IL TRIPUDIO DEI CODICI NELL'ANNUNCIAZIONE DI CARLO CRIVELLI


L'annunciazione di Ascoli, uno dei capolavori più acclamati di Carlo Crivelli, dipinto nel 1486 e conservato presso la National Gallery di Londra è un valido esempio di utilizzo delle categorie topologiche e dei relativi percorsi sequenziali, che connotano il prestigioso testo visivo.

All'interno di questo vero e proprio percorso narrativo Crivelli inserisce poi moltissimi codici ed elementi simbolici, che arricchiscono ulteriormente il significato dell'opera.

La splendida Annunciazione di Ascoli, di Carlo Crivelli.
La scena, per quanto riguarda i codici dell'architettura, è ambientata in una via cittadina di Ascoli Piceno, nella quale è appena planato l'angelo e sulla quale si affaccia l'abitazione di Maria, una costruzione pienamente rinascimentale e che occupa la metà destra del dipinto.

La rappresentazione è impostata sul vertiginoso scorcio prospettico della via a sinistra, terminante in un arco, vera e propria direttrice principale dello sguardo da parte del lettore.

Le direttrici principali del percorso sequenziale.
Attraverso un foro nella parete un raggio divino, altra direttrice fondamentale del percorso sequenziale, accompagna il volo della colomba dello Spirito Santo, che giunge su Maria umilmente inginocchiata davanti al leggio, su cui stava consultando i Vangeli.

A questo punto lo sguardo si può soffermare sulla stanza della Vergine, ritratta con una estrema attenzione al dettaglio, e con elementi simbolici calati nella quotidianità, come il letto accuratamente rifatto, segno di una vita casta e virginale, oppure la straordinaria natura morta di oggetti sopra la mensola, in cui si vedono una bottiglia di vetro, simbolo di purezza e una candela accesa, simbolo di fede.

I simboli all'interno della stanza di Maria: 1. il letto, 2. l'ampolla dell'acqua, 3. la candela accesa.
La terza direttrice principale del percorso sequenziale è quella che collega le figure di Maria e dell'arcangelo Gabriele. Sul davanzale della finestra con grata, realizzata con piena padronanza della prospettiva, è appoggiato un alberello in vaso, allusione all'immancabile 'hortus conclusus', e permette la comunicazione ideale tra l'angelo e Maria.

Il terzo percorso sequenziale e, in mezzo, il simbolo dell'hortus conclusus.
L'artista mostra inoltre una grande attenzione ai codici architettonici, dell'arredamento e alla resa dei diversi materiali, dal legno alla stoffa, dalle lucide gemme della veste e della mitria del vescovo, all'opacità della terracotta e ai tessuti del tappeto steso sul bordo della loggia del palazzo di Maria, dove si trova anche un pavone, altro simbolo cristologico di immortalità.

Un vero e proprio percorso alla ricerca della preziosità e dell'accuratezza della resa pittorica degli oggetti che dirama lo sguardo del lettore in molteplici direzioni.

Accanto a questa fedeltà ottica c'è un vero e proprio tripudio decorativo, dato dalla ricchezza di bassorilievi dorati che ricoprono l'edificio e quelli vicini.

Tutto ciò è esaltato dalla luce dorata che pervade l'intera scena.



Ne deriva una connotazione di bellezza, sfarzo e ricchezza attraverso la quale Crivelli vuole esprimere l'alto livello della civiltà rinascimentale raggiunto dalla città marchigiana.

A sinistra la via è affollata da personaggi ispirati alla vita quotidiana della Ascoli dell'epoca: un magistrato civile, frati e altri passanti, riconoscibili dai loro codici dell'abbigliamento.

Anche qui sono numerosi i dettagli tratti dal mondo quotidiano, come i tappeti stesi al sole, gli alberelli, le gabbiette di uccellini, le colombe che stazionano su pali che escono da una piccionaia, sullo sfondo del cielo di un azzurro intenso.

I piccioni, le lettere, i fogli, rimandano invece tutti alla seconda vicenda narrata all'interno del dipinto.

Al tema dell'attesa del messaggio divino da parte di Maria, con una splendida similitudine, si affianca quello dell'attesa del messaggio papale, in quanto i cittadini di Ascoli avevano richiesto in quel periodo una maggior autonomia amministrativa allo Stato Pontificio.

Questa attesa è sottolineata dal gesto dell'uomo vicino al fulcro prospettico, sotto l'arco, che solleva la testa, parandosi dalla luce con la mano, nell'aspettare il fatidico responso.

Tale messaggio, portato da un piccione viaggiatore, arriva a destinazione ed è immediatamente letto dagli uomini che si affacciano sopra l'arco, accanto alla gabbia, ancora una volta con un sapiente impiego delle categorie topologiche e del relativo percorso sequenziale.

Il percorso sequenziale della seconda vicenda narrata nel dipinto: 1. l'uomo attende il messaggero, 2. il messaggero è arrivato ed è stato riposto nella sua gabbietta, 3. gli uomini leggono il messaggio.
Non potevano mancare, in tanto sfoggio di bravura, alcuni elementi di virtuosismo come il cetriolo che sporge in primo piano verso lo spettatore, quasi a invitarlo a raccoglierlo, e la mela, ombreggiata con cura, e appoggiata lì accanto.

Si tratta di elementi simbolici, che ricordano la fecondità di Maria (che in quell'istante è concepita dallo Spirito Santo) e del Peccato originale che verrà lavato dall'incarnazione e dal sacrificio di Cristo.

Firma e data si trovano alla base delle ricche paraste, che introducono alla stanza della Vergine. Sull'alzato del gradino in primo piano si leggono inoltre le parole LIBERTAS ed ECLESIASTICA, intervallate dai simboli rappresentati da tre stemmi, quello di Ascoli Piceno, quello di Innocenzo VIII e quello del vescovo cittadino Prospero Caffarelli.

La ricchezza dei codici, dei simboli e dei percorsi sequenziali fa sì che, quasi come in un'opera fiamminga, ciascuno degli elementi pittorici assuma quasi una vita indipendente, una spiccata singolarità, sebbene tutto partecipi all'unità formale e sostanziale della ricercata rappresentazione.

L'analisi della splendida opera, arricchita dai dettagli in Full HD, sul nostro canale video. Buona visione!

IL TRIPUDIO DEI CODICI NELL'ANNUNCIAZIONE DI CARLO CRIVELLI IL TRIPUDIO DEI CODICI NELL'ANNUNCIAZIONE DI CARLO CRIVELLI Reviewed by Polisemantica on sabato, agosto 18, 2018 Rating: 5

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