La lista delle parole chiave di Polisemantica si arricchisce di una nuova voce: l'anafora.
L'anafora (dal greco ἀναφορά, anaphorá, «ripresa») è una figura retorica che consiste nel riprendere, ripetendola, una parola o un'espressione all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto. L'effetto è tanto maggiore quanto più numerose sono le ripetizioni.
Un esempio "elevato" di utilizzo dell'anafora lo ritroviamo nella Divina Commedia di Dante Alighieri, nel Canto III dell'Inferno.
« Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore
per me si va tra la perduta gente. »
L'anafora dantesca sulle porte dell'Inferno. Illustrazione di Fabrizio Longo tratta dal bonelliano Dampyr |
« Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi vita ci spense. »
Paolo e Francesca nel celebre Canto V dell'Inferno, nella litografia di Gustave Dorè |
L'anafora dovuta alla ripetizione del pronome personale in questo advertising Misura |
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Buona lettura!
NUOVA VOCE NELLE PAROLE CHIAVE DI POLISEMANTICA: L'ANAFORA
Reviewed by Polisemantica
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martedì, luglio 16, 2019
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