SUPER BOWL 2013 E LO STEREOTIPO DELLA SENSUALITÀ DEL BRAND AMMASSADOR


Nessun messaggio subliminale negli spot per il Super Bowl 2013, ma contenuti fin troppo espliciti.

Nel suo ruolo di brand ambassador, Kate Upton in infradito, shorts e maglietta, si appresta a lavare il bolide. O almeno così sembra. In realtà occhieggia, ancheggia davanti a tre ragazzoni inebetiti che, loro sì, stanno andando giù di spugna sul bolide.

Lo spot è già stato ampiamente criticato in America. Il Parents Television Council ha detto: «La pubblicità non punta a vendere macchine, ma lancia un messaggio sessuale e rafforza l’idea per milioni di mogli, figlie e sorelle in tutto il Paese che si può ottenere tutto quello che vuoi solo usando il tuo sex appeal».

E in quanto a malizia non è certo da meno Nina Agdal. Un’altra bionda fatale è la testimonial di un hamburger di pesce da solo 400 calorie. Una pubblicità girata alle Hawaii rigorosamente in bikini.

Gli steterotipi abbondano nella notte del Super Bowl.

Ecco uno gli spot:

SUPER BOWL 2013 E LO STEREOTIPO DELLA SENSUALITÀ DEL BRAND AMMASSADOR SUPER BOWL 2013 E LO STEREOTIPO DELLA SENSUALITÀ DEL BRAND AMMASSADOR Reviewed by Polisemantica on sabato, febbraio 02, 2013 Rating: 5

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