Il regista inglese Stephen Frears, ospite del festival di Bari che gli consegna il Premio Fellini, giudica la politica italiana.
Lo fa utilizzando il linguaggio a lui più consono, quello del cinema.
"È più interessante che nel mio paese. In Italia avete un anarchico, Beppe Grillo, un uomo di età avanzata e corrotto come Silvio Berlusconi e un sindaco di Firenze che forse è stato giudicato troppo giovane per diventare capo del Partito democratico".
Un triangolo attanziale formato da tre icone di personaggi caratteristici che parrebbero ruoli più che persone, caratterizzati da elementi percettivi e connotativi molto forti - l'anarchico, il corrotto e l'attor giovane - a cui aggiunge una comparazione: "C'è una varietà, mentre la politica inglese è così noiosa che, raccontata in un film, addormenterebbe gli spettatori".
Una riprova, se mai ce ne fosse bisogno, che in Italia la politica, chiunque la faccia, è sempre una sorta di teatrino.
Credits: Aldo Altomonte
STEPHEN FREARS E LA POLITICA ITALIANA: IL SOGGETTO IDEALE PER UN FILM
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giovedì, marzo 21, 2013
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