SILVIO BERLUSCONI: GLI ATTI LINGUISTICI E L'ESEMPIO DEL MONOLOGO ILLOCUTORIO


In riferimento allo scopo della comunicazione gli atti linguistici possono essere suddivisi in cinque gruppi:
  1. Rappresentativi
  2. Direttivi
  3. Commissivi
  4. Espressivi
  5. Dichiarativi
Un esempio applicativo lo passiamo trovare in Silvio Berlusconi che, nel corso della campagna elettorale 2013, ha seguito le regole comunicative in modo esemplare.

Ha infatti utilizzato gli atti linguistici illocutori rappresentativi, asserendo che i giudici sono comunisti, i commissivi, quando ha promesso di togliere l'IMU, i direttivi, quando ha invitato a votare per il Pdl, e gli espressivi, per interagire con il suo elletorato.

Tutto questo lo ha fatto per riottenere la possibilità di usare gli atti illocutori dichiarativi, che sono quelli impiegati da chi ha potere all'interno di un determinato ambito istituzionale.

Per quanto riguarda gli atti perlocutori, ovvero l'effetto che gli atti linguistici fanno su chi ascolta... beh, quello potete aggiungerlo voi.

Per un ripasso sugli atti linguistici:

SILVIO BERLUSCONI: GLI ATTI LINGUISTICI E L'ESEMPIO DEL MONOLOGO ILLOCUTORIO SILVIO BERLUSCONI: GLI ATTI LINGUISTICI E L'ESEMPIO DEL MONOLOGO ILLOCUTORIO Reviewed by Polisemantica on lunedì, dicembre 17, 2012 Rating: 5
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