L'allegoria è la figura retorica per cui un concetto viene espresso attraverso un'immagine: in essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa sul piano di somiglianza, bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende.
La prosopopea invece è la personificazione di un concetto, vale a dire la rappresentazione di un'idea in sembianze umane. La prosopopea la si ha anche ha quando si fanno parlare o agire oggetti inanimati o animali, come se fossero persone.
In certi casi le due figure sono ben individuabili nelle singole opere.
Si pensi ad esempio a questo dipinto di Pieter Brueghel il Giovane dove tutte le attività svolte dai vari contadini non sono altro che l'allegoria della primavera.
L'allegoria della primavera di Pieter Brueghel il Giovane.
Oppure alla bellissima rappresentazione di Nattier, evidentemente una personificazione e quindi una prosopopea.
La Primavera di Nattier
In altri casi invece possiamo avere entrambe le figure retoriche impiegate. Ad esempio la prosopopea della Primavera è inserita nell'allegoria rappresentante il medesimo concetto, come in questo dipinto di Jan Brueghel.
La prosopopea nell'allegoria della Primavera di Jan Brueghel
Al contrario, un'allegoria può tendere alla prosopopea. Il caso più eclatante è dato dall'Arcimboldo, dove tutti gli elementi floreali allegorici formano una figura umana, che però non è veramente una persona, ma solo un'illusione ottica.
La rappresentazione allegorica della Primavera dell'Arcimboldo tende alla prosopopea
Nel video di Ars Europa Channel una belle e variegata raccolta di capolavori aventi come tema alcune celebri allegorie e prosopopee della storia dell'arte.
ALLEGORIE E PROSOPOPEE DELLA PRIMAVERA NELL'ARTE
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mercoledì, marzo 21, 2018
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