Beppe Grillo, i "padri puttanieri", Saturno che divora i propri figli e Goya

Oggi Beppe Grillo ha inveito sul suo blog contro Bersani, Monti, Berlusconi e compagnia bella definendoli, in forma un po' colorita, padri snaturati che hanno rubato il futuro e la vita alle generazioni successiva, in pratica ai propri figli.

Per esprimere meglio il pensiero, ha utilizzato il dipinto di Goya.

Saturno che divora i suoi figli è un dipinto del pittore spagnolo Francisco Goya, realizzato negli anni tra il 1819 e il 1823, conservato nel museo del Prado a Madrid.

Rappresenta un tema mitologico: il dio Saturno (romano, o Crono presso i Greci), poiché gli era stato predetto che uno dei suoi figli lo avrebbe soppiantato, li divorava al momento stesso della loro nascita.

Fra i vari significati attribuiti all'opera abbiamo le seguenti allegorie: il conflitto tra vecchiaia e gioventù,la Spagna che divorava i suoi figli migliori o il tempo come divoratore di ogni cosa

Con un'altra interpretazione la figura di Crono è simbolo di quella di Ferdinando VII, che dopo la restaurazione e il ritorno sul trono di Spagna attuò il ripristino dell'assolutismo e la repressione di qualsiasi forma di libertà.

Oggi è stato usato da Grillo come allegoria della classe politica formata da Bersani, Berlusconi, Casini, Fini e
via dicendo che negli ultimi trent'anni ha divorato il futuro e il destino delle nuove generazioni che oggi si trovano senza nulla, in pratica inglobati essi stessi nel metaforico ventre buio, umido e ostile della situazione economica e sociale attuale dal quale non sono in grado di uscire per iniziare finalmente a vivere

Fabio Nascan
Beppe Grillo, i "padri puttanieri", Saturno che divora i propri figli e Goya Beppe Grillo, i "padri puttanieri", Saturno che divora i propri figli e Goya Reviewed by Polisemantica on mercoledì, marzo 27, 2013 Rating: 5

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cosa c'è di strano? Non è forse vero che i padri hanno distrutto il futuro dei figli? Guardiamo all'ambiente, all'utilizzo dell'energia e via dicendo. Se perfino papa Francesco dice dobbiamo conservare il "creato", vuol significare una cosa.
Se allarghiamo il discorso dobbiamo parlare delle pensioni,degli anziani, dei giovani, laureati e non, qual'è stata la progettualità delle generazioni passate? Completamente assente. Sono credibili le forze che, solo ora, riscoprono questi interessi? Tutti a casa, per il bene comune futuro.

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