DANTE, VIRGILIO E LA PARODIA DELL'INFERNO DI TIM


La parodia è in genere l'imitazione di uno stile o un'opera letteraria, musicale o artistica destinata a essere riconosciuta come tale.

Può sfociare anche nell'imitazione caricaturale di un noto personaggio esistente o fittizio, come avviene spesso, ad esempio, nella riproposizione dei supereroi. Tale rielaborazione può ovviamente assumere una connotazione comica o farsesca.

È il caso della serie degli spot "La storia d'Italia secondo Tim", proposta nel 2013, in cui gli autori hanno utilizzato, tra le altre, la parodia dell'Inferno dantesco in cui i personaggi e i luoghi diventano caricature, e quindi icone stilizzate -in gergo diagrammi- di Dante, Virgilio, dei demoni e dei luoghi narrati nel poema.


Una struttura narrativa tutto sommato più semplice rispetto ad alcune figure retoriche o altri stratagemmi comunicativi, come il modello attanziale o il quadrato semiotico, ma proprio per questo facilmente comprensibile da parte del pubblico.

In molti casi, come in quello presentato da Tim, la parodia deve essere supportata da una buona presupposizione: in questa occasione tutti i destinatari dello spot devono sapere chi è Dante Alighieri e quale sia la sua opera più nota.

Altrimenti lo stratagemma comunicativo può trasformarsi in un boomerang e diventare controproducente.

Ecco uno degli spot più avvincenti e divertenti della serie:




DANTE, VIRGILIO E LA PARODIA DELL'INFERNO DI TIM DANTE, VIRGILIO E LA PARODIA DELL'INFERNO DI TIM Reviewed by Polisemantica on lunedì, febbraio 05, 2018 Rating: 5

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