La trama di The Master, il film del 2012 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, è stata parzialmente ispirata dal personaggio di Lafayette Ron Hubbard, fondatore di Scientology.
Rientra semioticamente nel solco dell'antitesi che ha ne "Il Settimo Sigillo" di Bergman, con la Morte contrapposta al Cavaliere, uno dei suoi capisaldi.
la celebre partita a scacchi con la morte, ne Il Settimo Sigillo di Bergman |
Cerca di affidarsi alle cure che l'esercito gli offre, ma le sue ossessioni sessuali risultano incurabili. Così inizia a dedicarsi all'alcol tanto che un giorno si trova su una nave, senza sapere come abbia fatto ad imbarcarvisi.
Così, in modo del tutto casuale, Freddie incontra Lancaster Dodd. La nave raccoglie infatti gli adepti di Dodd, che ha fondato un movimento denominato "la Causa", di cui è il carismatico capo spirituale.
I due protagonisti di The Master |
Egli diviene pian piano uno dei membri portanti della setta ma, a un certo punto e in maniera del tutto inaspettata, se ne separa. Dopo un breve distacco torna infine dal suo maestro ma, nonostante abbia la possibilità di rimanere, sceglierà di andarsene come suo solito, ricordando amaramente gli insegnamenti del culto.
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Il confronto che ne scaturisce vede contrapposte due personalità, una forte e una fragile, una dominante e una disposta a farsi dominare, una sicura di sé e l'altra smarrita e indifesa.
La dinamica che ne scaturisce (il messaggio), come accade nei casi più riusciti, non si ferma così al rapporto tra le due persone ma diventa allegoria delle insicurezze e fragilità
dell'intera nazione americana.
Riuscitissima anche la locandina che nello sdoppiamento dei volti ripresi in primo piano (già segno di introspezione psicologica) evidenzia come il dramma non sia individuale, ma replicabile su scala sociale.
THE MASTER: QUANDO L'ANTITESI CONDUCE ALL'ALLEGORIA
Reviewed by Polisemantica
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martedì, maggio 02, 2017
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