Don't run, fly è lo slogan di una delle ultime campagne pubblicitarie della Asics. Come spesso accade è costruito seguendo le più basilari ed efficaci regole semionarrative.
Troviamo innanzitutto una figura retorica, l'iperbole, che esagera un concetto sino all'inverosimile con la promessa/invito a volare, anziché correre.
C'è poi un climax ascendente: il concetto di volare successivo e più intenso a quello più standard di correre.
Vi è anche la presenza anche di un'antitesi fra le due azioni: "correre", più lento, "volare", più veloce.
Scopriamo inoltre un'immediato riferimento con il materiale "principe" della scarpa: il DynaFlyte. Una composizione di per sé iperbolica con la sua duplice connotazione dinamica e volante.
In questa immagine la scarpa è presentata con un angolo di ripresa dal basso verso l'alto per aumentarne il prestigio e la potenzialità agli occhi del destinatario della pubblicità, e in primo piano, per sottolinearne le caratteristiche tecniche e sportive.
Secondo le categorie discorsive la spazializzazione è incerta ma i codici architettonici evocano nella mente del lettore un ambiente aerospaziale, forse un'astronave, per sottolineare una volta di più il concetto di volo, legato implicitamente a quello di modernità.
I codici prossemici, mostrando le stringhe sollevate intendono connotare il movimento veloce: sono quindi uno stratagemma per supplire alla mancanza di codici cinetici, impossibili da usare in una immagine statica.
Insomma, con pochi semplici trucchi semionarrativi, si riesce a caricare di significati e di valore aggiunto una scarpa da ginnastica, trasformandola in un simbolo di modernità, tecnologia avanzata e velocità.
Scopriamo inoltre un'immediato riferimento con il materiale "principe" della scarpa: il DynaFlyte. Una composizione di per sé iperbolica con la sua duplice connotazione dinamica e volante.
In questa immagine la scarpa è presentata con un angolo di ripresa dal basso verso l'alto per aumentarne il prestigio e la potenzialità agli occhi del destinatario della pubblicità, e in primo piano, per sottolinearne le caratteristiche tecniche e sportive.
Secondo le categorie discorsive la spazializzazione è incerta ma i codici architettonici evocano nella mente del lettore un ambiente aerospaziale, forse un'astronave, per sottolineare una volta di più il concetto di volo, legato implicitamente a quello di modernità.
I codici prossemici, mostrando le stringhe sollevate intendono connotare il movimento veloce: sono quindi uno stratagemma per supplire alla mancanza di codici cinetici, impossibili da usare in una immagine statica.
Insomma, con pochi semplici trucchi semionarrativi, si riesce a caricare di significati e di valore aggiunto una scarpa da ginnastica, trasformandola in un simbolo di modernità, tecnologia avanzata e velocità.
ASICS: QUANDO LA SCARPA DIVENTA UN'IPERBOLE
Reviewed by Polisemantica
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lunedì, marzo 20, 2017
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