IL GESTO DELLE CORNA NELLA MUSICA ROCK


Il gesto delle corna può essere un segno dal significato di approvazione, buona fortuna e complicità con diffusione in centro e nord Europa, oppure volgare ed offensivo con diffusione nell'Europa mediterranea, le cui origini risalgono all'antica Grecia.

La mitologia racconta che il Minotauro, concepito dal tradimento di Pasifae regina di Creta con il Toro di Creta, era cornuto e il popolo ricordava al suo re, Minosse, il tradimento, mostrandogli il tipico gesto con la mano. Di qui il legame del gesto con l'idea dell'infedeltà.



Nell'ambito del rock (in particolare heavy metal e in genere della musica hard rock) è un gesto di approvazione e complicità tra i fans.

ADV




Il gesto delle corna in questo caso ha però una doppia forma e origine: la forma con tre dita (pollice, indice e mignolo alzati) si è radicata nella cultura hippie per la sua derivazione dal linguaggio dei segni, in cui viene usato per esprimere amore, esempi si possono trovare nel film animato dei Beatles Yellow Submarine in cui viene usato da John Lennon, per estensione poi è accomunato alla cultura rock.

 
La paternità della variante con due dita (indice e mignolo) è molto discussa, ma il cantante americano Ronnie James Dio dichiarò di aver preso il gesto dalla nonna italiana che lo utilizzava per allontanare il male.

ADV




In linea con i temi mistici dei Black Sabbath, James Dio lo diffuse durante il tour Heaven and Hell nel 1980, ad oggi quest'ultimo rimane il più diffuso segno di riconoscimento tra i fans del heavy metal, durante i concerti è possibile vedere intere distese di mani alzate nell'atto di compiere questo gesto in onore della band che sta suonando.


Tuttavia la prima apparizione del gesto delle corna nel mondo della musica rock fu nel booklet dell'album Witchcraft Destroys Mind and Reaps Soul dei Coven.



IL GESTO DELLE CORNA NELLA MUSICA ROCK IL GESTO DELLE CORNA NELLA MUSICA ROCK Reviewed by Polisemantica on lunedì, aprile 08, 2019 Rating: 5

Nessun commento:

Powered by Blogger.