Il grammelot [o gramelot] è uno strumento recitativo che assembla in un testo recitato suoni, onomatopee, parole e fonemi privi di significato .
Gli attori utilizzavano e utilizzano il grammelot con il fine di farsi comprendere anche senza saper articolare frasi di senso compiuto in una lingua straniera, oppure per mettere in parodia parlate o personaggi stranieri.
Ciò che ne risulta è una testo recitato fortemente espressivo e iperbolico.
Pare che questo artificio recitativo fosse utilizzato da giullari, attori itineranti e compagnie di comici dell'arte.
Questo filone è stato recuperato dal premio Nobel per la letteratura 1997 Dario Fo, che lo ha valorizzato nuovamente, come ad esempio nell'opera Mistero buffo.
Durante la puntata del 1° marzo 2013 di Crozza nel Paese delle Meraviglie, il comico ha ironizzato sulla faccenda delle elezioni prossime del Presidente della Repubblica dicendo: "Anche Beppe Grillo ha fatto due nomi: Dario Fo e Antonio Di Pietro. Uno è abituato a parlare al suo pubblico con uno strano gramelot mezzo arcaico, mezzo dialettale… l’altro è un Premio Nobel."
Ha giocato sulla presupposizione che tutti sapessero che il grammelot è usato da Fo nei suoi spettacoli, e solo dopo si è compreso che, dato che l'unico tra i due a essere Premio Nobel è Fo, implicitamente ha deriso Di Pietro che con il suo strano modo di parlare l'italiano ricorda metaforicamente il grammelot.
Ecco la puntata integrale del 1° marzo trasmessa da La7.
FO, CROZZA, GRILLO, DI PIETRO E IL GRAMMELOT
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sabato, marzo 02, 2013
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