goya, Tobia e l'arcangelo Raffaele, 1787, Madrid, Prado.
È patrono di giovani, fidanzati, sposi, farmacisti, educatori, viandanti e profughi. Nell'iconografia cristiana i suoi simboli sono il pesce, il cui fiele guarì dalla cecità Tobia, padre del suo protetto, Tobiolo, e il vaso dei medicamenti.

Un altro supereroe che rimanda a Raffaele, è "l'Antico", potentissimo mago dell'Universo Marvel, dotato di proprietà taumaturgiche, maestro del Dottor Strange.

Un illustrazione del Dottor Strange tratta dal Marvel Cinematic Universe.
Non dimentichiamo poi il terzo arcangelo della tradizione cattolica, Gabriele.

Il suo nome deriva dall'ebraico e significa: "Potenza di Dio", o "Dio è forte". Nel Nuovo Testamento annuncia a Zaccaria la nascita del figlio Giovanni Battista e a Maria di Nazareth la nascita di Gesù Cristo

Nella tradizione biblica è a volte rappresentato come l'angelo della morte, uno dei Messaggeri di Dio

Secondo una tarda leggenda, è anche l'angelo non identificato del Libro della Rivelazione (Apocalisse di Giovanni) che soffia il corno annunciando il Giorno del Giudizio.

Il suo aspetto rispetta quello dell'angelo: giovane figura androgina alata che talvolta porta il diadema. Spesso è raffigurato con il giglio, simbolo di purezza, fisica e spirituale della madre di Dio, portato alla Vergine nell'Annunciazione, oppure con lunga bacchetta. Tale bacchetta culmina con una piccola sfera (simbolo del cielo) sopra una piccola base orizzontale quadrata (simbolo della terra).

Luca Signorelli, Annunciazione, 1491, Pinacoteca e museo civico, Volterra
Gabriele è spesso rivestito dalla clamide che portavano viandanti e messaggeri nella Grecia classica. Anche il suo diadema ricorda l’iconografia di Mercurio, portavoce degli dei. Il suo bastone lo qualifica come messaggero del Padre.

Questo "baculus viatorius" era infatti il simbolo del portavoce imperiale. In una funzione analoga al caduceo di Mercurio, questo oggetto doveva richiamare sia la lunga strada fatta dal messaggero sia l’autorità conferitagli.

È il patrono dei lavoratori delle comunicazioni.

Richiama alla mente un altro supereroe, Superman, il cui nome kryptoniano è Kal El, nome che in lingua ebraica significa "Voce di Dio" o "vascello di Dio".

Kal El poteva viaggiare per milioni di anni luce in brevi intervalli di tempo, attraversare le stelle senza subire alcun danno, viaggiare avanti e indietro nel tempo superando, a piacere, la velocità della luce ed era in grado di far vibrare il proprio corpo così velocemente da rendersi invisibile.

Pare insomma, che nell'inconscio dei disegnatori dei supereroi e nel pubblico che li ama sia rimasto una sorta di ricordo ancestrale, di nostalgia, di vagheggiamento per gli arcangeli, esseri speciali, con poteri incommensurabili, buoni e pronti sempre a proteggere l'umanità e a combattere il Male, in qualunque sua forma, sia umana che extra umana, che ancora oggi si fanno ammirare per la loro bellezza, nei grandi capolavori dell'Arte, e, per chi crede in loro, anche dal Cielo, che solcano, volando, proprio come i supereroi.
ARCANGELI E SUPEREROI ARCANGELI E SUPEREROI Reviewed by Polisemantica on venerdì, settembre 27, 2019 Rating: 5

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