I miti antichi hanno sempre avuto grande presa sull'immaginazione umana e questo grazie all'utilizzo di strutture semionarrative stratificate e profonde insite nella leggenda.
È il caso del mito di Medusa, figura mitologica di aspetto mostruoso, che era una Gorgone, figlia di Forco e di Ceto.
Aveva due sorelle, Steno ed Euriale. Le tre donne avevano serpenti al posto dei capelli, ali d'oro, zanne di cinghiale e mani con artigli di bronzo e chiunque le guardasse direttamente negli occhi rimaneva pietrificato.
Particolare del celebre Scudo con testa di Medusa, dipinto nel 1597 da Caravaggio |
La Gorgone per antonomasia era Medusa, unica mortale fra le tre e loro regina.
Secondo la mitologia greca, Persefone, sposa di Ade, signore dell'Oltretomba, l'aveva nominata custode degli Inferi.
ADV
Le Gorgoni sono simbolo di perversione: Euriale di quella sessuale, Steno di quella morale e Medusa di quella intellettuale.
Il fatto che siano in tre, rende ancora più intenso tale significato, grazie alla ridondanza.
La Medusa di Gian Lorenzo Bernini, scolpita nel 1630 |
Il documentario sulle Gorgoni, proposto dal nostro canale video.
In questo video invece i capolavori di Caravaggio, tra cui spicca il celebre scudo con la Medusa.
MEDUSA LA GORGONE E L'ALLEGORIA DELLA PERVERSIONE
Reviewed by Polisemantica
on
lunedì, luglio 01, 2019
Rating:
Nessun commento:
Posta un commento