GESÙ DI NAZARETH: L'ARCHETIPO ASSOLUTO


Se Gesù di Nazareth anziché essere un personaggio storico fosse stato il frutto della fantasia di un autore, si dovrebbe riconoscere a tale scrittore il pregio di aver ideato quello che potremo definire l'archetipo assoluto, ovvero un personaggio dotato delle caratteristiche di tutti i sei maggiori archetipi, tale da essere completo e complesso.

L'archetipo è un concetto sviluppato dallo psichiatra e psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung.

Come derivazione, nella definizione dei personaggi di un testo si tende a utilizzare un tema universale, comune a tutte le culture e rappresentato in varie forme simboliche: un archetipo.

Ricordiamo brevemente quali sono i principali archetipi per Jung,
  • Innocente
    È nel pieno della propria realizzazione, non ha quindi alcuna meta ulteriore da raggiungere. Potrebbe tendere solo alla caduta e teme quindi la perdita di tale stato di benessere, la perdita del Paradiso;
  • Orfano
    È alla ricerca continua della sicurezza, del bene perduto e mai più ritrovato. È quindi naturalmente rivolto alla speranza e la sua maggiore paura è quella dell’abbandono;
  • Martire
    È alla continua ricerca della bontà, di un mondo giusto, caritatevole. Per ottenerlo è disposto anche al sacrificio personale, ha notevole capacità di rinuncia. Teme solo l’egoismo, degli altri, ma anche il proprio, in qualche attimo di debolezza spirituale;
  • Viandante
    Desidera per sé l’autonomia più di ogni altra cosa; la libertà è per lui l’aria che respira. Il compito che si pone nella vita è relativo alla formazione della sua identità e quindi all'affermazione delle sue idee. Teme la routine, l’obbedienza alle regole imposte da altri;
  • Guerriero
    Deve combattere, questo è il suo compito, e per farlo deve sempre trovare la forza e utilizzarla. Ricerca quindi il coraggio e non può che temere la debolezza;
  • Mago
    Ricerca in sé e negli altri la completezza, l’accostamento degli opposti, la pienezza della conoscenza e della condivisione. Vuole ottenere per sè la gioia e per gli altri la fede. Teme e odia la superficialità. E’ la figura archetipica più complessa e realizzata.
Applicando tali archetipi alla figura di Gesù scopriamo che 
  • è mago, in quanto faceva miracoli ed è egli stesso divinità;
  • è innocente, in quanto l'agnello senza peccato; 
  • è orfano, perché sulla Croce gridò "eli eli lama sabactani" - ovvero "Mio Dio, perché mi hai abbandonato?" Durante la sua vita terrena è lontano dal Suo Regno Celeste, privo di tutto il potere che ovviamente lì detiene;
  • è martire, in quanto muore per salvare l'umanità;
  • è viandante, sempre intento a percorrere le strade della Galilea con i suoi discepoli per ammaestrare le folle, obbedendo solo alla legge di Dio, cioè alla Sua;
  • è infine guerriero, perché combatte il demonio, scaccia con energia, non solo morale, i mercanti dal Tempio;
Un caso notevole di archetipo multiplo, che, ricordiamo, sono le sei sfaccettature dell'archetipo maggiore, detto dell'eroe.

Quindi, a rigor di tecnica comunicativa, Gesù di Nazareth è un eroe.
GESÙ DI NAZARETH: L'ARCHETIPO ASSOLUTO GESÙ DI NAZARETH: L'ARCHETIPO ASSOLUTO Reviewed by Polisemantica on domenica, marzo 03, 2013 Rating: 5

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