LIDIA ROTA VENDER E L'ANEDDOTO SU MONTI


Un aneddoto, come sappiamo, è un episodio di carattere storico, di solito marginale e poco noto o caratteristico relativo a un evento o a un personaggio rilevante: una "curiosità".

Nella suo svolgimento può assumere la forma di aforisma o breve racconto all'interno di un discorso più ampio e visto il suo carattere di connotazione può contribuire a innalzare o abbassare il giudizio su una persona.

Maurizio Crozza, in una storica puntata Il Paese delle Meraviglie, ha mostrato a un certo punto un interessante esempio di aneddoto, tratto da un filmato sulla convention Scelta Civica tenutasi al Kilometro Rosso di Bergamo.

Lidia Rota Vender con un suo esilarante intervento condito proprio da aneddoto, degno della migliore [o peggiore] tradizione della rivista italiana, ha voluto introdurre Mario Monti, svelandone un aspetto curioso.

A Crozza non è restato che commentare senza alcuna parodia, in quanto la Rota Vender era già icona di se stessa e stereotipo della signora dell'alta borghesia.

Ecco il video con Lidia Rota Vender.

LIDIA ROTA VENDER E L'ANEDDOTO SU MONTI LIDIA ROTA VENDER E L'ANEDDOTO SU MONTI Reviewed by Polisemantica on venerdì, gennaio 25, 2013 Rating: 5

2 commenti:

Stefania ha detto...

Io conosco la dott. Rota da paziente e devo dire che è molto disponibile e presente. Le sue visite sono lunghe, spiega molto bene ed è una dei pochi che alza il telefono e chiama il paziente per spiegare esami o dare consigli. Dal punto di vista professionale è molto in gamba.
Che poi sia una signora dell'alta borghesia che conosce Monti e ci gioca a Trivial insieme, be'... dà da pensare sul fatto che sia in lizza per essere eletta.
Io al suo posto non avrei accettato la candidatura.
Io al suo posto non avrei usato il primo aneddoto, ridicolo, in quanto si sa benissimo che in Italia l'imprenditoria la fanno i figli degli imprenditori e non il ragazzino che da piccolo inizia a vendere i giornali e da grande mette in piedi un'azienda nel garage di casa. Queste sono storie credibili solo in America dove esistono i Bill Gates o gli Steve Jobs, non nell'Italia dei doppi cognomi.
Il secondo aneddoto ci poteva stare, presenta Monti come uno che riflette e poi prende le decisioni giuste, e ci può stare visto che lo sta dicendo una del suo partito.
Però criticare la Rota Vender come se fosse una Minetti è un colpo basso.
Io non li voterò di sicuro, ma c'è differenza tra una professionista un po' snob e una ..... messa lì solo perché va a ballare nuda alle festicciole.

Unknown ha detto...

Adoro Crozza, ma il suo mestiere è fare satira dilatando le rughe dei personaggi fino a farne sempre maschere.
Sarebbe sbagliato se di fronte a persone per bene, esiste anche questa Italia!, si fermasse e ne facesse apologia.
Chiude l'anedotto dicendo che gli "viene voglia di Ingroia" che è invece assieme a Berlusconi una delle sue maschere meglio riuscite.
Lasciamo ai comici fare i comici e non prendiamocela se ci prendono in giro.
Che poi in italia non si diventi imprenditori perchè si hanno delle idee è purtroppo quasi vero.
Ma la colpa non è solo dei doppi cognomi è anche di chi pretendendo sicurezza vita natural durante al primo impiego impedisce la nascita di start up e imprese con core business a rischio.
Vi immaginate Steve Job che licenzia una segretaria dopo che la sua azienda ha superato i quindici dipendenti.
Basta con le categorie e i paradigmi del secolo scorso. Rispetto ai giovani indiani che affollano le scuole e le ripetizioni per eccellere (27 milioni di nuovi nati ogni anno) i nostri figli sono ancora dei privilegiati (tutti , anche quelli degli operai) che vivono sugli interessi accumulati dall'Europa con duemila anni di leadership mondiale e non ancora del tutto azzerati nonostante le due devastanti "guerre civili europee" del secolo scorso

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