L'arcobaleno è un tipico esempio di segno che in Polisemantica può essere classificato in tre modi.
Le occhiaie viola sono un indice che non si è dormito bene [ma nessuno si dipinge di viola sotto gli occhi per inviare agli altri tale messaggio].
Oppure una grande pancia ci indica che una giovane donna è incinta [ma lei non vuole inviare necessariamente un messaggio agli altri del suo stato].
Anche l'arcobaleno ci invia il segno che sta per finire la pioggia, ma tale indice, essendo segno naturale, non ci viene inviato da nessuno.
Anche l'arcobaleno ci invia il segno che sta per finire la pioggia, ma tale indice, essendo segno naturale, non ci viene inviato da nessuno.
Non c'è nessuno che dipinge in cielo un arcobaleno per dirci che sta per tornare il sereno.
Cosa diversa è se l'arcobaleno, come nell'immagine sottostante, viene disegnato da un bambino. In questo caso si tratta di una icona, cioè di un segno che assomiglia alla realtà. Il bimbo infatti ha voluto riprodurre ciò che vedeva nel cielo, tentando di essere fedele all'originale.
Cosa diversa è se l'arcobaleno, come nell'immagine sottostante, viene disegnato da un bambino. In questo caso si tratta di una icona, cioè di un segno che assomiglia alla realtà. Il bimbo infatti ha voluto riprodurre ciò che vedeva nel cielo, tentando di essere fedele all'originale.
Arcobaleno come icona |
Se poi tale disegno infantile vuole rappresentare un altro concetto, per esempio la pace, diventa un simbolo, cioè un segno che non assomiglia alla realtà.
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Arcobaleno come simbolo |
Infatti la pace e l'arcobaleno non si assomigliano.
L'ARCOBALENO IN POLISEMANTICA: INDICE, ICONA E SIMBOLO
Reviewed by Polisemantica
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mercoledì, luglio 16, 2014
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