I due si nascondono all'inizio dello spot dietro un cartello che indica chiaramente la marca e l'offerta di Infostrada e scherzano sul fatto che devono rimanere nascosti altrimenti i telespettatori si distraggono con le loro gag e non memorizzano la marca pubblicizzata.
Lo scherzo nasconde un'amara realtà: i due testimonial sono talmente prorompenti che cannibalizzano il marchio: è un chiaro caso in cui lo scopo della comunicazione [interessare il pubblico] è talmente evidente che il sovrascopo [fare ricordare il prodotto o il servizio reclamizzato, affinché i telespettatori divengano clienti Infostrada] scompare.
Ricordiamo che la maggior parte delle azioni che compiamo [e fra queste anche le azioni linguistiche e comunicative] non hanno un solo scopo: talvolta, lo scopo per cui esse vengono eseguite è soltanto un mezzo, a sua volta, per uno scopo ulteriore.
Gli scopi ulteriori, rispetto ai quali uno scopo è solo un mezzo, sono i sovrascopi.
Ecco quindi una bella e intrigante pubblicità, iniziata da parecchi mesi con gag simpatiche e divertenti che non tiene però conto di una delle regole base della comunicazione: il sovrascopo deve essere non troppo evidente, ma non deve scomparire del tutto, altrimenti il senso ultimo del flusso comunicativo non avrebbe più senso e lo spot perderebbe il motivo stesso della sua esistenza.
MIKE E FIORELLO PER INFOSTRADA: UNO SCHERZO VERITIERO CON SCOPI E SOVRASCOPI
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giovedì, gennaio 17, 2008
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2 commenti:
io avevo definito questa pubblicità come una meta-vampirizzazione: i testimonial vampiri che parlano del problema che causano
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