Fabrizio Corona si è consegnato alle autorità e da latitante è ora detenuto. La sua parabola discendente pare abbia toccato il grado più basso. Dall'onore delle cronache gossip, è precipitato, come Lele Mora prima di lui, in un incubo difficile da superare.
Fabrizio Corona è icona del fotografo mondano e simbolo di un'epoca trascorsa per sempre, o per lo meno che il nuovo corso delle cose in Italia vuole cancellare per sempre.
Fabrizio Corona |
Corona non è altro che uno fra i mille che insieme a lui hanno vissuto un po' oltre le regole, non è stato né il peggiore né il più colpevole.
È comunque una sorta di sineddoche, una parte per il tutto, della società corrotta e sregolata in cui siamo immersi e dalla quale occorre, ci dicono, venire fuori, con nuova moralità, nuove regole, nuova sobrietà.
La storia si ripete. Dopo la Firenze del Magnifico sorse Girolamo Savonarola e i suoi accoliti a tentare di rendere per forza virtuosi i cittadini fiorentini, troppo lascivi e corrotti, secondo la morale del monaco.
È comunque una sorta di sineddoche, una parte per il tutto, della società corrotta e sregolata in cui siamo immersi e dalla quale occorre, ci dicono, venire fuori, con nuova moralità, nuove regole, nuova sobrietà.
La storia si ripete. Dopo la Firenze del Magnifico sorse Girolamo Savonarola e i suoi accoliti a tentare di rendere per forza virtuosi i cittadini fiorentini, troppo lascivi e corrotti, secondo la morale del monaco.
Girolamo Savonarola |
Si cerca di fare un repulisti partendo dai personaggi più in vista, più conosciuti alla massa, per dare un esempio a tutti.
A Savonarola, nonostante il grande impegno che ci mise, non riuscì l'opera di "raddrizzar le gambe ai cani" e a riportare alla moralità i suoi concittadini. Alla fine fu addirittura prima scomunicato, poi impiccato e infine messo al rogo da papa Alessandro VI come «eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove».
Vediamo cosa accadrà in Italia, nella nostra epoca.
A Savonarola, nonostante il grande impegno che ci mise, non riuscì l'opera di "raddrizzar le gambe ai cani" e a riportare alla moralità i suoi concittadini. Alla fine fu addirittura prima scomunicato, poi impiccato e infine messo al rogo da papa Alessandro VI come «eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove».
Vediamo cosa accadrà in Italia, nella nostra epoca.
FABRIZIO CORONA, SIMBOLO DI UN'EPOCA E SINEDDOCHE DI UNA SOCIETÀ
Reviewed by Polisemantica
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giovedì, gennaio 24, 2013
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1 commento:
Corona è anche una metafora della vita. Antonio
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