LA RETORICA DI ANTONELLO VENDITTI TRA FIGURE E POESIA


La bella canzone di Antonello Venditti "Ogni volta" rivela un'insospettabile presenza di figure retoriche al suo interno.

L'anafora "Ogni volta" ritorna durante tutta la canzone per rappresentare l'incessante presenza di lei anche se ormai assente, nella vita e nella mente di lui.

L'iperbole "E mille nuovi amori cercherò" è chiaramente un'esagerazione che si riferisce alle decine di amori successivi alla storia finita, che sembrano innumerevoli, proprio per evidenziare l'unicità di lei.

Antonello Venditti in concerto
La sineddoche "le sue mani, la sua pelle" per riferirsi al suo rivale, nella sua interezza, è seguita dall'antitesi  "no, non sono me", al fine di insistere sulle loro diversità e sulla propria unicità.

L'anafora "voglio te" intende evidenziare il bisogno di lui di avere accanto il suo amore perduto.

L'accumulazione "ogni cosa ....ogni frase, ogni gesto che fai", che è quasi un climax, serve a sottolineare l'importanza della propria presenza nel ricordo di lei.

L'archetipo dell'orfano è rappresentato dall'innamorato abbandonato.

Termina con il climax "ultimo sguardo, all'ultimo istante all'ultimo giorno",  che consiste nel disporre più elementi del discorso secondo un ordine basato sulla crescente intensità del loro significato.

Una bella canzone, una buona struttura.

Di seguito il testo.

Ogni volta

Ogni volta che parlo di te
tu fai parte o non parte di me
ogni volta che piango per te
tu fai parte o non parte di noi.
E mille nuovi amori cercherò
per non amarti più
ma mai nessuna al mondo sarai tu.
E stanotte la passi con lui
ma ogni cosa ti parla di noi
ogni frase, ogni gesto che fai
è già stato vissuto da noi.
Chiudi gli occhi e pensi che
le sue mani, la sua pelle no, non sono me.
Ogni volta che parli di me
faccio parte o non parte di te
ogni volta che piangi per me
faccio parte o non parte di noi.
A tutti i nostri amici
tu dirai di non amarmi più
ma solo io saprò a chi pensi tu
voglio te voglio te, voglio te
perchè tu, tu fai parte di me
voglio te, voglio te, voglio te
fino all'ultimo sguardo
all'ultimo istante all'ultimo giorno che avrò.

Ed ecco la canzone su Youtube. Buon ascolto!



LA RETORICA DI ANTONELLO VENDITTI TRA FIGURE E POESIA LA RETORICA DI ANTONELLO VENDITTI TRA FIGURE E POESIA Reviewed by Polisemantica on martedì, aprile 09, 2019 Rating: 5

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