IL PRESIDENTE NAPOLITANO E GLI AUGURI DI BUONA PASQUA A PAPA FRANCESCO: CONNOTAZIONE E DENOTAZIONE


La connotazione e la denotazione di un messaggio vengono generate essenzialmente dall'uso di un lessico particolare che agevola alla creazione di una percezione che può essere giocosa, allegra, seria, autorevole, complice o come si preferisce.

In pratica l'emittente assumendo una particolare identità si rivolge al suo ricevente usando uno stile comunicativo con lo scopo di creare una particolare atmosfera e comunicare non solo con i codici linguistici ma anche con quelli extralinguistici.

Ecco il messaggio che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al papa Francesco in occasione della Pasqua.

«Nell'approssimarsi della Santa Pasqua, la prima celebrata da vostra Santità dopo la recente elezione al
Soglio Pontificio desidero rivolgerle, a nome mio personale e del popolo italiano, che già l'ha accolta con grandissimo calore e affetto, i più fervidi voti augurali unitamente a sentiti auspici di benessere».

Ha creato un clima rispettoso, istituzionale e cordiale, autorevole ma sorridente, un po' formale ma tale formalità è necessaria per sottolineare l'importanza delle Istituzioni a confronto.

Ben altra sarebbe stata la sensazione se l'augurio fosse stata espresso così: «In occasione della prossima Pasqua, la prima celebrata da lei come papa, desidero rivolgerle, insieme al popolo italiano, che già l'ha accolta con grandissimo calore e affetto, i più fervidi auguri di felici festività».

Non sempre la semplicità è la scelta migliore.
IL PRESIDENTE NAPOLITANO E GLI AUGURI DI BUONA PASQUA A PAPA FRANCESCO: CONNOTAZIONE E DENOTAZIONE IL PRESIDENTE NAPOLITANO E GLI AUGURI DI BUONA PASQUA A PAPA FRANCESCO: CONNOTAZIONE E DENOTAZIONE Reviewed by Polisemantica on venerdì, marzo 29, 2013 Rating: 5

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