In questa nostra povera Italia [povera], sempre più percossa violentemente dalla crisi, ecco una nuova ferita inferta dalla mancanza di liquidità.
Stamani, secondo i dati riferiti dall'Anm, gli autobus in servizio sono stati in tutto una trentina rispetto ai 300 che normalmente circolano a Napoli.
Il blocco praticamente totale dei servizi è spiegato dalla società che precisa come ''dei 600 autobus che circolavano fino a pochi anni fa [2009] oggi ne circolano meno di 350 perché - sottolinea - tra tagli governativi e regionali, i contributi che Anm riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazioni, comprare il gasolio etc, si sono ridotti del 40%''.
Con questi tagli - scrive Anm sul proprio sito - è ''ovvio che non è più possibile fare le cose che si facevano prima'' per cui l'Azienda non è nella condizione di ''assicurare più mezzi, manutenerli etc''. Non è questione di volontà o capacità - sottolinea - è questione di possibilità''.
Roberto Alesse, il presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha commentato con una metafora [in latino] che "quanto si sta verificando questa mattina a Napoli, dove molti bus sono fermi per la mancanza di soldi per i rifornimenti di gasolio, sta producendo un vulnus [ferita] grave al diritto alla mobilità degli utenti".
Roberto Alesse, presidente dell'Autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. |
Prosegue poi con un ossimoro: "Alla luce di quanto sta accadendo, sto valutando la possibilità di coinvolgere la presidenza della Regione Campania e i sindaci delle città interessate, per affrontare insieme una situazione ormai esplosiva e per evitare che il mancato intervento delle istituzioni finisca per produrre un silenzio assordante".
Il commento di Roberto Alesse è giusto e nobile, inoltre costruito perfettamente dal punto comunicativo, con le più adatte figure retoriche.
Il punto è che dopo la retorica avvengano anche i fatti e che i napoletani, cittadini italiani, abbia nuovamente accesso alla mobilità.
Il commento di Roberto Alesse è giusto e nobile, inoltre costruito perfettamente dal punto comunicativo, con le più adatte figure retoriche.
Il punto è che dopo la retorica avvengano anche i fatti e che i napoletani, cittadini italiani, abbia nuovamente accesso alla mobilità.
MANCANO I SOLDI PER IL GASOLIO: BUS FERMI A NAPOLI E LA METAFORA DI ROBERTO ALESSE
Reviewed by Polisemantica
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mercoledì, gennaio 30, 2013
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