Il termine gregario deriva dal latino, dove indicava una persona [o un animale] che stava 'in mezzo al gruppo': era una definizione usata anche in ambito militare per indicare i miles, i soldati semplici privi di gradi.
Oggi con il termine gregario si definisce generalmente un ciclista professionista, il cui compito all'interno della squadra è aiutare il corridore principale durante le corse. Si tratta in genere di corridori dalle qualità non eccezionali.
In senso metaforico il gregario è una persona non particolarmente brillante o intraprendente, che si unisce a tanti altri individui simili a lui e normalmente segue senza effettiva capacità critica un leader carismatico - sua antitesi - capace di motivarlo, coinvolgerlo sedurlo e in nome di tale fascinazione esegue i compiti assegnati allo scopo di far perseguire lo scopo del proprio 'uomo del destino'.
Tale passività e capacità di eseguire gli ordini senza discutere sono elementi indispensabili ai leader per raggiungere i propri scopi, magari convincendo i gregari che il tutto viene fatto a beneficio comune.
Il gregario è disposto a tutto per il suo leader, anche a smettere di pensare, smettere di agire da essere libero, buttarsi nel fuoco o anche buttare nel fuoco tutto ciò che il leader intendere distruggere, illuso dal sogno di ricostruire poi tutto 'più grande e più bello che pria'.
Eccone la metafora attraverso questa filastrocca di Rodari.
Filastrocca del gregario
corridore proletario,
che ai campioni di mestiere
deve far da cameriere,
e sul piatto, senza gloria,
serve loro la vittoria.
Gianni Rodari, Il gregario.
IL GREGARIO NELLA FILASTROCCA DI GIANNI RODARI E L'ITALIA ODIERNA
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sabato, marzo 30, 2013
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